Tra le arti più antiche del mondo, la scrittura sembra rappresentare ancora oggi una delle maggiori opportunità dal punto di vista lavorativo. Infatti, tra le carriere che paiono emergere con più successo, in questo anno così particolare ed incerto, vi sono quelle improntate sull’immaginazione. Per diventare bravi narratori, ad ogni modo, occorre seguire dei percorsi didattici che offrono anche diversi sbocchi occupazionali.
Quella dello scrittore creativo è la professione che si colloca appena un gradino sotto il podio della classifica del 2021, recentemente stilata da LinkedIn, che tiene in considerazione i profili più ricercati dai datori di lavoro.
In particolare, le aziende hanno dovuto rivolgersi ai freelance creativi in questo momento storico segnato dalla pandemia da Coronavirus, soprattutto, nelle grandi città italiane. Dunque, tra le arti più antiche del mondo, la scrittura continua a rappresentare una delle maggiori opportunità dal punto di vista occupazionale e, immaginiamo, lo sarà ancora nel futuro.
Infatti, nell’epoca della trasformazione digitale, pullulano percorsi didattici dedicati all’insegnamento della scrittura creativa. È interessante constatare che mediante una semplice ricerca sul web si trovano tanti laboratori destinati a chi vuole apprendere tale abilità e molteplici università presenti in Italia che nel loro piano di studi hanno riservato un corso a tale disciplina.
Con questo contributo, cercheremo di scoprire quali sono appunto le principali occasioni esistenti per coloro che vogliono approcciarsi a tali materie e i vari sbocchi lavorativi generati da tale formazione. Infine, illustreremo come la scrittura creativa può diventare per i freelance un business su cui puntare.
La scrittura creativa ha origini statunitensi e possiamo dire che il suo sviluppo è avvenuto agli inizi del Novecento. I primi corsi dedicati a tale materia, dunque, nascono oltreoceano. Uno dei master più prestigiosi, invece, si è affermato nel 1936: l’Iowa Writing Workshop.
Basta citare alcuni dei più grandi scrittori americani per comprendere quanto siano stati importanti tali percorsi narrativi: Jack Kerouac, Francis Scott Fitzgerald and Ernest Hemingway. Negli anni 2000, invece, la scrittura creativa sarà presente nella maggior parte dei programmi delle università USA.
L’insegnamento della disciplina citata si è sviluppata in modo diverso negli stati europei. In alcuni, come il Regno Unito, ha trovato spazio all’interno delle università con corsi e lauree; a sud dell’Europa si è sviluppata soprattutto nelle scuole private, sebbene il diploma non sia riconosciuto legalmente.
Gli istituti scolastici, inoltre, presentano molte differenze didattiche. In alcuni si dà priorità alla tecnica della scrittura, in altri, si effettua un lavoro di introspezione attraverso questo tipo di arte. Alcuni corsi mirano a migliorare lo stile di scrittura e a favorire, tramite questo mezzo, il pensiero critico.
La prima scuola che annovera la scrittura creativa tra le sue materie, in Italia, trova spazio nel 1988. Nella capitale, infatti, nasce la “Scuola di scrittura Omero”. Via via, poi, si diffondono altre esperienze simili. Nel 1994, a Torino, Alessandro Baricco in collaborazione con altri scrittori apre la “Scuola Holden”. A Milano, il giornalista e drammaturgo Giampaolo Spinato tra il 2005 e il 2015 darà vita all’associazione “Bartleby Factory” che si occupa di pratiche di scrittura e lettura per l’appunto.
Tutte le scuole che si occupano dell’insegnamento della scrittura creativa sono accumunate dal fine di sfruttare potenzialità presenti negli esseri umani, ma in forme diverse come l’immaginazione, per trasformarle in realtà attraverso la stesura di un testo.
Come abbiamo detto, esistono diversi percorsi che consentono di apprendere gli strumenti per diventare degli scrittori creativi. Chiaramente, occorre fare un’analisi per comprendere il tipo di attività che potrebbe fare al caso nostro.
Esistono delle offerte didattiche legate alla formazione di determinate figure professionali, della durata annuale e pluriennale, indirizzate per lo più ai giovani che hanno necessità di questo studio per poi svolgere un’attività strettamente legata all’applicazione della scrittura: giornalista, copywriter, web content manager, sceneggiatore. La Scuola Holden di Torino, già citata, propone ad esempio due percorsi: Academy (tre anni) e Crazy Original (un anno).
Una scuola annuale di scrittura, editoria e giornalismo è la Belville di Milano che offre laboratori di narrativa, editoria e media di circa quattro mila euro. Altre proposte sono i corsi serali di: Scrivere di notte; Scrivere di sabato; Scrivere nel presente; Molto forte, incredibilmente lontano, che comportano una spesa che varia dalle poche centinaia alle mille euro circa.
Anche la Scuola di scrittura Omero di Roma mette a disposizione sul suo sito web diversi corsi, della durata variabile, per chi è interessato alla scrittura. Dunque, a seconda delle proprie esigenze, è possibile optare per laboratori che si svolgono nell’arco di qualche mese e in diversi momenti della giornata. Il costo prevede un range che va dalle 200 alle 800 euro.
