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Cominciano ad arrivare lettere di compliance per chi aderisce al regime forfettario rispetto alla mancata compilazione del quadro RS della dichiarazione de redditi rispetto alle informazioni sui costi sostenuti.
Attraverso queste lettere l’agenzia dell’entrate invita i contribuenti all’inserimento spontaneo delle informazioni attraverso l’invio di una dichiarazione integrativa beneficiando di una riduzione della sanzione attraverso l’istituto del ravvedimento operoso. Parliamo di una sanzione di € 250 che viene ridotta in funzione della tempestività con cui viene pagata.
Regime forfettario e fatturazione elettronica sono sempre molto dibattuti e ancora oggi molti si chiedono come comportarsi. Chi è in regime forfettario è obbligato o no a fatturare elettronicamente?
Si tratta di uno dei dubbi che ha assalito molti contribuenti con il nuovo anno.
La legge di bilancio 2023 (legge 197/2022) pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022 e in vigore dal 1° gennaio 2023, ha proposto importanti novità per i contribuenti in regime forfettario.
Come ogni anno, giunti nei mesi di novembre e dicembre cominciano a circolare le voci possibili cambiamenti fiscali in vista. Spesso si sentono e leggono novità più disparate, alcune con un fondamento di verità altre del tutto inventate e poco verosimili.
Finalmente ci siamo! Anche i titolari di partita iva potranno finalmente richiedere e ricevere il bonus 200 euro per il caro bollette che negli scorsi mesi hanno ricevuto lavoratori dipendenti e pensionati.
Negli ultimi tempi non si fa altro che parlare del bonus da 200 € introdotto con il cosiddetto decreto aiuti. Tale bonus si tratta di un contributo una tantum come misura contro l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi. I destinatari dell’aiuto saranno tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, disoccupati, pensionati e percettori di redditi di cittadinanza che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro annui.
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