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Smart Contact Tourism – l’avviso del Mibact per viaggiare in sicurezza

Scade il prossimo 8 marzo il termine per rispondere alla Call del Ministero dei Beni Culturali che prevede servizi di accompagnamento e contributi per un totale di 200 mila euro alle imprese del settore turistico. Con il programma FactorYmpresa Turismo, che verrà gestito da Invitalia, si punta a rendere competitiva l’Italia, trovando soluzioni innovative touchless per rendere il viaggio un’esperienza da vivere in tranquillità.

Sommario

Cos’è smart contact tourism?

A chi è rivolto?

Cosa devono contenere le proposte?

Come inoltrare la domanda?

Le agevolazioni

Le fasi della selezione

I servizi candidati ammessi

Limiti del contributo

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Tornare a viaggiare in sicurezza è l’obiettivo di FactorYmpresa Turismo, il programma promosso dal MiBACT per far aumentare l’offerta turistica italiana in un momento storico in cui gli spostamenti sono notevolmente ridotti a causa del Coronavirus.

Per cercare di trovare soluzioni innovative “touchless”, cioè senza alcun contatto, e tornare a godere dei luoghi agli amanti del viaggio, è stato, quindi, creato “Smart Contact Tourism”, l’avviso rivolto alle imprese della filiera del turismo per rendere l’Italia competitiva nel contesto internazionale che si sta vivendo.

L’iniziativa ha preso il via basandosi anche sui dati Dynata e dell’agenzia di ricerca sociale Blackbox Research. Lo studio è stato effettuato su un campione di persone provenienti da 17 paesi ed è fondato sulle loro aspettative rispetto ai viaggi post pandemia.

La ricerca ha dunque rivelato che il viaggio contactless sarà un nuovo punto di riferimento soprattutto per i viaggiatori aerei: il 76% degli intervistati ha indicato che sceglierà le destinazioni in base al controllo dell’identità affidabile e touchless che metteranno a disposizione gli aeroporti, ivi comprese le operazioni di dogana.

Inoltre, secondo lo studio, i viaggiatori sperano di vedere implementate: carte d’imbarco elettroniche (44%), servizi igienici senza contatto (43%), transfer senza contatto dagli aeroporti agli hotel (40%), posti centrali vuoti nei trasporti (36%) e passaporti sanitari digitali (35%).

Continuiamo la lettura per capire come è possibile partecipare al bando.

Cos’è smart contact tourism?

Smart Contact Tourism è la call di FactorYmpresa Turismo, il programma del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Attraverso una selezione, saranno messe a confronto le migliori idee d’impresa del settore turistico.

A tale scopo, il ministero si avvale della collaborazione di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che si occuperà dell’attuazione del programma di screening e della premiazione.

Il progetto di business, promosso dagli aspiranti candidati, in particolare, dovrà vertere sui temi del turismo contactless, touchless e next normal.

Il contributo economico, del valore totale di 200 mila euro, verrà suddiviso tra i 10 progetti migliori che verranno selezionati da una giuria dopo una prima fase a cui accederanno le 20 proposte più interessanti e che parteciperanno all’Accelerathon, un evento online che si terrà tra il 24 e il ‪25 marzo ‪2021.

L’8 marzo, alle ore 12.00, è prevista invece la chiusura della “Call”.

A chi è rivolto?

L’avviso Smart Contact Tourism è rivolto ai seguenti soggetti:

Se invece si partecipa con un team, è necessario indicare un referente fisico della proposta, che rappresenterà tutti i componenti nel rapporto con Invitalia. È possibile, inoltre, presentare un’unica proposta. Quindi, se lo stesso soggetto inoltra più proposte, verrà escluso dalla selezione.

Resta fuori dalla procedura selettiva anche:

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Cosa devono contenere le proposte?

Le proposte devono mirare a:

Tra gli esempi di proposte che possono dare un’idea agli aspiranti imprenditori, occorre citare le applicazioni o i servizi grazie ai quali si rende l’agevole fruizione dei musei e di altri contenitori culturali, ma anche l’offerta di soluzioni che riguardano le varie fasi e tappe del viaggio, e quindi: il trasporto, l’alloggio, la ristorazione. Il tutto da usufruire senza il contatto fisico o, comunque, cercando di limitarlo il più possibile.

Come inoltrare la domanda?

La domanda di partecipazione deve essere compilata sul sito www.factorympresa.invitalia.it. Per fare ciò, occorre innanzitutto registrarsi sul portale. Nel caso di una proposta, presentata da un team di persone, è necessario che la registrazione venga compiuta dal solo referente del gruppo.

