In questi ultimi giorni circolano le indiscrezioni sul nuovo decreto Sostegni bis che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare in settimana. Nella bozza, i contributi a fondo perduto e gli aiuti destinati alle imprese ammonterebbero complessivamente a circa 22 miliardi di euro.
In attesa del testo definitivo ,che dovrà essere varato dal Consiglio dei Ministri, sintetizziamo di seguito le principali novità che, secondo diverse anticipazioni giornalistiche sulla bozza del decreto Sostegni bis, dovrebbero essere introdotte dal governo Draghi entro la fine della settimana:
stop a IMU per tutto il 2021 per le imprese in crisi a causa della pandemia;
stop a TOSAP fino a dicembre;
5 mesi di proroga di credito d’imposta sugli affitti commerciali. Nello specifico, fino al 60% per i canoni da gennaio a maggio 2021 (50% per affitto d’azienda);
estensione fino al 31 dicembre della moratoria sui prestiti delle PMI, ma solo sul capitale;
sospensione delle attività di riscossione e notifica delle cartelle esattoriali fino al 31 maggio. Allo studio la rateizzazione da 6 a 10 anni da introdurre nell’eventuale ripresa;
contributi a fondo perduto per le partite iva con ricavi non superiori ai 10 milioni di euro nel 2019 e perdite di fatturato di almeno il 30%.
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Contributo a fondo perduto decreto sostegni bis
Il decreto Sostegni bis dovrebbe prevedere due forme di ristoro al contribuente avente i requisiti:
la prima ricalca quanto già stabilito con il primo decreto, e cioè il confronto tra il fatturato medio mensile tra il 2019 e il 2020. Secondo tale ipotesi, il contributo sarà il medesimo di quello già percepito e sarà erogato automaticamente;
la seconda stabilisce, invece, il confronto tra il periodo che va da aprile 2020 a marzo 2021 e quello che si estende nello stesso intervallo di tempo dal 2019 al 2020.
Per quanto concerne le cifre dell’importo del contributo, sarebbero così suddivise:
60% per soggetti con ricavi non superiori a 100 mila euro;
50% per quelli da 100 a 400 mila euro;
40% fino ad 1 milione;
30% fino a 5 milioni;
20% fino a 10 milioni.
Le altre misure del credito sostegni bis
Alcune misure, riportate dalle suddette indiscrezioni, dovrebbero essere inserite come emendamenti nel testo del primo decreto Sostegni, all’esame del Senato, per la conversione in legge alla Camera entro maggio. In particolare:
sospensione Tosap e Cosap (tasse sull’occupazione del suolo pubblico) fino al 31 dicembre;
cancellazione della prima rata IMU per strutture ricettive e turistiche che hanno subito delle perdite;
rinvio al 30 settembre del pagamento dell’Irap non versata per l’errata applicazione dell’esonero previsto dal decreto Rilancio.
Sarebbero, inoltre, previsti dalla bozza del decreto Sostegni bis:
proroga dello smart working nel settore privato fino a settembre;
incentivi a imprese e startup innovative (fino al 2025 non si dovrebbe pagare la tassa sulle plusvalenze);
esenzione canone Rai per alberghi, bar e ristoranti;
sconto della Tari per le attività economiche che hanno dovuto chiudere o ridurre il lavoro a causa del Covid-19;
spostamento al 31 dicembre il termine per la compensazione tra crediti commerciali con la PA e debiti con il fisco;
ampliamento del fondo per pagare i debiti della PA, maturati sino al 31 dicembre 2020, nei confronti di fornitori di beni e servizi.
NB. Al momento parliamo solo di indiscrezioni. Le informazioni sono ancora molto poche e a volte anche contradditorie. Provvederemo ad aggiornare giornalmente il contenuto con tutte le novità.
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Autore: Michele (Partitaiva24.it) Pubblicato il: 04/05/2021
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