Se volete aprire partita IVA online come operatore olistico ma siete confusi dalle molte informazioni o pareri sentiti sul web o da conoscenti/amici siete nel posto giusto. Oggi forniremo una guida su come aprire partita IVA online per gli operatori olistici che voglio mettersi in proprio, analizzando quali sono i vantaggi dell’aderire al regime forfettario. La figura dell’operatore olistico o operatore del benessere, negli ultimi tempi sta riscuotendo molto successo, non sono pochi coloro che a seguito di una vita frenetica tendo a rivolgersi a questi professionisti per ristabilire il proprio equilibrio dal punto di vista sia fisico che mentale.
Sommario
Chi è l'operatore olistico
Quando aprire partita iva online per operatore olistico
Il regime forfettario per l'operatore olistico
Come aprire la partita iva online per operatore olistico
I vantaggi del regime forfettario per l'operatore olistico
Nessuna ritenuta d’acconto
Quanto paga di imposte e contributi un operatore olistico
Come emette la fattura un operatore olistico in regime forfettario
L’operatore olistico è quel professionista che senza l’utilizzo di medicinali ma, attraverso massaggi, oli naturali, erbe e creme cerca di far ritrovare ad i propri assistiti la loro armonia psicofisica. Le tecniche utilizzate per ristabilire i propri pazienti però non si limitano solo al semplice massaggio ma anche a diverse tecniche che volgono al miglioramento del proprio stile di vita (coaching, sedute di meditazione, tecniche antistress).
Per diventare operatori olistici, non esistono dei particolari requisiti professionali è bene però per mostrarsi professionalmente qualificato agli occhi dei clienti. Per fare ciò quindi, è necessario seguire un corso specifico per il rilascio di un attestato. Inoltre, come in tutti i campi professionali è importante cercare di fare molta esperienza nelle diverse tecniche olistiche attraverso dei veri e propri stage in centri specializzati per acquisire la giusta esperienza prima di mettersi in proprio ed affrontare la giungla del mercato. Per ultimo, sono fondamentali i corsi di aggiornamento e approfondimento per la propria professione questi infatti, potrebbero darvi una marcia in più nei confronti dei diversi competitor sul mercato.
In ogni caso, dal momento che prenderete la decisione di mettervi in proprio e svolgere l’attività di operatore olistico come lavoratore autonomo sappiate che come per tutte le professioni per essere in regola dovrete aprire la vostra partita IVA.
L’obbligo di aprire la partita IVA, come più volte abbiamo ribadito, sorge nel momento in cui effettuiamo un’attività in maniera continuativa ed abituale a prescindere dal nostro volume di fatturato.
Assodato quando per l’operatore olistico professionista è obbligatorio aprire la partita IVA e presa la decisione di aprirla, il primo passo è individuare il regime fiscale adatto.
Il regime più conveniente per chi decide di avviare una nuova attività è senz’altro il regime forfettario. Per poter aderire a tale regime ci sono però dei requisiti da rispettare:
Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico dell’operatore olistico:
Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere ad aprire la partita IVA.
Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrà indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrà anche scegliere il codice ATECO che indica l’attività che si andrà a svolgere.
Ricordiamo che l’operatore olistico è uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.
Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirà la tua situazione e saprà consigliarti la soluzione migliore.
Inoltre, solo un ente abilitato, come un commercialista o una società di consulenza può aprire una partita iva online, da privati dovrete recarvi necessariamente di persona ad un ufficio dell’agenzia dell’entrate.
Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture dell’operatore olistico quindi non sarà presente l’IVA. La mancanza dell’IVA oltre ad una maggiore competitività all’interno del mercato perché permetterà di applicare prezzi più bassi per le proprie prestazioni porterà anche ad un risparmio dal punto di vista del professionista che seguirà operatore olistico nella gestione della partita IVA. Questo perché l’assenza di IVA semplifica molti adempimenti del commercialista.
Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. La presenza di un’imposta sostitutiva significa che non si pagheranno né IRPEF, IRAP o altre imposte addizionali. Si dovrà pagare solo un’imposta.
Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrà inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto l’operatore olistico è soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrà versare egli stesso. Ne consegue che su qualsiasi fattura verrà incassato il 100% dell’importo.
L’operatore olistico in regime forfettario pagherà sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditività previsto per il suo codice Ateco, un’imposta in misura pari al 15%.
Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, è prevista una riduzione dell’aliquota d’imposta che sarà pari al 5% anziché al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attività, dopodiché si passerà all’aliquota normale del 15%.
Facciamo un esempio immediato:
Ipotizziamo che il nostro operatore olistico start-up, nel suo primo anno di attività, raggiunga il fatturato annuale massimo per restare in regime forfettario: € 64.000.
Fatturato € 64.000
Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%
Calcolo delle imposte: (64.000 x 78%) x 0,05 = € 2.496
Riguardo i contributi INPS, questi saranno calcolati sullo stesso imponibile calcolato sopra e l’aliquota di riferimento è pari al 25,72%.
Ricordiamo che per i contribuenti che fanno capo alla gestione separata INPS non c’è una quota fissa annuale da pagare. L’operatore olistico infatti, verserà contributi solo se avrà conseguito dei ricavi.
Ipotizziamo sempre un calcolo approssimativo con il nostro operatore olistico che ha un fatturato di € 64.000.
Fatturato € 64.000
Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%
Calcolo dei contributi previdenziali: (64.000 x 78%) x 25,72% = Euro 12.839,424
Nota importante! Nel caso in cui il professionista decide di aprire la partita IVA ad esempio nel 2019, imposte e INPS relativi al 2019 saranno pagati nell’estate del 2020.
Come anticipato in apertura, riportiamo un esempio di fattura per il caso dell’operatore olistico in regime forfettario.
Dall’esempio seguente potrete notare come vengano citati riferimenti normativi dell’adesione al regime forfettario e il riferimento alla marca da bollo da applicare se la fattura ha un importo superiore a 77,47 €.
Diego Martini
Viale Dalmazia 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente
Via Estimo 87
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:Documento: FATTURA Numero: 1 Data: 01/01/2019
……………….. Descrizione prestazione ……………………………
Compenso professionale € 100,00
IVA € 0,00
contributo rivalsa INPS 4% € 4,00
totale documento € 104,00
+ bollo € 2,00
netto a pagare € 106,00
Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014
Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro
Qualora decideste di optare anche voi per la fatturazione elettronica vi consigliamo la lettura dell’articolo che abbiamo scritto: fatturazione elettronica: la guida definitiva.
Buongiorno sono una dipendente a tempo indeterminato con reddito di circa 32000 mila euro
Sono una reflessologa, posso aprire partita iva e se si con quale regime? Pagando già i contributi inps devo versarne altri?grazie
Buongiorno Serena,
se il suo reddito lordo da dipendente è superiore a € 30.000 l’anno potrà aprire una p. iva in regime ordinario. Non può aderire al regime forfettario.
Rispetto ad i contributi INPS invece, se l’attività da lei svolta sarà di tipo professionale lato p. iva dovrà comunque versare i contributi inps alla gestione separata.
Buongiorno,
vorrei sapere se e’ possibile aprire p.iva forfettaria per due attivita’: ecommerce e massaggio olistico. Le due possono coesistere in una unica p.iva? e posso mantenere il regime forfettario? Grazie
Buongiorno Elisa,
si, le due attività potrebbero coesistere tuttavia per un approfondimento sarebbe meglio conoscere il tuo caso specifico. Se volessi una prima consulenza ti invitiamo a prenotarla sul nostro sito, trovi il form di contatto in homepage:partitaiva24.it.