Per quanto concerne le strutture universitarie si segnalano diverse opportunità. In particolare, l’offerta formativa proposta dall’Accademia di Belle Arti di Carrara con una serie di lezioni frontali a carattere letterario, l’analisi di testi classici e contemporanei, riferimenti al poetico attraverso il mito e la fiaba, la filmografia dedicata alla scrittura. Il progetto finale consiste in una video-poesia o un book trailer.
Il corso di laurea in Scrittura, Editoria e Letteratura Inglese (Bachelor Degree in English Writing, Literature, and Publishing) è invece un ramo de “The American University Of Rome” che sviluppa la richiesta della scrittura creativa o storytelling, sia nella narrativa che nella saggistica. È possibile approcciarsi a diversi ambiti: marketing e pubblicità, retorica e legislazione, negoziati e conferenze stampa, storia e notizie, social media e sondaggi di opinione.
Alcuni istituti, poi, organizzano dei corsi di scrittura creativa in base al livello degli studenti. Ad esempio, l’Università di Trieste prevede un corso per principianti e uno avanzato. Entrambi prevedono una quota di iscrizione sotto le 200 euro. Il primo si articola in delle esercitazioni settimanali su una serie di modelli-base tratti dalle opere di scrittori classici e contemporanei: Calvino, Balzac, Tolstoj, Gadda, Joyce, Allende.
Inoltre, vengono affrontate le diverse fasi della scrittura: dall’ideazione di una storia al suo sviluppo, alla sua revisione. Una parte del corso riguarda un genere letterario e l’approfondimento sulla narrazione e la stilistica applicata a questo.
Per quanto riguarda, invece, il corso avanzato, oltre agli esercizi sopracitati, viene trattata la costruzione del romanzo: dall’idea ai personaggi, dalla trama ai dialoghi, dalla stesura alla revisione. È prevista una breve rassegna dei principali generi letterari per poi dedicarsi alla scrittura in prima persona e della persona: autobiografia e biografia.
Occorre dire, tuttavia, che non mancano delle critiche alle scuole che insegnano la scrittura creativa, in particolare, sugli effettivi risultati che gli allievi riescono a raggiungere. Resta il fatto che la professione dello scrittore creativo è tra le più richieste. Di sicuro, una formazione è necessaria.
Dunque, una volta conseguita una laurea o un attestato di un corso di scrittura creativa, quali professioni possono essere svolte? Certamente il giornalismo è uno dei primi ambiti che viene in mente. Dopo l’avvento di Internet e della diffusione dei quotidiani online, è sempre richiesta la scrittura di articoli freelance.
Le idee creative, inoltre, fanno parte del mondo del marketing e della pubblicità, in cui la scrittura è indispensabile per definire i prodotti di un’azienda e per creare l’appeal necessario alla loro vendita.
Scrittura vuol dire anche comunicazione e sono sempre più numerose le istituzioni che hanno necessità di rendere le informazioni sulla propria attività e far sviluppare l’organizzazione attraverso il miglioramento dell’immagine. Quindi, la strategia comunicativa e il buon uso della parola scritta assumono una certa rilevanza.
Da non dimenticare il settore dell’educazione. Gli studenti hanno sempre bisogno di maestri che insegnino loro l’uso della scrittura e, quindi, a sviluppare la loro immaginazione, per diventare un domani, chissà, tra gli scrittori più letti al mondo.
Abbiamo così illustrato solo alcuni dei rami in cui gli specialisti del contenuto possono trovare degli sbocchi lavorativi. Mediante, poi, delle specifiche specializzazioni, si può ottenere un lavoro come un: copywriter pubblicitario o digitale, un assistente editoriale o un web content manager, un bibliotecario o un insegnante, un addetto alle relazioni pubbliche o un social media manager.
Ma quanto può arrivare a guadagnare uno scrittore creativo? Proseguiamo la lettura per scoprirlo.
Partendo dal presupposto che è difficile quantificare lo stipendio medio di chi fa della scrittura creativa la propria professione, possiamo senz’altro riportare alcuni esempi di guadagno per comprendere fino a quanto può ammontare il ricavo di chi trae dei vantaggi economici da questo settore.
Scomodiamo subito il caso degli scrittori famosi per restare poi con i piedi per terra. Secondo le più recenti statistiche, pare che siano le donne a farla da padrone. Tra i primi 10 posti di una classifica pubblicata lo scorso anno da Forbes ci sono ben 8 scrittrici: Elisabeth Badinter si è classificata come l’intellettuale più influente della Francia. Vanta un patrimonio di 1,3 miliardi di dollari. La segue l’inglese Joanne Rowling, autrice della saga Harry Potter.
Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha invece registrato le retribuzioni per i mortali “creative writers”. La retribuzione media annua di scrittori e autori nel 2020 è di 63.200 dollari all’anno e 30 dollari all’ora.
In sintesi, con una delle arti più antiche del mondo si può sicuramente vivere!
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