IL QUESITO
Buonasera,
vorrei aprire una partita IVA per rivendere smartphone e PC ricondizionati attraverso un e-commerce. La domanda che mi sono posto è se posso o meno avvalermi del nuovo regime dei minimi, il regime forfettario.
Il commercialista di famiglia sostiene che non è possibile in quanto si tratta di merce usata e dovrei optare per il regime del margine. Inoltre, anche le aziende dalle quali acquisto la merce, mi ha riferito sempre il commercialista, adottano il regime del margine.
Sommario
La risposta del consulente
Mi sembra molto strano quanto le abbia risposto il suo commercialista di fiducia.
In primis i fornitori che vendono telefonini, computer, console, tablet ecc. (anche se usati) a soggetti passivi IVA (quindi non a consumatori finali, ma ad esempio ad una ditta individuale come la sua che li rivenderà) emettono una regolare fattura in reverse charge, ovvero emettono fattura con IVA a carico dell’acquirente il quale integrerà la fattura ricevuta con i relativi adempimenti nei registri iva acquisti e vendite.
La fattura del fornitore dovrà essere emessa senza IVA, con la dicitura «inversione contabile» (o reverse charge) e con l’eventuale indicazione della norma di riferimento, cioè l’articolo 17, comma 6, lettera c) del DPR 633 del 1972.
Veniamo adesso alla sua ditta individuale.
Se Lei scegliesse di aderire al regime forfettario (avendone tutti i requisiti di accesso è possibile) sulla fattura emessa dal suo fornitore in reverse charge, verserà l’IVA con modello F24 entro il 16 del mese successivo. Le vendite che Lei effettuerà al dettaglio verso i suoi clienti finali saranno sempre tutte operazioni nelle quali non si applica IVA dato che Lei aderirebbe al regime agevolato e in fattura dovrà riportare l’apposita dicitura di esenzione IVA tipica del regime forfettario a prescindere di quale sia lo status del suo cliente finale, ovvero se altra impresa rivenditrice piuttosto che normale consumatore finale.
Se Lei scegliesse di aderire invece al regime IVA in contabilità semplificata, chiaramente le fatture che emetterà ai suoi clienti finali (non commercianti / rivenditori ma utilizzatori finali della merce) saranno tutte con IVA al 22%. Quindi, se venderà un computer o uno smartphone ad un ingegnere, ad una officina meccanica, ad un PUB, ad un privato, ecc, l’operazione andrà fatturata sempre addebitando l’IVA.
Concludendo, è doveroso precisare che soltanto se Lei scegliesse di aderire al regime IVA e rivendesse la merce ad un altro rivenditore (ditta o società che rivende questi prodotti a sua volta) la fattura andrebbe emessa in reverse charge e non con IVA come detto in precedenza in quanto la merce sarà ancora all’interno della fase distributiva che precede il commercio al dettaglio.
Dal reverse charge inoltre, sono sempre escluse le vendite di componenti e accessori sia per i cellulari sia per i PC come auricolari, custodie, DVD, batterie, hard disk, cavi, mouse, monitor, ecc.
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