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Dichiarazione dei redditi – cosa è? Come funziona?

Ogni anno la dichiarazione dei redditi è un incubo per tutti i titolari di partita iva. Se per te è la prima volta che ti accingi a farla, sei nel posto giusto. In questo contenuto troverai tutto quello che devi sapere. Vedremo insieme cosa è la dichiarazione dei redditi, come funziona, chi la deve presentare, quali tipi di dichiarazione esistono e quali documenti servono.

Sommario

Cosa è la dichiarazione dei redditi

Come funziona la dichiarazione dei redditi

Chi deve fare la dichiarazione dei redditi?

Come si presenta la dichiarazione dei redditi

Che tipo di dichiarazione presentare

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi

Conclusione

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Cosa è la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi è uno strumento che ciascun contribuente utilizza per comunicare al fisco l’ammontare dei propri redditi percepiti. Attraverso il suo invio, ogni italiano che percepisce dei redditi durante l’anno comunica i suoi guadagni e calcola le eventuali imposte dovute all’erario. Abbiamo utilizzato la parola “eventuali” perché compilare la dichiarazione non implica sempre un pagamento di imposte. A fronte della dichiarazione è anche possibile che sia il fisco in debito con noi e questo è un motivo in più trasmetterla.

Andiamo più nel dettaglio.

Come funziona la dichiarazione dei redditi

Come funziona la dichiarazione dei redditi è abbastanza semplice a livello di concetto. Cominciano con il dire che si tratta di una comunicazione unica ed annuale. Unica significa che con un unico documento vengono trasmesse tutte le informazioni circa i redditi prodotti da un contribuente, annuale invece perché si riferisce sempre ad un solo anno d’imposta.

Il periodo di redazione e invio è l’anno successivo rispetto a quello di riferimento. Per esempio, nel 2023 si dichiarano i redditi prodotti nel 2022.

La dichiarazione viene redatta secondo delle regole ben specifiche e segue dei modelli ministeriali approvati annualmente. Ci sono quindi dei tempi e modalità specifiche da rispettare per la sua redazione ed invio.

È importante prendere coscienza di tale condizione e non avere premura nella sua redazione poiché il continuo aggiornamento dei software per la compilazione dei modelli può comportare delle modifiche nell’esito della dichiarazione stessa.

Una volta compilata la dichiarazione ciascun contribuente può trovarsi in due situazioni: debito o credito.

La condizione debitoria si manifesta nel momento in cui a fronte dei redditi prodotti durante l’anno il contribuente è tenuto al versamento di una somma.

Credito, quando a fronte dei redditi prodotti durante l’anno è il fisco che deve una somma al contribuente. In tale ipotesi, il contribuente potrà richiedere tale somma a rimborso (in specifiche casistiche) oppure mantenere il credito ed utilizzarlo per debiti futuri.

Visto cosa è e a cosa serve questo documento vediamo chi è tenuto a presentare la dichiarazione, se esistono più modalità, quali sono le tempistiche per la presentazione, chi si occupa di redigerla ma soprattutto cosa serve per una corretta redazione della stessa.

Chi deve fare la dichiarazione dei redditi?

Poco sopra abbiamo detto che la dichiarazione è unica e riporta tutti i redditi percepiti da un contribuente durante l’anno. È lecito pensare quindi che sono tenuti a presentare la propria dichiarazione tutti coloro che hanno prodotto dei redditi durante l’anno. Ecco, non è così.

Ci sono dei casi in cui la dichiarazione va presentata anche in assenza di redditi e casi in cui anche in presenza di redditi si è esonerati dalla presentazione.

In generale, i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione sono coloro che durante l’anno hanno percepito:

Semplificando e personificando coloro che producono tali redditi, possiamo affermare che sono obbligati alla presentazione della dichiarazione tutti i titolari di partita iva, i lavoratori dipendenti che hanno avuto più datori di lavoro durante il corso dell’anno, possessori di immobili, coloro che hanno percepito delle indennità come per esempio la NASPI, chi ha prodotto redditi da trading online o redditi da capitale, chi ha effettuato delle prestazioni occasionali.

Per capire però se siamo obbligati o meno a presentare la dichiarazione può essere molto utile anche definire chi NON è tenuto alla presentazione. Come al solito in Italia le eccezioni sono molte.

Sicuramente non è tenuto alla redazione della dichiarazione chi non ha prodotto alcun reddito. (Ribadiamo a patto che non si tratta di titolari di partita iva. Quest’ultimi sono sempre tenuti a fare la dichiarazione dei redditi a prescindere dal reddito prodotto).

Ci sono dei casi in cui anche i contribuenti che hanno prodotto dei redditi durante l’anno fiscale non sono tenuti all’invio della dichiarazione. Si tratta di:

Adesso che abbiamo visto chi deve fare la dichiarazione o meno, va da sé chiedersi: “ma se non sono tenuto a farla, posso comunque inviarla, ho qualche convenienza?”

La risposta è sì!

Sì, perché nel nostro sistema fiscale esistono delle agevolazioni (deduzioni e detrazioni) che permettono di trovarsi anche in una situazione creditoria. Perché quindi lasciare del denaro al fisco?

Non presentando la dichiarazione, infatti, un eventuale credito verrebbe perso e non si avrebbe più diritto ad alcun rimborso. Nel dubbio quindi meglio presentarla. Non si sa mai.

Come si presenta la dichiarazione dei redditi

La questione di come si presenta la dichiarazione dei redditi è sempre molto confusionaria per i contribuenti. Il metodo migliore però è la compilazione e la trasmissione attraverso i canali messi a disposizione da agenzia dell’entrate.

