Chi sono i soggetti destinatari del bando?
I soggetti destinatari del bando del Comune di Genova sono le imprese individuali o persone giuridiche, costituite in forma societaria, con almeno una unità locale nel territorio genovese, che appartengano alla categoria delle micro o piccole imprese.
Per microimpresa si intende un’attività con meno di 10 occupati e un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro; piccola impresa è invece un’attività con meno di 50 occupati, e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Le imprese che ne faranno richiesta saranno ammesse al contributo se esercitano un’attività commerciale o artigianale, esercitata in spazi e locali in locazione/concessione onerosa.
Quali sono i settori d’intervento?
Ai fini della concessione del contributo, come anticipato, sono ammissibili le attività artigianali, le attività commerciali, attività di spettacolo viaggiante, attività ricettive alberghiere ed extralberghiere nonché le attività di agenzie di viaggio, gestione palestre, gestione piscine e le attività di intrattenimento per bambini c.d. ludoteche.
Rimangono escluse invece le seguenti attività imprenditoriali:
- case e sale da gioco, sale scommesse;
- compro oro;
- centri massaggi di cui alla legge n. 4/2003;
- articoli per soli adulti (sexy shop);
- money transfer e money change, internet point;
- vendita di derivati dalla canapa;
- vendita mediante distributori automatici in locale dedicato;
- esercizi e/o attività aventi carattere temporaneo e stagionale;
- armi e munizioni, articoli militari, materiale esplosivo, escluso quello di libera vendita;
- vendita esclusiva di bevande e bibite alcoliche e superalcoliche, ad eccezione della vendita di vini e spumanti DOP, DOC e DOCG e liquori tipici della cultura locale e regionale italiana;
- lavanderie a gettone;
- attività commerciali e/o artigianali di preparazione-cottura e vendita di alimenti che acquistino e utilizzino, nel ciclo produttivo, alimenti precotti in via prevalente, escluse le attività di somministrazione;
- attività esclusivamente on-line e/o non aventi un locale fisso, accessibile e aperto al pubblico, ad eccezione di quelle degli operatori su aree pubbliche.
Quali sono i requisiti di partecipazione?
Le imprese che possono partecipare al bando del Comune di Genova, alla data di presentazione dell’istanza devono essere in possesso di alcuni requisiti, in base alla modalità dell’attività esercitata. In particolare:
- se si tratta di attività svolta in sede fissa si deve avere sul territorio comunale almeno un’unità operativa attiva;
- se si è operatori del commercio su aree pubbliche in mercati in struttura e/ chioschi, bisogna essere titolari o gestori di almeno un posto, anche in gestione a consorzi;
- se si è operatori del commercio su aree pubbliche, occorre essere titolari o gestori di almeno un posteggio nei mercati merci varie alla data di presentazione della domanda e di scadenza del bando;
- se si è operatori del commercio su aree pubbliche, è necessario essere titolari di almeno un posto nelle fiere della Città di Genova, avere qui la residenza, e non essere titolari di posteggi in mercati merci varie in qualunque comune (fieristi);
- se si è operatori dello spettacolo viaggiante, occorre essere titolari di concessione sul suolo comunale rilasciata dal Comune di Genova per almeno quatto mesi per l’anno 2020.
Inoltre, è necessario:
- aver subito nell’anno 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 60% rispetto all’anno 2019; per le attività iniziate nel corso dell’anno 2019, si terrà conto della riduzione di fatturato confrontando gli stessi mesi di attività sulle due annualità;
- esercitare l’attività in locali o spazi in locazione/concessione onerosa;
- il rispetto del limite di aiuto “de minimis” di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18/12/2013, relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’UE e al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 115 del 31 maggio 2017; i soggetti proponenti dovranno rendere specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, relativamente a tutte le agevolazioni pubbliche di cui l’impresa ha beneficiato nell’esercizio in corso ovvero nei due precedenti;
- essere in regola con i pagamenti di tributi e canoni, di qualsiasi natura, dovuti all’Amministrazione comunale alla data del 31 dicembre 2019;
- essere attive e non essere sottoposte a procedure di liquidazione (compresa la procedura di liquidazione volontaria), fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali e non avere in atto alcun procedimento per la dichiarazione di tali situazioni ovvero non avere legale rappresentante in stato di fallimento;
- rispettare i contratti collettivi nazionali di lavoro di settore, gli accordi sindacali integrativi, gli obblighi assicurativi e previdenziali vigenti, le norme sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ed ogni altro adempimento di legge nei confronti dei lavoratori dipendenti e collaboratori a qualsiasi titolo;
- rispettare le condizioni ed i requisiti previsti dall’art. 80 del Dlgs 50/2016 e s.m.i.;
- nelle zone tutelate saranno ammesse al contributo solo attività conformi alle intese approvate con le deliberazioni della Giunta Comunale n. 136/2018 e smi e n. 185/2019, anche se preesistenti;
Alle imprese che risultino essere state destinatarie di ripetute sanzioni definitive di natura commerciale o per violazione di ordinanze sindacali, il contributo non verrà riconosciuto.
