Tra un DPCM e l’altro, non è sicuramente passata in secondo piano una delle novità introdotte dal governo per favorire i pagamenti elettronici. Parliamo del programma di cashback e del cosiddetto bonus bancomat che porterà ad un vero e proprio accredito sul conto corrente per i contribuenti.
Con la nuova manovra, a seconda del numero di operazioni effettuate tramite pagamenti elettronici, i cittadini potranno ricevere delle somme di denaro direttamente sul proprio conto corrente da parte dello stato.
Il governo Conte, da tempo, porta avanti il progetto di utilizzare sempre meno il contante in favore dei pagamenti tramite bancomat e carta. Come punto di partenza è stato annunciato un programma di cashback.
In parole povere, a fronte di acquisti ripetuti effettuati con la carta, una percentuale verrà riaccreditata sul proprio conto corrente.
Il programma di Cashback è stato presentato anche nell’ultima conferenza stampa riguardante il DPCM natalizio con le linee guida da mantenere per il periodo festivo. Il progressivo abbandono del contante è un tema molto importante al governo e questo programma non fa altro che incentivare l’utilizzo dei pagamenti tramite carta.
Il cashback prevede infatti un vero e proprio rimborso da parte dello stato italiano nelle tasche dei contribuenti a seconda dei loro acquisti tramite carta.
Il vero e proprio programma di cashback partirà dal 1° gennaio 2021 mentre il programma pubblicizzato in questi giorni si tratta di un periodo di prova per entrare poi a regime con il nuovo anno.
Sono previste due tipologie di cashback:
Da precisare che nel rimborso viene preso in considerazione il numero delle transazioni effettuate e non il loro valore economico.
Il Governo sta pensando ad un minimo di 50 transazioni, ogni sei mesi, necessarie per entrare nella graduatoria del superpremio. Nessuna limitazione sarà poi posta per quanto riguarda le tipologie di spese, ossia se costituiscono beni di lusso o meno. In sostanza, per citare un esempio dell’esecutivo “Cinque caffè equivalgono a cinque borse di lusso“.
Dunque, per incentivare gli acquisti presso i negozi tradizionali, il cashback comprenderà diverse tipologie di spese: da quella di generi alimentari all’abbigliamento, dall’acquisto di medicinali al conto al ristorante. Per i consumatori si profila, quindi, una spinta a spendere nei prossimi mesi e, soprattutto, durante le festività natalizie, per aiutare l’economia fragile del Paese oggi in condizione di mini lockdown.
Un’eccezione al bonus bancomat è posta però alla spesa online. Sono invece validi gli acquisti effettuati tramite app come Satispay. Infatti, dal momento che già su Internet gli acquisti vengono effettuati tramite pagamenti elettronici, non avrebbe senso estendere il cashback alla spesa via web.
Abbiamo detto sopra che lo stato italiano ci bonificherà delle somme direttamente sul nostro conto corrente, ma come funziona nello specifico?
Per poter partecipare a questa iniziativa, è stato precisato che sarà necessario scaricare l’ App IO (la stessa utilizzata per richiedere il bonus vacanze).
Dopo aver fatto il login, per il quale è necessario lo SPID, bisognerà associare i propri dati fiscali e la propria carta per fare in modo che possiamo essere riconosciuti e poter partecipare.
Sono state messe diverse guide a disposizione le quali spiegano passo passo come procedere alla registrazione dell’utente e aderire al concorso.
Ecco la guida ufficiale: guida IO cashback
Potranno beneficiare del cashback tutti i maggiorenni residenti in Italia e saranno ammessi indistintamente tutti gli acquisti fatti come consumatori, quindi, non sono contemplati quelli effettuati nell’ambito dell’attività professionale o imprenditoriale.
Il meccanismo premiale prevederà un rimborso del 10% degli acquisti entro il limite di € 150. Il tetto massimo di spesa è di € 1.500 a semestre. Per semestre devono essere effettuate almeno 50 transazioni.
In via sperimentale, il nuovo programma di cashback promosso dal governo italiano entrerà in vigore dal 8° dicembre 2020, per un primo periodo di prova.
Il mese di dicembre, quindi, servirà da sperimentazione e per accedere al bonus del 10% saranno necessarie almeno 10 transazioni anziché le 50 previste dalla prima bozza del programma, che entrerà in vigore a partire dal 2021. I primi rimborsi dovrebbero poi arrivare entro febbraio 2021 per poi entrare definitivamente a regime con i pagamenti semestrali.
Dal 2021 invece, secondo la bozza del decreto attuativo del MEF, il numero minimo di transazioni diventeranno 50 per riferimenti trimestrali. I periodi di riferimento saranno:
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