Su cosa è il cassetto fiscale ancora oggi ci sono diversi dubbi. Il cassetto fiscale è uno degli strumenti più utili che ha messo a disposizione Agenzia dell’Entrate. Si tratta un servizio che consente di consultare le proprie informazioni fiscali.
Già dal nome “cassetto”, si può capire che si tratta di un luogo, in questo caso virtuale, a disposizione del contribuente per la conservazione e l’immediata fruibilità delle informazioni fiscali. Vediamo allora chi può accedere al cassetto fiscale, cosa contiene ma soprattutto a cosa serve il cassetto fiscale.
Il servizio del cassetto fiscale è rivolto a tutti i contribuenti per la propria posizione fiscale e ai professionisti abilitati Entratel i quali possono consultare il cassetto dei propri clienti di cui hanno autorizzazione attraverso delega presentata ad Agenzia dell’Entrate.
Possono accedere al proprio cassetto fiscale tutti i cittadini possessori di codice fiscale, a prescindere che siano titolari o no di partita IVA, lavoratori dipendenti o inoccupati. Il servizio può essere attivato attraverso la registrazione a Fisconline il quale rilascia un codice PIN di accesso in due parti. La prima da utilizzare al momento della registrazione e la seconda valida per la vera e propria attivazione la quale viene inviata attraverso una lettera all’indirizzo di residenza del contribuente.
Per velocizzare il processo di abilitazione alla consultazione del proprio cassetto fiscale, è possibile ottenere tramite i diversi enti abilitati, come Aruba o Poste italiane la propria identità digitale SPID che consente l’accesso a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Altra modalità invece è recarsi personalmente ad un ufficio dell’Agenzia dell’Entrate e richiedere i dati (Fisconline) per l’accesso al proprio cassetto fiscale.
Successivamente, ogni contribuente che effettua l’accesso al proprio cassetto fiscale ha a disposizione il proprio fascicolo in sui sono consultabili e scaricabili diversi documenti fiscali.
All’interno del cassetto fiscale sono presenti diverse sezioni che contengono a sua volta diverse informazioni, vediamole una ad una.
Dati anagrafici – il contribuente in questa sezione ritrova tutti i propri dati identificativi: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza, e il proprio numero di partita IVA, qualora il contribuente eserciti un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo.
Qualora il contribuente sia titolare di partita IVA in questa sezione è possibile vedere il proprio codice ATECO ed anche la data d’inizio attività oltre che il tipo di attività, il luogo d’esercizio e l’eventuale abilitazione ad effettuare operazioni intra-comunitarie. Qualora invece abbiate avuto in passato una partita IVA, all’interno di questa sezione potete trovare anche i dati relative alle vecchie posizioni fiscali.
Dichiarazioni fiscali – in questa sezione è possibile accedere alle precedenti dichiarazioni fiscali. Sono presenti diverse sottosezioni dove ognuna fa riferimento ai diversi modelli (730 precompilato, 730, modello Unico, dichiarazioni IVA, dichiarazioni IRAP ecc..). Inoltre, scegliendo l’anno di riferimento, è possibile trovare il proprio sostituto d’imposta nel caso di lavoro dipendente oppure i vostri clienti che, in caso di lavoro autonomo, hanno certificato il reddito che avete percepito in quel determinato anno. Ogni dichiarazione poi è completamente scaricabile in formato PDF.
Dichiarazione precompilata – si tratta di una sezione dove si può accedere alla propria dichiarazione precompilata, sia nel caso di modello Unico che di modello 730. Il contribuente qui ha la possibilità di prendere visione della propria dichiarazione, accettarla o modificarla.
Certificazioni uniche – nella sezione CU il contribuente può ritrovare le diverse CU rilasciate dai propri committenti. È una delle sezioni più importanti, in quanto qualora il committente non rilasci la propria CU al lavoratore, il contribuente potrà recuperare la CU direttamente sul proprio cassetto fiscale.