Tra le cause di esclusione dalla concessione dell’agevolazione è prevista la mancanza anche di un solo requisito tra quelli elencati sopra. Altro motivo di esclusione dalla concessione dei contributi, è costituito dalla condanna con sentenza definitiva o con decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale, per i reati di cui all’art. 80 del D. Lgs 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. nei confronti dei soggetti ivi previsti.
A quanto ammonta il contributo?
Il Comune di Genova, varando le risorse finanziarie da destinare alle imprese che sono state colpite dalla crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ha stabilito un contributo a fondo perduto che ammonta complessivamente a 140 mila euro.
Il contributo sarà corrisposto in ordine di protocollo di arrivo e sino ad esaurimento delle risorse e verrà così assegnato:
- in misura pari a 1000 euro, anche in presenza di più sedi operative, per le attività d’impresa esercitata in sede fissa, in mercati coperti o in chioschi su area pubblica, per i fieristi che non siano titolari di posteggi in mercati merci varie;
- in misura pari a 500 euro per le attività di commercio su aree pubbliche con posteggio nei mercati merci varie indipendentemente dal numero di posteggi e per gli operatori dello spettacolo viaggiante.
Tutti gli importi dei contributi riconosciuti sono soggetti alla ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. n. 600/73.
Come si presenta la domanda?
Per poter accedere al sostegno messo a disposizione dal municipio genovese, occorre presentare la domanda, entro mezzogiorno del 15 aprile prossimo. Le imprese devono inoltrare al Comune di Genova, Direzione Sviluppo del Commercio, apposita istanza compilando online il modulo disponibile all’indirizzo email: , alla quale va anche allegata la documentazione necessaria.
Saranno escluse le domande presentate con altre modalità. Ad esempio, quelle consegnate direttamente al protocollo comunale in forma cartacea, a mezzo posta ordinaria o raccomandata, inviate via posta elettronica.
Se le istanze perverranno entro i limiti di validità del bando, saranno esaminate sotto il profilo dell’ammissibilità formale e di merito. È previsto un procedimento volto alla:
- verifica delle condizioni per l’ottenimento del contributo;
- valutazione della documentazione presentata;
- emissione del provvedimento di diniego, nel caso in cui si riscontri la mancanza anche di uno soltanto dei presupposti necessari.
Quali documenti occorre presentare?
A pena di esclusione dalla presentazione della domanda, occorre inoltrare la seguente documentazione:
- modulo dichiarazione De Minimis;
- copia registro dei corrispettivi/registro fatture attive degli anni 2019 e 2020 con timbro e firma del depositario delle scritture contabili (professionista o del legale rappresentante in caso di società di servizi) o dichiarazione del volume d’affari sottoscritta del professionista o del legale rappresentante in caso di società di servizi.
È possibile che nel corso della verifica l’amministrazione richieda, anche a campione, l’esibizione degli originali o di copie conformi dei registri IVA.
- copia di documento di identità in corso di validità del legale rappresentante/titolare dell’impresa;
- copia di documento di identità in corso di validità del soggetto che sottoscrive la documentazione contabile o la dichiarazione del volume d’affari.
Il contributo non verrà erogato se la documentazione richiesta non sarà presentata.
Attenzione! Se dalle dichiarazioni rilasciate al fine di conseguire il contributo, risulti la non veridicità delle stesse, il richiedente decade da ogni beneficio anche conseguente ad un provvedimento emanato sulla base delle dichiarazioni rese, ma non veritiere.
Inoltre, tutte le somme eventualmente già riconosciute ed erogate saranno oggetto di recupero da parte dell’amministrazione comunale.
Per ogni altra eventuale informazione, è possibile contattare la Direzione Commercio del Comune di Genova all’indirizzo e-mail: commercio@comune.genova.it
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