L’approvazione della legge di bilancio 2018 e il nuovo regime forfettario 2019 ha suscitato moltissime domande da parte dei contribuenti minimi che si sono posti il quesito se cambiare regime fiscale o meno.
I contribuenti minimi che si avvalgono ancora di questo regime, ormai residuale, hanno la possibilità di lasciare il loro vecchio regime fiscale ed aderire al nuovo regime forfettario 2019.
Ci si può avvalere di questa opzione di passaggio di regime sia da quest’anno ma anche dal prossimo o dai prossimi anni qualora non si abbia la necessità o la voglia cambiare regime quest’anno.
La nuova manovra di bilancio permette quindi sia di rimanere nel vecchio regime dei minimi, sia di usufruire del nuovo regime forfettario ritenendo davvero convenienti le modifiche apportate con la legge di bilancio 2018.
Vediamo adesso cosa succede ai contribuenti minimi che vogliono cambiare regime ed aderire al regime forfettario 2019.
Si può passare dal regime dei minimi al regime forfettario per vari motivi:
In sostanza si è liberi di passare dal regime dei minimi al forfettario, ma è comunque necessario verificare i requisiti di accesso al nuovo forfettario 2019.
Per accedere al regime forfettario 2019 è necessario verificare tutti i requisiti per i quali vi rimandiamo alla lettura seguente articolo: w.partitaiva24.it/regime-forfettario-2019-la-guida-definitiva/
La nuova manovra di bilancio permette quindi sia di rimanere nel vecchio regime dei minimi, sia di usufruire del nuovo regime forfettario ritenendo davvero convenienti le modifiche apportate con la legge di bilancio 2018.
Vediamo adesso cosa succede ai contribuenti minimi che vogliono cambiare regime ed aderire al regime forfettario 2019.
Si può passare dal regime dei minimi al regime forfettario per vari motivi:
In sostanza si è liberi di passare dal regime dei minimi al forfettario, ma è comunque necessario verificare i requisiti di accesso al nuovo forfettario 2019.
Per accedere al regime forfettario 2019 è necessario verificare tutti i requisiti per i quali vi rimandiamo alla lettura seguente articolo: w.partitaiva24.it/regime-forfettario-2019-la-guida-definitiva/
Ipotizziamo il caso in cui un contribuente minimo abbia fatturato più di €30.000 e quindi dall’anno successivo deve cambiare regime perché decade uno dei requisiti di permanenza al regime dei minimi, ovvero il rispetto del limite di fatturato la cui soglia massima è appunto € 30.000.
Analizziamo cosa succedeva fino allo scorso anno.
Fino al 2018, superando i € 30.000 di reddito, il contribuente minimo doveva passare quasi obbligatoriamente al regime ordinario.
Se rimaneva dentro i € 45.000 poteva aspettare l’anno successivo per passare al regime ordinario. Se invece superava i € 45.000 doveva cambiare regime in corso d’anno e rettificare tutte le fatture emesse procedendo alle relative liquidazioni iva.
Se vuoi saperne di più riguardo cosa accadeva fino all’anno scorso ti consigliamo la lettura del seguente articolo: https://www.partitaiva24.it/passare-dal-regime-dei-minimi-al-regime-forfettario-2018/
Analizziamo cosa succede da quest’anno.
Dal 1° Gennaio del 2019 le cose cambiano, essendo stata approvata la nuova legge di bilancio dal governo lega-5 stelle.
Se il contribuente minimo supera il limite di reddito di € 30.000 ma rimane pur sempre sotto i € 45.000 deve necessariamente cambiare regime, ma ha due scelte davanti a sé.
Ad oggi quindi se il contribuente minimo consegue ricavi e compensi maggiori di 30.000 ma non supera i 45.000 può passare dall’anno successivo al regime forfettario 2019 previa verifica degli altri requisiti.
In questo caso nulla succede in corso d’anno (l’anno dello sforamento del limite dei 30 mila euro) e si continuerà ad essere minimo nell’anno in corso in cui si è sforato.
Se invece sfora anche i 45.000 per questi non c’è via di scampo nel corso dell’anno in cui avviene lo sforamento. Il contribuente minimo dovrà passare obbligatoriamente in regime Iva in corso d’anno e quindi rettificare tutte le fatture dell’anno e adempiere ai relativi obblighi iva.
Il contribuente minimo che sfora il tetto di 30 mila euro annui e supera perfino i € 65.000 deve rimanere obbligatoriamente in contabilità ordinaria o semplificata Iva; chi invece ha conseguito un reddito da partita IVA inferiore a € 65.000 potrà rientrare l’anno successivo nel regime forfettario, previa verifica degli altri requisiti di accesso.
Quindi, cari minimi, grazie alla nuova manovra di bilancio, se nel 2018 avete sforato i 30.000 ma siete rimasti sotto la soglia dei 45.000 potete passare al regime forfettario nel 2019 ed usufruire delle agevolazioni previste nel regime secondo le nuove modifiche.
Il contribuente minimo che passa al regime forfettario dopo la decorrenza dei 5 anni o dopo il compimento del 35° anno di età, pagherà come imposta sostitutiva la regolare aliquota del 15%.
Il contribuente minimo, che invece non ha superato né il termine di 5 anni di attività da quando ha aperto, oppure non ha compiuto il 35° anno di età, può continuare a beneficiare dell’aliquota ridotta del 5% per gli anni che residuano alla fine del quinquennio, considerandosi l’agevolazione quinquennale cd. “start-up” a decorrere dall’anno in cui si è avuto accesso al primo regime agevolato.
Ho 33 anni e nel 2014 ho aperto partita iva con regime dei minimi.. nel 2018 ho fatturato 33 mila euro. Nel 2019 ho applicato il regime FLAT TAX è ho fatturato 40 mila euro…DOMANDA: LE TASSE le devo pagare con il 5% ( perché non ho compiuto i 35 anni) oppure con il 15%…. grazie
Buongiorno Francesco,
applicando il regime forfettario pagherai il 15%.
Buongiorno, quindi nel mio caso,io ho 29 anni, ho ancora il vecchio regime dei minimi del 2013, nel caso in cui passo a forfettario passo ad un imposta sostitutiva del 15% oppure posso continuare con il 5% per i prossimi 5 anni, oppure fino al 35esimo anno di età? grazie
Buonasera Vincenzo,
se dal regime dei minimi passasse al forfettario la sua imposta sostitutiva sarebbe direttamente del 15% e non del 5 %.