Anche se può sembrare inverosimile, non è raro che diversi contribuenti si ritrovino nella situazione di essere a credito nei confronti dell’erario. In questi casi, per recuperare le somme, ci si ritrova a richiedere un rimborso fiscale.
Come si fa a richiedere un rimborso fiscale? Quale è la procedura per richiedere un rimborso fiscale? Dove si ritrova il rimborso fiscale dopo la richiesta?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali provvederemo a rispondere con il seguente contenuto.
Per prima cosa, ovviamente, è necessario di ritrovarsi in una situazione creditoria =). Questa tanto agognata posizione può essere tranquillamente verificata da ogni contribuente prendendo visione della propria ultima dichiarazione dei redditi, 730 O modello Unico. Inoltre, se siamo titolari di partita IVA il credito potrebbe scaturire dalle dichiarazioni IVA per i contribuenti che aderiscono al regime ordinario.
In caso di credito scaturente dalla dichiarazione è importante distinguere la casistica dei lavoratori dipendenti o pensionati ed i titolari di partita IVA. Più in generale, la distinzione va fatta tra coloro che ricevono una busta paga oppure fatturano le loro prestazioni.
In entrambi i casi però, qualora si voglia ricevere il denaro direttamente dall’amministrazione finanziaria, per procedere alla richiesta di rimborso è necessario: scaricare, compilare e trasmettere l’apposito modello messo a disposizione direttamente da Agenzia dell’Entrate sul proprio sito. (modello rimborso fiscale).
Cerchiamo di analizzare le diverse casistiche, vediamo come funziona sia per chi compila il 730 oppure il modello Redditi (ex Modello Unico).
Se dalla nostra dichiarazione dei redditi sorge un credito, le scelte da parte del contribuente sono 2:
Nel caso di compilazione del 730, il credito derivante dalla dichiarazione sarà rimborsato direttamente dal sostituto d’imposta (datore di lavoro) nella busta paga di luglio sotto il nome: conguaglio IRPEF.
Nel caso del pensionato che effettua sempre il 730, nel caso ci si trovi in una situazione creditoria anch’esso riceverà il rimborso a titolo di conguaglio in busta paga. In questo caso il suo sostituto d’imposta è l’INPS. Solitamente questo rimborso avviene al mese di agosto/settembre.
Per i possessori di partita IVA o più in generale per i contribuenti che redigono ed inviano il modello Redditi, ex modello Unico il meccanismo di rimborso è leggermente diverso.
Per richiedere a rimborso un eventuale credito d’imposta è necessario riportare la scelta nel quadro RX della dichiarazione.
Come abbiamo detto poc’anzi, i crediti dalla dichiarazione possono essere riportati all’anno successivo per altre imposte oppure richiesti a rimborso e proprio attraverso la scelta da riportare al quadro RX si potrà decidere cosa fare.
È importante sapere che eventuali crediti inferiori a € 10 non possono essere né chiesti a rimborso né utilizzati in compensazione.
Posto quindi il flag sull’apposita casella del quadro RX, il contribuente che ha manifestato la volontà di aver rimborsato il proprio credito dovrà, per velocizzare la procedura, comunicare le proprie coordinate bancarie attraverso i canali messi a disposizione da agenzia dell’entrate.
Materialmente si potrà consegnare un’istanza in cui si comunica il proprio IBAN direttamente allo sportello dell’ufficio di Agenzia dell’entrate di propria competenza oppure attraverso il proprio cassetto fiscale accedendo a Fisconline.
Per i rimborsi dei crediti derivanti dalla dichiarazione solitamente le tempistiche sono molto lunghe poiché agenzia dell’entrate deve procedere ai controlli e dare il nulla osta per il pagamento.
Solitamente le tempistiche si aggirano attorno ai 12/14 mesi almeno. Inoltre, per importi molto alti, superiori anche € 4.000 le tempistiche si dilatano ulteriormente.
Dopo l’invio della dichiarazione, solitamente nel mese di novembre, saranno necessari molti mesi prima di ricevere il rimborso, diciamo che non dovrete aver fretta.
Il nostro consiglio è quello di mantenere il credito e non richiedere il rimborso visto le tempistiche bibliche.
In ogni caso, per cercare di velocizzare i tempi è possibile contattare il call center di agenzia dell’entrate oppure recarsi direttamente allo sportello.
Posto comunque che la nostra scelta sia di chiedere il rimborso, analizziamo quale è la procedura per richiedere l’accredito sul conto corrente o il conto postale e quali sono i dati da inserire durante la richiesta.
La richiesta del rimborso direttamente sul conto corrente del contribuente ha il grande vantaggio di velocizzare la tempistica di accredito della somma sul proprio conto.
Per ottenere il rimborso le modalità sono due:
Il modello di richiesta ricordiamo che è scaricabile direttamente sul sito di agenzia dell’entrate o a questo link: “modello rimborso fiscale”.
Vediamo adesso come si compila e quali sono le informazioni richieste.
Il modulo per la richiesta del rimborso fiscale sul conto corrente del contribuente deve essere compilato facendo attenzione ad indicare correttamente tutti i dati anagrafici e di residenza del contribuente richiedente.
I recapiti, e mail e telefono, anche se facoltativi, è consigliato comunque inserirli.
In sede di compilazione inoltre, dovrà scegliersi anche il tipo di richiesta che si vorrà effettuare, nello specifico il rimborso.
Per evitare sbagli, è fondamentale inserire con attenzione i dati dell’IBAN sulla quale si desidera ricevere l’accredito relativo al rimborso fiscale.
Riportiamo le istruzioni dell’Agenzia: “per ottenere l’accredito sul conto corrente delle somme, nel riquadro deve essere indicato il codice IBAN, composto da 27 caratteri, identificativo del conto corrente, bancario o postale intestato contribuente. Il codice IBAN può essere richiesto al proprio istituto bancario o desunto dall’estratto conto che periodicamente le banche inviano ai propri clienti“
Ricordiamo che insieme al modello per la richiesta di rimborso fiscale è necessario allegare anche un documento d’identità valido del contribuente richiedente. Inoltre, per essere valido, il modello deve essere sottoscritto indicando la data di presentazione.
All’interno del modello è previsto un quadro dove posso essere inseriti i dati del delegato presentante la domanda di rimborso. Affinché sia possibile al delegato presentare la domanda, anch’egli dovrà presentare un proprio documento d’identità valido, oltre ovviamente a quello del richiedente.
Lascia un commento