Dal 25 agosto al 30 settembre sarà possibile per i professionisti e gli imprenditori aventi i requisiti richiedere l’esonero contributivo 2021. Dopo molte discussioni e proroghe quindi, finalmente i contribuenti possono inoltrare la domanda per l’anno bianco contributivo previsto dalla legge di bilancio 2021.
Una delle misure della legge di bilancio 2021, di maggiore interesse per tutti i titolari di partita iva, è sicuramente quella relativa al possibile anno bianco contributivo. Dopo aver rimandato a pochissimi giorni dalla scadenza la prima rata dei contributi fissi inps per artigiani e commercianti ci siamo le procedure sul sito INPS sono finalmente online.
La domanda potrà essere inoltrata attraverso la propria area personale INPS entro il 30 settembre. Rispettivamente i professionisti dovranno accedere al proprio cassetto previdenziale Liberi professionisti mentre artigiani e commercianti al cassetto previdenziale artigiani e commercianti. Chiunque abbia i requisiti e voglia dunque richiedere l’esonero dovrà farlo entro tale scadenza, sempre a meno di un ulteriore proroga dell’ultimo minuto. Staremo a vedere.
Abbiamo creato una guida passo passo completamente gratuita e scaricabile per l’inoltro della domanda. Potrete scaricarla subito dal nostro gruppo Facebook: Generazione Partita iva.
Se non sapete ancora come funziona, facciamo il punto della situazione vedendo tutti i requisiti per accedervi.
Sommario
Anno bianco contributivo - la legge di bilancio 2021
Esonero contributivo per le partite iva - le novità del decreto attuativo
Esonero contributi INPS 2021 i requisiti
Esonero contributi 2021: come fare domanda
Esonero contributi inps 2021 per le partite iva: entro quando è possibile fare domanda
Esonero contributi inps 2021 - gli esiti delle istanze
Come trovare l'esito dell'istanza di esonero per i commercianti e artigiani
Come trovare l'esito dell'istanza di esonero per i liberi professionisti
Esonero contributi inps 2021 positivo - cosa fare adesso?
Esonero contributi inps 2021 - il versamento del residuo
Esonero contributivo 2021 - cosa fare per chi ha versato più di quanto dovuto
Come fare riesaminare la propria istanza in caso di rigetto
Esonero contributi INPS 2021: come funziona?
Secondo la legge di bilancio 2021, l’esonero contributivo è rivolto ai lavoratori autonomi, sia iscritti alla gestione separata (professionisti e freelance) sia iscritti alle casse di previdenza obbligatoria (professionisti iscritti all’albo), ma anche agli artigiani e ai commercianti che sono soliti pagare i contributi fissi.
Per accedere a tale misura occorrerà avere subito una riduzione di almeno il 33% del fatturato 2020, rispetto al fatturato 2019, e avere realizzato il reddito del 2019 inferiore ai 50.000 euro.
Per chi ha avviato l’attività nel 2020 non deve rispettare né il requisito del fatturato né tanto meno quello reddituale. Tra le condizioni viene richiesta anche la regolarità contributiva da parte dell’imprenditore. Se non siete, quindi, in regola con i versamenti precedenti non potrete beneficiare di questa agevolazione.
L’anno bianco contributivo riguarda quindi i contributi INPS in scadenza entro il 31 dicembre 2021, si parla quindi dei contributi fissi degli artigiani e commercianti INPS e degli acconti INPS per i professionisti in gestione separata.
L’importo massimo agevolabile per ciascun beneficiario sarà di € 3.000 e potrà anche essere ridotto nel caso in cui le risorse stanziate dal governo dovessero essere insufficienti. Parliamo di una dotazione di 2,5 miliardi di euro.
Il decreto attuativo che ha reso efficace la norma contenuta nella legge di bilancio firmato solo il 17 maggio scorso, proprio in prossimità della scadenza della prima rata fissa dei contributi degli artigiani e dei commercianti è stato reso operativo solo il 28 luglio. Di seguito il testo del decreto attuativo firmato dal ministro: Decreto attuativo esonero contributivo 2021.
Segui la diretta con i nostri consulenti per tutti gli aggiornamenti: https://www.youtube.com/watch?v=gNSl5Sf_5UE
Successivamente con dei comunicati di metà agosto inps ha definito gli scenari e le modalità per la richiesta e chiarito alcuni dubbi.
La procedura è stata resa disponibile il 25 agosto 2021.
Scarica la guida per richiedere l’esonero direttamente dal nostro gruppo Facebook: Generazione Partita iva.
L’esonero dal versamento dei contributi INPS 2021 è riservato ai:
Per non pagare i contributi INPS 2021 i lavoratori dovranno aver avuto:
La procedura può essere inoltrata sulla propria area riservata INPS accedendo al cassetto previdenziale. Ricordiamo che per accedere è necessario essere in possesso di SPID o PIN INPS. Senza non potrete inviare la domanda.