A tali canali si può accedere attraverso la propria area riservata inviando i modelli precompilati, ci si può rivolgere a dei professionisti (es. società di consulenza, commercialista, CAF, patronati o associazioni di categoria). In alternativa, si può procedere alla “vecchia maniera” compilando il modello in formato cartaceo e inviandolo per posta.

Nei casi più semplici, quando non si hanno particolari situazioni personali, utilizzare il modello precompilato può essere un’ottima soluzione.

Nei casi più complessi invece, quando ci sono molti oneri da inserire in dichiarazione o nel caso dei titolari di partita iva dove è necessario durante l’anno gestire anche la contabilità, la consulenza di un professionista può fare la differenza.

I modelli per l’invio della dichiarazione sono abbastanza complessi e i non addetti ai lavori potrebbero fare un po’ di fatica nell’inserimento dei dati.

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Che tipo di dichiarazione presentare

Veniamo adesso ad un altro dilemma: che tipo di dichiarazione dei redditi fare. In Italia infatti sappiamo come ci si complica la vita.

Al momento, per l’invio della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, infatti, abbiamo due modelli: il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche.

Dove sta la differenza? Quando si usa il primo e quando il secondo?

Il modello 730 è il modello indicato per i lavoratori dipendenti e i pensionati o comunque per coloro che hanno un sostituto d’imposta (qualcuno che trattenga le imposte e versi per proprio conto durante l’anno). Il grosso vantaggio di questo modello consiste nel fatto che non devono essere eseguiti dei calcoli per eventuali rimborsi. L’eventuale credito infatti viene riportato direttamente nella busta paga del dipendente oppure nella rata della pensione. Lo stesso meccanismo è valido nel caso di imposte da dover versare.

Nel caso in cui comunque si volesse richiedere un rimborso direttamente al fisco, oppure nel caso di debito si volesse procedere in autonomia è comunque permesso. Basta utilizzare comunicare in fase iniziale di compilazione se si vuole compilare il modello con o senza sostituto d’imposta.

Il modello redditi PF (persone fisiche) è il modello utilizzato dai contribuenti che non possono presentare il modello 730 e nello specifico:

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi

Anche quando si presenta la dichiarazione dei redditi è molto particolare. La possibilità di cominciare a inviare le dichiarazioni dei redditi all’amministrazione finanziaria solitamente ogni anno differisce di qualche settimana. Per l’invio infatti è necessario che siano rilasciate le istruzioni e i software aggiornati per la compilazione.

Solitamente prima di inizio maggio non si hanno ancora le versioni definitive e quindi si è impossibilitati alla redazione delle dichiarazioni.

Inoltre, a seconda del modello scelto, variano anche le tempistiche di presentazione. Il modello 730 infatti deve essere presentato entro il 30 di settembre dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Per esempio, il modello 730 per dichiarare i redditi del 2022 deve essere presentato entro il 30 settembre 2023.

Il modello Redditi persone fisiche invece deve essere presentato entro il 30 di novembre dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Facendo sempre un esempio, il modello redditi persone fisiche per dichiarare i redditi 2022 deve essere presentato entro il 30 novembre 2023.

Un paradosso che si riscontra è che nonostante le scadenze di presentazione siano 30 settembre e 30 novembre (salvo proroghe ovviamente), il versamento delle imposte parte dal 30 giugno.

È possibile dunque procedere all’invio della dichiarazione al fisco dopo aver cominciato con il pagamento delle imposte ed è possibile pagare anche le imposte in ritardo con qualche piccolo interesse.

Per di più, considerando che spesso la documentazione necessaria per la corretta redazione della dichiarazione non è disponibile prima di maggio/giugno, fare la dichiarazione nei tempi previsti per essere in regola con il primo versamento dovuto è sempre una corsa contro il tempo.

Riallacciandoci dunque alla documentazione e terminando, vediamo cosa serve per fare la dichiarazione dei redditi.

Quali documenti servono per la dichiarazione dei redditi

Capita spesso di non sapere quali documenti servono per la dichiarazione dei redditi e di ritrovarsi spiazzati davanti alle domande del commercialista o del CAF. Ciò perché come al solito le informazioni e la comunicazione da parte delle istituzioni sono frammentate e incompresibili.

Per una buona riuscita del dichiarativo e un invio anch’ esso tempestivo la documentazione è fondamentale e quindi il suo reperimento e/o conservazione durante l’anno è importantissima.

Per prima cosa ovviamente dovremo avere i nostri documenti identificativi e se siamo possessori di partita iva anche avere tutta la contabilità completa e in ordine.

In secondo luogo, saranno necessari anche:

Parlando di oneri deducibili e detraibili rientriamo nel famoso campo delle cosiddette spese da scaricare. Per tali spese si intendono le spese sostenute durante l’anno che danno diritto a delle agevolazioni fiscali. Di seguito un elenco delle principali:

Conclusione

Concludendo, in questo contenuto abbiamo visto tutto ciò che serve sapere per essere informati sulla dichiarazione dei redditi. Cos’è, come funziona, chi la deve fare, come si trasmette e quali sono i documenti necessari per la buona compilazione della dichiarazione. La documentazione è un aspetto molto importante e consigliamo annualmente di conservare tutto quanto in modo che in caso di verifiche si abbia sempre a pronta la possibilità di ribattere nei confronti del fisco e non rischiare brutte sorprese.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 14/04/2023
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