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Apertura partita IVA online per vendere su Amazon

Oggi affrontiamo l’argomento dell’apertura della partita iva online per vendere su Amazon. Il fenomeno della vendita su Amazon infatti è diventato nazionale. Anche se con qualche anno di ritardo rispetto agli USA ma anche ad altri paesi europei, moltissimi aspiranti imprenditori hanno deciso di gettarsi nel mondo dell’e-commerce sfruttando la piattaforma di commercio elettronico più famosa al mondo.

Vendere su Amazon è diventato molto semplice poiché è Amazon stessa ad offrire un servizio completo che comprende sia lo stoccaggio del prodotto nei propri magazzini e tutte le funzioni di logistica tra cui anche la stessa spedizione. Al venditore non resta che scegliere il prodotto e pubblicizzarlo al meglio possibile. Dietro all’apparente semplicità del business però si nascondono delle sorprese. In questo contesto diciamo subito che per vendere su Amazon serve la partita iva, l’attività di vendita su Amazon e più in generale su tutti i Marketplace, se svolta in maniera continuativa e organizzata infatti è un’attività commerciale a tutti gli effetti.

In questa guida troverai tutto quello che ti serve sapere riguardo l’apertura della partita iva online per vendere su Amazon e successivamente i punti principali della corretta gestione dell’attività. Avrai quindi tutte le basi per cominciare a gestire la tua attività online sul portale più famoso del mondo.

Sommario

Le vendite sul web

Per vendere su Amazon serve la partita iva?

Come si apre la partita iva per vendere su Amazon

Il regime fiscale da scegliere per vendere su Amazon

I contributi INPS di chi vende su Amazon

Quando aprire la partita iva

Lavoro dipendente e vendita su Amazon

Come registrare le vendite di Amazon

Cosa fare se ho un reso

Come gestire le commissioni

Come vendere su Amazon se sono in regime forfettario

Conclusione

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Le vendite sul web

Prima di parlare specificatamente di Amazon è necessario fare una piccola introduzione delle vendite sul web e capire cosa si intende per commercio elettronico a livello italiano.

Le vendite sul web, in Italia, sono state disciplinate per la prima volta dal “decreto Bersani” (D.LGS 114/98) nell’articolo 21. Con questo decreto è stata introdotta la fattispecie del commercio elettronico.

Il commercio elettronico o vendita sul web, rientra nel cd. commercio a distanza e non si differenzia in nessun modo dalle altre forme di vendita in generale. In questo senso, l’e-commerce viene inteso come l’attività commerciale e le transazioni elettroniche di vario tipo come ad esempio la vendita di beni o l’erogazione di servizi. Dalla descrizione si desume che anche l’utilizzo di portali di e-commerce come Amazon, che danno la possibilità di attingere ad un bacino di visitatori giornalieri, viene anch’essa intesa come vendita sul web.

Concretamente quindi cosa ti servirà per vendere su Amazon dal punto di vista pratico?

Per vendere su Amazon serve la partita iva?

Per vendere su Amazon serve la partiva iv poiché si tratta di un’attività di tipo imprenditoriale a tutti gli effetti.

Per essere in regola al 100%, oltre alla partita iva, essendo un’attività di tipo commerciale dovrai aprire la posizione in camera di commercio, iscriverti all’INPS e inviare la SCIA comunale. Rispetto a quest’ultimo adempimento, ti ricordiamo che è una comunicazione obbligatoria a prescindere dal possesso di un magazzino proprio o meno. Anche si ti avvali dei magazzini di Amazon per lo stoccaggio e la spedizione dei prodotti devi presentare la SCIA.

Non puoi vendere su Amazon con una partita iva come professionista, freelance. Amazon stesso, in fase di verifica del tuo account venditore richiederà tutti i documenti attestanti la tua iscrizione al registro delle imprese, tra tutti la tua visura camerale.

Come si apre la partita iva per vendere su Amazon

Come si apre la partita iva per vendere su amazon? Per aprire la partita IVA per vendere su Amazon dovrai rivolgerti ad un ente abilitato come un commercialista o una società di consulenza poiché è necessario aprire la posizione camerale, l’iscrizione all’INPS, presentare la SCIA al comune e richiedere il numero di partita iva.

Non potrai procedere a espletare le pratiche autonomamente.

Schematizzando i passaggi sono:

Ricorda che l’apertura della posizione in camera di commercio si tratta di una pratica onerosa il cui costo è di circa 200 €.

Il regime fiscale da scegliere per vendere su Amazon

Il regime fiscale da scegliere per vendere su Amazon è cruciale per conoscere tutte le spese che affronterai e anche la buona riuscita o meno della tua nuova attività.

Un buon consulente in sede di apertura, a seconda del tuo modello di business, saprà consigliarti la struttura più adatta a te.