Esistono due tipi di procedure diverse per artigiani/commercianti e liberi professionisti, fate ben attenzione.
Per evitare errori abbiamo creato una guida gratuita per richiedere l’esonero direttamente dal nostro gruppo Facebook: Generazione Partita iva.
Stando all’ultimo messaggio INPS pubblicato il 29 luglio, sarà possibile effettuare domanda entro il 30 settembre 2021 per gli iscritti INPS, mentre per i professionisti con cassa la domanda potrà essere inoltrata fino al 31 ottobre del 2021.
Le istanze inoltrate da parte dei contribuenti che hanno richiesto l’esonero parziale dei contributi INPS infatti sono state lavorate e adesso ciascuno può controllare l’esito dal proprio cassetto previdenziale.
Cosa dovranno fare nel concreto i contribuenti che hanno richiesto l’esonero dal versamento dei contributi sia nel caso di esito positivo della domanda che nel caso di esito negativo?
Il percorso per controllare la propria istanza è il seguente.
L’esito delle prime verifiche è disponibile già dal 29 novembre e, eventuali contributi da versare poiché non oggetto dell’esonero dovranno essere pagati entro il 29 dicembre, ovviamente senza gli interessi e sanzioni.
Ricordiamo infatti che il limite massimo esonerabile per ciascun contribuente era di 3 mila euro e non pari a tutti i contributi dovuti per il 2021.
Contestualmente alla pubblicazione dei primi esiti relativi alle istanze di esonero contributivo, INPS ha pubblicato un messaggio dove vengono date le linee guida ai contribuenti circa il comportamento da tenere per gli eventuali versamenti o no dei contributi in base all’esito della domanda. Il messaggio in questione è il n. 3974 del 15 novembre 2021 che di seguito procediamo ad analizzare.
È possibile dividere il messaggio in 3 parti.
Partiamo dal primo punto.
Come già visto nel nostro precedente contenuto, i contributi oggetto dell’esonero sono i contributi di competenza dell’anno 2021 da versare nello stesso anno.
Parliamo quindi delle prime tre rate (maggio, agosto e novembre), la quarta rata, relativa ai mesi di ottobre-dicembre 2021 da pagarsi con scadenza febbraio 2022 è comunque dovuta.
Nel caso in cui la domanda di esonero coprisse quindi il valore complessivo delle tre rate dovute per il 2021 è a posto così, non si dovrà fare alcun tipo di comunicazione o altro.
I contributi oggetto di esonero sono gli acconti 2021. Tutta la parte relativa all’anno 2020 sull’ F24 quindi è da versare. Nel caso in cui la domanda di esonero coprisse quindi il valore complessivo delle tre rate dovute per il 2021 è a posto così, non si dovrà fare alcun tipo di comunicazione o altro.
Vediamo ora il caso inverso, ovvero il caso in cui l’esonero non coprisse la totalità dei contributi dovuti per il 2021.
Come più volte detto, l’esonero massimo per ciascun contribuente ammonta a 3 mila euro. Le casistiche in cui quindi i contribuenti possono trovarsi sono due:
Se mentre nel primo caso è molto semplice capire cosa fare ossia versare la differenza dei contributi dovuti.
Nel secondo caso per comprendere come ha agito l’INPS e comprendere l’importo dell’esonero concesso riportiamo di seguito l’esempio che ci fornisce lo stesso istituto con l’ultimo messaggio del 26 novembre.
Titolare artigiano, iscritto alla gestione per l’intero anno 2021, con 3 rate di contribuzione fissa di competenza anno 2021 con scadenza entro il 31 dicembre 2021, con importo pari a € 2.877,12 (€ 959,04 x 3), lavoratore subordinato part time per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2021.
Viene riconosciuto l’esonero per € 1.438,56 – ovvero l’importo complessivo dovuto a titolo di esonero pari a € 2.877,12 astrattamente spettante su base annuale, riproporzionato rispetto al numero di mesi di effettiva attività lavorativa autonoma e contemporanea assenza di status di lavoratore subordinato, cioè (2.877,12/12) x 6. L’importo riconosciuto a titolo di esonero (€ 1.438,56) verrà utilizzato a copertura integrale della prima rata 2021 mentre il residuo importo di € 479,52 sarà utilizzato a copertura parziale della seconda rata 2021.
In questo caso, così come per i contribuenti a cui è stato concesso l’esonero in misura inferiore ai 3 mila euro e quindi risultino debitori di parte dei contributi non ancora versati è necessario procedere al saldo della posizione entro il 29 dicembre 2021.
Le modalità di versamento, come di consueto, saranno tramite modello F24 e per determinare l’importo da versare, il contribuente dovrà il residuo semplicemente sottrarre agli importi dovuti delle prime tre rate e l’importo di esonero concesso.
