Flat tax come funziona?

Per prima cosa è doveroso capire un po’ qual è il significato del termine flat tax e  quale sarà l’importante modifica con la sua nuova introduzione.  L’attuale modello di tassazione del reddito e il nuovo che verrà introdotto con la flat tax sono profondamente diversi.

La traduzione letterale del termine flat tax è tassa piatta. In pratica, attraverso questo modello di tassazione, tutto il reddito imponibile verrebbe assoggettato ad una sola imposta con aliquota fissa a prescindere dal suo importo. Con il metodo di tassazione piatto, a differenza dell’attuale modello progressivo, il quale presenta diverse aliquote per i diversi livelli di reddito, tutti i contribuenti subirebbero un uguale carico fiscale a prescindere dalla loro base imponibile.

Per cercare di rendere più comprensibile quanto detto sopra, vediamo di fare un esempio pratico e mettiamo a confronto le due tipologie di tassazione, flat tax e tassazione progressiva.

N.B. l’esempio è volutamente semplificato e non tiene conto di nessuna deduzione o detrazione.

FLAT TAX

Flat tax aliquota dell’imposta: 20%

Reddito imponibile: 20.000 €

Imposta: 20.000 x 20% = 4.000

IMPOSTA PROGRESSIVA (attuale IRPEF)

1 ° aliquota per redditi da 0 a 15.000 €: 23 %

2° aliquota per redditi da 15.001 € a 28.000 €: 27 %

Imposta: (15.000 x 23%) + (5.000 € x 27%) = 4.800 €

Da questo primo esempio, è chiaro che la flat tax potrebbe portare ad un risparmio molto consistente.

Inoltre, il vero cavallo di battaglia su cui puntano tutti i fautori della flat tax non sarebbe tanto, sebbene importante, la riduzione del carico fiscale, quanto  le semplificazioni che porterebbe con sé. L’applicazione di un’aliquota fissa, infatti, farebbe venir meno tutti i meccanismi attuali delle detrazioni e deduzioni stabilendo una deduzione fissa determinata sulla base di alcuni coefficienti, come già accade con il regime forfettario.

Flat tax vantaggi e svantaggi

Seppure dall’esempio precedente sembra chiaro che la flat tax porti ad un risparmio fiscale per i contribuenti, alcuni vedono più svantaggi che vantaggi dalla possibile introduzione del nuovo modello fiscale. Ovviamente il primo risvolto tangibile sarebbe il minor gettito fiscale (minore entrata nelle casse per lo Stato). In secondo luogo, si potrebbe determinare la situazione di avvantaggiare i più ricchi creando un modello di tassazione incostituzionale che va contro l’art. 53 della nostra costituzione, il quale prevede l’applicazione dei criteri di progressività.

Un ulteriore svantaggio, per i contrari alla flat tax deriva dalla “spersonalizzazione” dell’imposta. L’attuale IRPEF, infatti, basa la sua impalcatura, oltre che sulle diverse aliquote progressive, su un meccanismo di deduzioni e detrazioni in base alla tipologia del contribuente (situazione familiare, spese mediche, interessi passivi, ristrutturazioni, ecc..).

Con l’introduzione della flat tax, come già avviene per il regime forfettario, è in programma la creazione di un’impalcatura di deduzioni forfettarie, le quali manterrebbero la proporzionalità dell’imposta ma, ovviamente, con un grado di personalizzazione molto minore rispetto all’IRPEF attuale.

Parlando ora dei pro della flat tax, il primo vantaggio è senza dubbio l’abbassamento della pressione fiscale che potrebbe essere un volano per l’economia e riportare le famiglie italiane a spendere ed aumentare i consumi. Aver un minor carico certamente ridurrebbe i fenomeni di evasione e i contribuenti tornerebbero “volentieri” a pagare le tasse. Il sistema fiscale, inoltre, verrebbe  semplificato di molto (verrebbero meno gli studi di settore e lo spesometro per citare due adempimenti) e al contribuente potrebbe tornare anche la voglia di mettersi in gioco e fare impresa.

Molte volte, infatti, non è tanto la mancanza di idee o di voglia di rischiare a frenare gli imprenditori, quanto il relazionarsi con le amministrazioni e la burocrazia, con i suoi passaggi interminabili, a demoralizzarli sin da subito.

A chi è rivolta la flat tax

Stando alle ultime notizie, nel 2019, la nuova flat tax non verrà applicata a tutte le tipologie di reddito. E’, comunque, presumibile che avverrà una rivoluzione sul meccanismo di tassazione. Ciò che non è chiaro, però, è chi effettivamente beneficerà di questa rivoluzione.

La nuova flat tax dovrebbe innanzitutto essere rivolta solo alle partite IVA, almeno per il 2019, e  i beneficiari saranno in particolare i piccoli imprenditori ed professionisti che abbiano dei ricavi inferiori a € 100.000. Stando a quanto detto sopra, quindi, risulterebbero esclusi dalla nuova flat tax i redditi da lavoro dipendente e quelli da partecipazioni in società di persone.

In soldoni significa che piuttosto che parlare di flat tax sarebbe il caso di parlare di regime “forfettone” come alcuni goliardicamente hanno cominciato a chiamarlo.

Flat tax o regime forfettario esteso

A differenza dell’attuale regime forfettario, il quale prevede due aliquote (5 % nel caso di start-up e 15 % in caso di forfettario tradizionale), la nuova flat tax dovrebbe avere un’aliquota standard del 15% fino ai 65.000 € di fatturato. Inoltre, si vocifera  che lo stesso regime dovrebbe estendersi anche  per quei contribuenti che hanno fatturati fino a € 100.000, questa volta con un’aliquota d’imposta del 20 %, allargando ancor di più la platea degli interessati.

Capitolo giovani ed anche un po’ meno giovani. Si vocifera che ci sarà la possibilità di accedere ad un regime fiscale ancor più vantaggioso per i contribuenti che hanno un’età inferiore ai 28 anni o un’età superiore ai 55 anni, i quali dovrebbero avere un’aliquota agevolata del 5%.

Altre voci di corridoio, infine, segnalano che dovrebbero essere innalzati anche i limiti relativi alle spese per dipendenti e collaboratori (attualmente 5.000 € lordi l’anno) e beni strumentali (attualmente il limite è pari a € 20.000) aumentando così le possibilità di entrata ad un maggior numero di contribuenti.

Insomma, stando alla situazione attuale,  la nuova flat tax sembra essere un regime forfettario esteso (o forfettone) piuttosto che una vera e propria rivoluzione fiscale.

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