Avere una partita iva in regime forfettario con più attività è possibile. Se stai cercando di capire come e quali sono le regole per gestire la tua partita iva in regime forfettario con più attività questo è il contenuto giusto.
In questa guida infatti parleremo di quando è possibile gestire una partita iva in regime forfettario con più attività, come si calcolano le tasse delle tue attività e se ci sono dei limiti nel fatturato di ciascuna di esse.
Al di là dell’adesione al regime forfettario si può avere una partita iva con più attività. Se stai per aprire partita iva, durante la compilazione del modello AA9\12, necessario per aprire la partita IVA, avrai la possibilità di indicare il/i codici ATECO corrispondente alle attività professionali o d’impresa che andrai a svolgere. Nel modello potrai indicare più codici attività e ogni codice ATECO utilizzato identificherà la relativa attività che andrai a svolgere: principale o accessoria che sia.
Puoi quindi svolgere più attività con la tua partita IVA.
Uno degli esempi più ricorrenti è quello di un professionista che esegue più attività professionali.
La possibilità di svolgere più attività ovviamente è valida anche se sei in regime forfettario tuttavia ci sono degli accorgimenti e delle regole da seguire per rispettare il limite di fatturato e la corretta determinazione delle imposte e dei contributi.
H3 il limite di fatturato è unico
Se svolgi più attività con la medesima partita iva il limite di fatturato annuale è unico. Non avrai un limite diverso per ciascun codice ateco. Dovrai rispettare il limite di 85 mila euro di fatturato complessivo.
In presenza quindi di più codici ateco non avrai 85.000 € di limite massimo per ciascun codice ma il tetto sarà unico.
In linea generale, nel quadro LM del modello Unico, dovrai indicare tutte le attività esercitate, inserendo in ogni riga il codice ATECO di ciascuna di esse con il relativo fatturato conseguito, dovendo stare ben attento a specificare i ricavi incassati per ciascuna attività effettuata e che sommati determinino il guadagno totale.
Nel caso di più attività, si devono fare delle distinzioni:
attività dello stesso settore – in questo caso dovrai compilare solo un rigo indicando il codice ATECO dell’attività principale e il totale di tutti i compensi percepiti (se i vari codici ateco hanno tutti lo stesso coefficiente di redditività difatti non si creerebbe alcuna confusione)
attività di settori diversi – in questo caso dovrai compilare un rigo per ciascun gruppo di settore (ad esempio se sei sia professionista che commerciante dovrai suddividere i ricavi nelle due righe relative ai 2 codici ATECO professionista + commerciante).
In questo modo potrai calcolare in maniera precisa il tuo reddito dato che i codici ateco hanno spesso coefficienti di redditività diversi.
Facciamo un esempio numerico.
Supponiamo che con la stessa partita iva tu svolga attività di consulenza informatica (codice ateco 62.02.00 coefficiente di redditività 67%) con un fatturato annuale di € 12.000 e attività di consulenza aziendale (codice ateco 70.22.09 coefficiente di redditività 78%) con un fatturato annuale di € 35.000.
Il fatturato complessivo sarà di € 47.000. Il reddito invece sarà il risultato della seguente operazione:
(12.000 x 67%) + (35.000 x 78%) = 8.040 + 27.300 = 35.340 €.
Il reddito dell’attività di consulenza informatica sarà di € 8.040 mentre quello derivante dall’attività aziendale sarà di € 27.300.
gruppo di settore | codice attività ATECO 2007 | limite ricavi/compensi | coefficiente redditività |
---|---|---|---|
industrie alimentari e delle bevande | (10 – 11) | € 85.000 | 40% |
commercio all’ingrosso e al dettaglio | 45 – (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9 | € 85.000 | 40% |
commercio ambulante e di prodotti alimentari e bevande | 47.81 | € 85.000 | 40% |
commercio ambulante di altri prodotti | 47.82-47.89 | € 85.000 | 54% |
costruzioni e attività immobiliari | (41 – 42 – 43) – (68) | € 85.000 | 62% |
intermediari del commercio | 46.1 | € 85.000 | 86% |
attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | (55 – 56) | € 85.000 | 40% |
attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi | (64 – 65 – 66) – (69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75) – (85) – (86 – 87 – 88) | € 85.000 | 78% |
altre attività economiche | (01 – 02 – 03) – (05 – 06 – 07 – 08 – 09) – (12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 – 32 – 33) – (35) – (36 – 37 – 38 – 39) – (49 – 50 – 51 – 52 – 53) – (58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63) – (77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82) – (90 – 91 – 92 – 93) – (94 – 95 – 96) – (97 – 98) – (99) | € 85.000 | 67% |
Concludendo, è necessario fare presente che a livello fiscale non ci sono grossi problemi nella gestione di diverse attività in regime forfettario. Alcuni problemi in primo luogo potrebbero sorgere nella compatibilità a livello previdenziale delle attività quando queste afferiscono a due gestioni diverse e in secondo luogo nella compatibilità pratica tra due attività tra loro differenti. Non è raro infatti che lo svolgimento di alcune attività ne precluda altre. Meglio informarsi per tempo di tutti gli aspetti prima di cimentarsi.
Buonasera io ho un’attivita con codice ateco 799019 a regime forfetario. avevo chiesto al comm di aggiungere il codice ateco 799020, avendo conseguito il patentino da accompagnatore. mi aveva segnalato che avrei dovuto pagare due inps? e corretto? essendo un’attività unipersonale? inoltre ciò mi ha fatto perdere il contributo decreto franceschini che era solo per codici ed il 799019 non vi rientrava, mentre il 799020 si.
Quali sono le spese per aggiungere un codice ateco alla partita iva?
Grazie mille
Buongiorno Morella,
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Buonasera, ho una p.iva aperta lo scorso anno nel settore spettacolo (Ateco 90.02.09), vorrei aggiungere una seconda attività che però non ha nulla a che fare con la prima (devo ancora capire qual è il codice ateco in cui rientrare).
Ci sono limiti al volume di affari della seconda attività, rispetto alla prima? Ed essendo la prima inerente allo spettacolo, sono obbligata a tenere la contabilità separata?
Grazie
Marianna
Buongiorno Marianna,
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