Seguendo l’esempio di poco fa quindi, il contribuente deve versare la differenza di € 479,52 (€ 959,04 – € 479,52) a saldo della seconda rata della contribuzione sul minimale di reddito.
Al fine di generare l’F24 in maniera corretta sarà necessario inserire la nuova codeline utilizzando l’applicativo “calcolo codeline” sul proprio cassetto previdenziale.
I dati da inserire saranno i seguenti:
Inoltre, se l’importo dovuto per la rata da versare corrisponde a quanto dovuto originariamente con le rate predisposte con l’imposizione contributiva di maggio 2021, possono essere utilizzati i modelli F24 già predisposti e disponibili sul cassetto nella sezione “Posizione assicurativa – Dati del modello F24”.
Per i professionisti il discorso è abbastanza simile, ma vediamolo comunque nel dettaglio.
Nel caso l’esonero concesso risulti inferiore rispetto alla quota di acconti dovuti per il 2021 sarà necessario versare la differenza sempre tramite modello F24.
Il codice da riportare nella sezione INPS dell’F24 sarà PXX, l’anno di riferimento ovviamente rimarrà il 2021.
Nel caso di versamento delle rate oggetto di esonero, o per i professionisti che hanno comunque pagato regolarmente gli acconti oggetto di esonero che si fa?
L’INPS, sempre nel messaggio in questione, il n. 3974 del 15 novembre 2021 ha riportato che tali somme potranno essere richieste a compensazione per contribuzione futura oppure potranno essere rimborsate. Le indicazioni però saranno date con un nuovo messaggio di cui al momento non c’è ancora traccia.
Come sempre, aggiorneremo questo contenuto e invitiamo a seguirci sulla nostra pagina INSTAGRAM e la community Facebook generazione partita iva
Per chi invece ingiustamente si è visto rigettare la propria istanza consigliamo in prima battuta di attendere qualche giorno poiché i sistemi di controllo automatizzati dell’INPS potrebbero avere qualche falla rispetto alla contemporaneità della posizione da lavoro dipendente e autonoma.
In seconda analisi, fintanto che INPS stessa non dia indicazioni precise circa la possibilità di riesamina della domanda, consigliamo di contattare INPS direttamente attraverso la comunicazione bidirezionale del cassetto previdenziale oppure contattare la propria sede INPS di riferimento attraverso il call center o con un appuntamento fornendo tutta la documentazione a sostegno della propria posizione.
Quali sono i contributi che non dovranno essere pagati?
L’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio riguarda i contributi relativi al 2021, e non quelli relativi anche agli anni precedenti.
Professionisti e imprese, quindi, vedranno ridotti gli importi solo degli acconti degli F24 del 2021 e non anche del saldo dell’anno precedente.
Verrò esonerato solo per i contributi fissi o anche per i contributi eccedenti il minimale?
Per gli artigiani e i commercianti l’esonero vale solo per i contributi fissi e non anche per quelli eccedenti il minimale. Inoltre, l’esonero massimo previsto per contribuente sarà di 3.000 € e potrà essere riparametrato nel caso in cui la dotazione finanziaria a disposizione non sia sufficiente.
Come faccio ad ottenere l’esonero?
Sarà necessario fare richiesta all’Inps dalla propria area personale alla quale si può accedere solo tramite SPID. In quella fase bisognerà certificare il possesso dei requisiti. Sarà l’Inps stesso a valutare i requisiti e dare esito positivo alla richiesta.
Se ho già versato la rata dei contributi di maggio 2021 ed ho diritto all’esonero, che faccio?
Per coloro che hanno già provveduto al versamento della rata di maggio dei contributi, in caso di possesso dei requisiti per l’esonero, sarà possibile richiedere il rimborso o la compensazione entro il 30 novembre 2021.
Se devo pagare più di 3 mila euro di contributi che succede?
In questo caso, l’esonero varrà solo per i primi 3 mila euro. Sarà necessario effettuare i versamenti della parte restante. Nel caso in cui la cifra massima esonerabile sarà ridotta e perciò il versamento dovrà essere superiore sarà INPS stessa a comunicare la quantità restante di contributi da versare (si spera senza interessi e sanzioni).
Sono un professionista iscritto alla gestione separata che ha aperto nel 2020 posso avere l’anno bianco contributivo?
Si, a seguito della domanda sarai esonerato dal versamento degli acconti INPS 2021, mentre dovrai comunque versare i contributi 2020.
Dato che la scadenza dei prossimi contributi fissi è fissata per il 20 agosto sarà necessario comunque pagarli o verranno anch’essi posticipati?
I contributi in scadenza ad agosto non sono stati posticipati a settembre, per chi non ha i requisiti per richiedere l’esonero è necessario effettuare il pagamento per tempo.
Lascia un commento