Comunicazioni di irregolarità – in riferimento ad ogni dichiarazione trasmessa è possibile trovare eventuali comunicazioni di irregolarità, e proprio attraverso questa sezione è possibile monitorare le comunicazioni di Agenzia dell’Entrate.
Crediti fiscali – in questa sezione possono ritrovarsi tutte le informazioni relative ad eventuali crediti del contribuente nei confronti dell’erario utili per compensare altre imposte.
Comunicazioni – in questa particolare sezione sono presenti eventuali comunicazioni in riferimento a:
Versamenti – qui saranno presenti i vari modelli F24 presentati con le relative quietanze di pagamento.
Dati di registro – in questa sezione invece sono riportati i dati catastali degli immobili. La sezione senza dubbio risulta molto utile per il pagamento della TASI, l’IMU e conoscere la rendita catastale del proprio immobile.
Come anticipato, i contribuenti hanno la possibilità di consultare il proprio cassetto fiscale attraverso le credenziali SPID/firma digitale oppure se ancora in possesso delle credenziali attraverso Fisconline ma possono rilasciare anche delega per la consultazione al proprio consulente di fiducia.
Al momento Agenzia dell’Entrate permette di delegare due diversi intermediari per un periodo massimo di 4 anni rinnovabili. La delega può essere revocata in ogni momento. La procedura per consentire al proprio consulente l’accesso al proprio cassetto fiscale si compone nel rilascio di un’apposita delega dell’Agenzia dell’Entrate in cui saranno presenti i dati del proprio consulente e che il contribuente dovrà firmare.
Ricevuta la delega, l’intermediario comunicherà attraverso il proprio canale Entratel la ricezione della delega, a quel punto Agenzia dell’Entrate entro 15 giorni circa invierà all’indirizzo di residenza una lettera contenente un codice PIN che il contribuente comunicherà al proprio consulente per dare l’accesso al cassetto fiscale.
Al prossimo link trovate il modello di delega per la consultazione del cassetto fiscale in PDF. Modello di delegare per accesso al cassetto fiscale
Giunti a questo punto è lecito pensare: “ok ma quale è l’utilità del cassetto fiscale?” Vediamolo!
In una riga, possiamo dire che il cassetto fiscale risulta essere un comodissimo luogo dove reperire in un attimo tutti quei documenti che spesso perdiamo o non ricordiamo dove abbiamo conservato.
Inoltre, questo strumento è stato messo a disposizione per aiutare il contribuente ad aumentare la consapevolezza fiscale e migliorare il rapporto del cittadino con l’amministrazione finanziaria. In ultima analisi, permette di non recarsi direttamente agli uffici dell’Agenzia dell’Entrate e fare code interminabili.
Riassumendo quando detto per punti, il cassetto fiscale è molto utile per:
Si tratta di uno strumento molto utile in quanto permette al contribuente di tenere sotto controllo tutti i propri rapporti cono il Fisco.
Una peculiarità, o comunque una pecca che può essere ritrovata in questo strumento è che si tratta di un canale di comunicazione unidirezionale dove è la sola Agenzia dell’Entrate che può inviare comunicazioni o effettuare aggiornamenti cosa che non vale per il cassetto previdenziale messo a disposizione da INPS che adesso vediamo.
Così come agenzia dell’entrate, anche INPS ha un proprio cassetto, questa volta chiamato previdenziale. All’interno del cassetto previdenziale il contribuente ha a disposizione la consultazione della propria posizione previdenziale, le gestioni alla quali si è iscritti o alla quale si è stati iscritti in passato e tutti i relativi pagamenti. Per accedere al proprio cassetto previdenziale è necessario dotarsi di PIN INPS tramite il portale.
Terminando un importante differenza tra il cassetto fiscale e il cassetto previdenziale è che il secondo prevede la possibilità di comunicazione bidirezionale tra l’ente e il contribuente. Tra le comunicazioni possibili, una molto importante è l’istanza per richiedere lo sgravio contributivo per i contribuenti in regime forfettario.
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