Se sei alle prime esperienze una buona soluzione di partenza è il regime forfettario. Con questo regime potrai risparmiare moltissimo su imposte e contributi.

I contributi INPS di chi vende su Amazon

I contributi INPS di chi vende su Amazon sono i medesimi di qualsiasi altro commerciante. Se vendi su Amazon oltre a tutti gli adempimenti fiscali sono necessari tutti gli adempimenti contributivi obbligatori. Contestualmente all’apertura della partita IVA quindi dovrai aprire una posizione INPS alla gestione commercianti.

Questo regime previdenziale, come anticipato in precedenza e ripetuto più volte nei nostri articoli precedenti, prevede il pagamento dei contributi fissi in 4 rate annuali obbligatorie per un totale di 4000 €.

I predetti, saranno i contributi obbligatori da versare per un reddito fino a 16.000 € circa. Se supererai questa cifra sarà necessario il versamento di ulteriori contributi che saranno calcolati in percentuale.

Ricordiamo inoltre, che se aderisci al regime forfettario avrai la possibilità di richiedere l’agevolazione contributiva che ridurrà del 35% i contributi da versare, sia sulla parte fissa che sulla parte variabile.

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Quando aprire la partita iva

Quando aprire la partita iva per vendere su Amazon è forse il dubbio più grosso. C’è molta confusione su questo aspetto perché le informazioni online sono confuse e discordanti.

La partita iva va aperta immediatamente perché l’attività di vendita non può essere intesa come occasionale. Il sito di e-commerce infatti è online H24, 7su7 e di conseguenza si tratta di un’attività continuativa. Per di più serve prima ancora dell’acquisto della merce perché dovrai acquistare la merce come azienda.

Non puoi acquistare un lotto di merce andrai a rivendere come privato. In caso di controlli, come lo giustifichi?

Il discorso vale anche se aprirai la partita iva in regime forfettario. Anche se non avrai una contabilità completa, è necessario che la merce sia acquistata come azienda.

In fase iniziale uno dei problemi che si riscontra è sicuramente l’INPS che dovrai pagare in maniera fissa a prescindere dalle vendite. In fase preparatoria è proprio una batosta.

Forse non sai però che se non effettui ancora vendite potrai aprire la tua ditta e mantenerla inattiva senza pagare un euro di contributi INPS.

Fintanto che la partita IVA rimane inattiva, l’impresa avrà comunque la possibilità di stringere contratti, acquistare merce ma NON potrà effettuare vendite. Non potrai vendere in quanto non è stata dichiarato l’inizio attività né al comune o tanto meno alla camera di commercio ma potrai tranquillamente organizzare tutto ciò che è preliminare alla vendita. In particolare, con la ditta inattiva, non sei iscritto all’INPS e non paghi contributi. Dal momento in cui avrai tutto pronto ti basterà dichiarare l’inizio attività e iscriverti a INPS per cominciare a vendere.

Aprire la ditta come inattiva quindi può essere una soluzione se non hai ancora tutto pronto.

Lavoro dipendente e vendita su Amazon

Se ti trovi nella situazione di avviare un’attività su Amazon e nel frattempo sei anche lavoratore dipendente potrai anche optare per un’attivazione immediata della ditta in quanto non pagherai comunque i contributi INPS perché la tua attività principale rimane comunque quella da dipendente e i contributi sono già pagati dal tuo datore di lavoro. La mancata iscrizione all’INPS ricorda che vale solo per i lavoratori dipendenti full time.

Come registrare le vendite di Amazon

Come registrare le vendite di amazon è molto semplice. Per ciascuna vendita nell’e-commerce in generale non è necessario emettere una ricevuta fiscale o uno scontrino al cliente.

Nello specifico vendendo su Amazon è praticamente impossibile risalire all’acquirente se non sarà espressamente lui a darci i dati.

Per registrare le vendite, sarà sufficiente compilare il proprio registro dei corrispettivi come qualsiasi attività commerciale (viene venduto in qualsiasi cartoleria). Puoi anche utilizzare un excel per la registrazione digitale ma è importante che sia immediatamente disponibile in caso di verifica.

Il registro dei corrispettivi è materialmente un quaderno dove in ciascun foglio viene riepilogato un mese. Ogni casella corrisponde ad un giorno e devono essere segnate le vendite totali giornaliere.

Nello specifico, dovrai inserire il valore delle vendite lordo giornaliere. Ovvero il prezzo che il cliente finale paga ad Amazon per l’acquisto del prodotto. 

È necessario compilare il registro con particolare attenzione; Amazon girerà ogni 15 giorni circa gli importi totali accreditati ma tu dovrai annotare tutti gli ordini ricevuti singolarmente, giorno per giorno. Non devi considerare il netto ma il lordo.

