In un mondo sempre più globalizzato, dove le informazioni raggiungono i vari angoli del mondo in pochi secondi, non è raro che da remoto si possa lavorare tranquillamente con i clienti nei luoghi più disparati.
Soprattutto per i giovani capita sempre più spesso che i propri clienti non siano soltanto locali ma anche e soprattutto esteri. In questo senso, con il contenuto odierno, vogliamo mostrare quali sono le differenze, per i contribuenti forfettari, nell’emettere una fattura a dei clienti che siano italiani oppure stranieri.
Per prima cosa è bene fare una premessa e dire che chi è in regime forfettario a partire dal 1/1/2019 non è obbligato ad emettere fatture elettroniche.
Le fattura del contribuente forfettario potrà quindi continuare ad essere redatta ed inviata al proprio cliente in maniera classica (a mano, per posta, per email).
Ricordiamo quali sono gli elementi costitutivi della fattura:
A proposito della fattura in regime forfettario abbiamo scritto un articolo e al quale rimandiamo per ulteriori informazioni 👉 La fattura in regime forfettario.
Vediamo adesso cosa cambia per la fatturazione all’estero
Nel caso di fatturazione all’estero di un contribuente forfettario per prima cosa è necessario valutare se il cliente sia privato o titolare di partita IVA, oppure sia un soggetto residente nell’unione europeo oppure in uno stato extra UE.
Nel caso il cliente sia un consumatore finale, la fattura sarà identica alla tradizionale fattura italiana sia nel caso di cliente di europeo che extra europeo.
Nel caso di fatturazione verso clienti facenti parte dell’unione europea per prima cosa, sarà necessario iscriversi al registro VIES.
In riferimento all’ impostazione della fattura, il corpo sarà il medesimo a quella verso il contribuente italiano. La modifica rilevante è relativa ai riferimenti normativi in fattura. Sarà necessario modificare i riferimenti normativi da inserire sulla fattura riguardo disciplina IVA da applicare.
Ci sono delle distinzioni da fare rispetto all’erogazione di servizi oppure alla vendita di beni. Vediamo nel dettaglio.
Rispetto alle prestazioni di servizi con l’estero non è previsto alcun particolare regime IVA e di conseguenza viene applicato l’ordinario regime di territorialità dell’art. 7 del DPR 633/72, tra cui l’articolo 7 ter nel caso in cui si tratta di prestazioni di servizi generici. Inoltre, la controparte (il soggetto passivo) è tenuto ad effettuare il reverse charge, ovvero versare l’IVA sulla fattura nel proprio paese.
La dicitura d’apporre in fattura sarà quindi:
“Operazione senza applicazione dell’IVA in ITALIA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; Operazione soggetta in ambito UE a reverse charge nei casi previsti dalla legge. Operazione senza applicazione dell’IVA ex art.7 ter e seguenti DPR 633/72”
Leggermente diverso il caso in cui il contribuente forfettario emette una fattura per una cessione di beni ad un soggetto europeo titolare di partita IVA. L’operazione viene assimilata in questo caso ad un’operazione interna e l’IVA non sarà esposta in fattura. Inoltre, il contribuente europeo non dovrà provvedere al versamento dell’IVA nel proprio paese.
Il contribuente forfettario dovrà inserire in fattura la seguente dicitura:
“l’operazione non costituisce cessione intra-comunitaria ai sensi dell’art. 41, comma 2, del D.L. 331/93;Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario.”
Buongiorno,
una domanda …se apro partita iva regime forfettario come Animatore codice ateco 93.29.90 gestione separata quindi già versando all’inps contributi 25,72% non serve più fare agibilità e versare contributi ex enpals. confermate?
emetto fattura per servizio e pago semplicemente il 25,72% inps + 5% tasse start up sull’imponibile del 67%
grazie
Buongiorno Stefano,
il versamento dell’enpals o meno dipende dalla tipologia di committente che hai il più delle volte.
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Buongiorno, devo fare una fattura di servizi a un cliente estero in comunità europea , devo presentare anche il modello Intrastat trimestrale? Devo compilare L esterometro?
Buongiorno Alessandro,
no, essendo in regime forfettario non sarà necessario fare l’esterometro. Riguardo il modello intrastat si, se entrambi siete iscritti al vies sarà necessario presentarlo.