Nell’istanza devono essere indicati i seguenti elementi: i dati anagrafici, la descrizione dell’idea di business, del team e dell’organizzazione, l’analisi di mercato e il modello di crescita dell’impresa.

Come anticipato, le proposte devono arrivare entro le 12.00 dell’8 marzo. Tutte le proposte pervenute, oltre i termini stabiliti, saranno cestinate.

Prima di preparare e caricare sulla piattaforma di FactorYmpresa Turismo, consigliamo di prendere visione del Regolamento e in caso di dubbi contattare tramite startup@invitalia.it i responsabili dell’iniziativa per richiedere maggiori informazioni.

Le agevolazioni

Il contributo economico destinato ai soggetti selezionati è pari a 20 mila euro. Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti dei regolamenti de minimis del 2013, del 2014 per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e del 2019 per le imprese operanti nel settore agricolo.

Complessivamente, sono stati stanziati, lo ricordiamo, 200 mila euro per le imprese e gli imprenditori della filiera turistica. Sono stati poi previsti dei servizi di accompagnamento.

Le fasi della selezione

La selezione delle proposte progettuali avviene in due fasi. Una volta terminata la prima fase, durante la quale vengono assegnati dei punteggi in base ad una griglia di criteri, verrà pubblicata entro il 17 marzo 2021 una graduatoriasul sito www.factorympresa.invitalia.it, all’interno della quale saranno indicati il nome della proposta, la regione dove l’iniziativa sarà attuata e il punteggio assegnato.

Alla seconda fase si accede se si ottiene un punteggio minimo (50) e ci si colloca tra le prime 20 posizioni della graduatoria. A questo punto si potrà partecipare all’Accelerathon, una full immersion di 36 ore.

Se un soggetto ammesso all’Accelerathon rinuncia o non ha i requisiti, si procede allo scorrimento della graduatoria. Nel caso in cui i soggetti che raggiungano il punteggio minimo siano meno di 12, Invitalia può decidere di non dare inizio alla full immersion non attribuendo alcun premio.

I servizi candidati ammessi

I candidati selezionati nel corso della prima fase riceveranno i servizi di accompagnamento e mentoring nell’Accelerathon, una full immersion che si svolgerà su un’apposita piattaforma online. I servizi citati prevedono:

Alla fine di questo percorso i partecipanti presentano le proprie proposte alla giuria con un pitch della durata massima di 3 minuti. Nello specifico, la giuria che si occuperà della valutazione:

Nell’ipotesi in cui si verifichino delle parità di punteggio, le proposte a cui verrà assegnato il contributo saranno selezionate attraverso un sorteggio pubblico.

Limiti del contributo

Vi sono dei limiti per poter usufruire del contributo. Innanzitutto, può essere utilizzato solo per l’acquisto di servizi (inclusa IVA se indetraibile), sempre entro il limite di 20 mila euro, per lo sviluppo del business plan, l’implementazione del business model, il go to market, e/o ulteriori finalità che possono venir fuori dalla fase della full immersion.

Non è invece consentito l’acquisto di servizi forniti da:

Nel momento in cui le imprese saranno poi ammesse al contributo, dovranno presentare copia dei preventivi o dei contratti sottoscritti per l’acquisto di servizi specialistici. Soltanto dopo la costituzione dell’impresa (entro 30 giorni dalla conclusione dell’Accelerathon), nel caso in cui la proposta venga presentata da un team, sarà accreditata l’agevolazione. La sede dell’impresa dovrà essere in Italia.

Per poter riceve il contributo, è necessario aprire un conto corrente dedicato all’agevolazione (anche se in via non esclusiva) da comunicare ad Invitalia. Sono previsti delle verifiche e degli adempimenti per procedere all’accredito, tra cui la verifica della regolarità contributiva.

Inoltre, bisognerà effettuare la rendicontazione dell’acquisto dei servizi e il loro pagamento che dovrà essere svolto con bonifico bancario dallo stesso conto corrente dedicato, entro il termine di 90 giorni dall’accredito dell’agevolazione. La documentazione relativa sarà poi inviata a Invitalia, via PEC o con apposita procedura informatica.

Nell’ipotesi in cui si sia pagato un importo inferiore rispetto all’ammontare del contributo ricevuto, i beneficiari dovranno restituire la differenza entro 90 giorni dall’accredito. Nel caso, invece, di inadempimento, anche parziale, o di adempimento non tempestivo, il contributo verrà revocato e i beneficiari dovranno restituire l’intero importo.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 01/03/2021
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