Facciamo un esempio pratico:

se il tuo cliente acquista da te un paio di scarpe da € 100 e Amazon si trattiene € 20 di commissioni, ti girerà nel prospetto riepilogativo un ammontare netto pari a € 80; tu dovrai però annotare € 100 nel registro corrispettivi. Le commissioni che ti ha trattenuto per te sono dei costi sui quali Amazon ti emette regolare fattura.

Capiterà spesso che quando non si vende a un privato ma ad un titolare di partita IVA (libero professionista o altra impresa) quest’ultimo ti richiederà la fattura. In questo caso non dovrai annotare la vendita nel totale dei corrispettivi giornalieri ma dovrai compilare una fattura.

Quelle vendite (con fattura) non saranno quindi da inserire nel registro corrispettivi ma dovrai dichiararle tramite fattura.

Cosa fare se ho un reso

Abbiamo già trattato il caso dei resi in un altro contenuto: come comportarsi in caso di reso se ho un e-commerce. Ricordiamo che il comportamento dipende a seconda se il cliente ha richiesto o meno fattura.

Nel caso avesse richiesto fattura ti basterà emettere una nota di credito per stornare la vendita precedente. Se invece la vendita è state registrata nei corrispettivi senza emissione di fattura dovrai semplicemente riportare con segno negativo l’importo del reso sul registro dei corrispettivi quando il prodotto rientrerà nelle disponibilità del magazzino di Amazon.

Come gestire le commissioni

Come gestire le commissioni di Amazon è abbastanza particolare e il loro impatto dipendono anche dal regime fiscale. Amazon emette una regolare fattura per un servizio che fornisce e la sua fattura arriverà da una partita IVA lussemburghese stato dove ha sede Amazon EU.

Amazon ti emetterà una fattura intracomunitaria e opererà in regime di reverse charge non addebitandoti IVA in fattura. Dovrai essere quindi tu, l’acquirente, a dover integrare l’IVA in Italia.

Se sei in regime tradizionale semplicemente non potrai detrarre l’IVA perché non l’hai appunto pagata ma se sei in regime forfettario, ci sono brutte notizie. Dovrai integrare l’iva in Italia effettuando un versamento mensile. Tieni conto di questo costo perché potrebbe essere molto impattante in termini di costi.

N.B. È importante che la tua partita IVA sia registrata al VIES per poter commerciare perfettamente in regola con i soggetti intra comunitari.

Come vendere su Amazon se sono in regime forfettario

Come vendere su amazon se sono in regime forfettario? Di base le attività e la gestione è identica a quella di qualsiasi altra attività commerciale ma seguendo le regole del regime forfettario.

Dovrai allo stesso modo registrare le vendite giornaliere annotando il totale lordo sul vostro registro dei corrispettivi ed emettere fattura quando il cliente te lo richiederà.

A differenza di chi adotta il regime tradizionale, sulle fatture derivante da commissioni e pubblicità ti ricordiamo che dovrai versare l’IVA entro il 16 del mese successivo al quale riceverete la fattura. Quest’IVA, dovrà essere versata attraverso apposito F24.

Conclusione

Concludendo, nel contenuto abbiamo visto come funziona l’apertura della partita iva se vuoi vendere su Amazon, quali sono gli adempimenti per essere in regola e come comportarsi per la registrazione delle vendite. Ovviamente, si tratta di una guida generale pertanto se vuoi saperne di più contattaci e aiuteremo a gestire il tuo e-commerce al meglio.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 12/08/2023
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    10 commenti
  1. Riccardo ha detto:

    Buongiorno,
    vorrei fare una domanda in merito a quanto scritto sopra:

    Infatti, per coloro che godono di un trattamento previdenziale da dipendente full time se intraprenderanno un’attività commerciale e-commerce su Amazon non pagheranno i contributi previdenziali derivanti dall’attività commerciale.

    Tale condizione è data da qualsiasi attività commerciale o solo se relativa ad un e-commerce? E indipendentemente dal regime fiscale anche non forfettario (redditi sup 30.000 € annui).
    Grazie

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Riccardo,

      tale condizione vale per le imprese commerciali (non solo per le attività di e commerce) che avviano la loro attività contemporaneamente al lavoro dipendente a tempo pieno. Vale sia per il regime forfettario che per il regime ordinario.

  2. Luca ha detto:

    Ciao e complimenti per l’articolo, è il più esaustivo che ho letto negli ultimi giorni.
    Tuttavia volevo chiedere, nel caso di partita iva in italia a regime forfettario e di vendita nel marketplace di uk come funziona la tassazione?
    Grazie.

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Luca,

      in questo caso, se la tua merce viene venduta e spedita dall’Italia puoi vendere con p. iva italiana e la tassazione è la medesima. Se dovessi cominciare a stoccare la merce anche in UK al superare di certe soglie ti verrà richiesta un’identificazione fiscale in UK e quindi dovrai aprire p. iva anche nel regno unito.