Uno degli adempimenti necessari per avviare un’attività commerciale è la SCIA, acronimo di Segnalazione Certificata d’inizio attività. Attraverso la SCIA un’impresa può effettivamente dare il via alla propria attività economica senza attendere i tempi dell’esecuzione di verifiche e i controlli preliminari degli enti competenti.
Capitoli
COSA È LA SCIA
La SCIA è un’ autocertificazione da parte dell’imprenditore che conferma di essere in possesso dei requisiti per l’avvio della propria attività economica.
I requisiti che l’imprenditore autocertifica attraverso la SCIA sono sia quelli soggettivi (ovvero i requisiti morali e professionali se richiesti) che i requisiti oggettivi previsti dalla legge a seconda dell’attività economica che si andrà a svolgere.
QUANDO SI PRESENTA LA SCIA
È necessario presentare la SCIA prima dell’inizio, della modifica o della cessazione di un’attività economica.
Dal momento della presentazione della stessa e la ricezione della ricevuta da parte dell’ufficio comunale competente, l’impresa potrà considerarsi pronta per avviare la propria attività.
QUALI ATTIVITÀ DEVONO PRESENTARE LA SCIA
Le attività economiche per le quali è necessario presentare la SCIA sono le attività di tipo commerciale (per esempio: attività di ristorazione, negozi, ecommerce), artigianale o turistiche.
Ci sono poi delle attività per le quali non è necessario presentare nessuna SCIA comunale. In tutti i casi, però, per essere certi e non ritrovarsi brutte sorprese, consigliamo una consulenza preliminare con il proprio consulente di fiducia al fine di evitare spiacevolezze dopo l’apertura della partita IVA.
ATTENZIONE: benché possa sembrare che si debba effettuare la SCIA comunale solo nel caso di laboratori artigianali, negozi in cui si riceva direttamente la clientela, e-commerce con magazzino, ricordiamo che è necessario effettuare la segnalazione di inizio attività anche nel caso di e-commerce sprovvisti di magazzino che operano in dropshipping oppure di quelli che ad esempio sfruttano la logistica di Amazon.
COME SI PRESENTA LA SCIA COMUNALE
La presentazione della segnalazione certificata d’inizio attività, nell’ottica di una più sempre digitalizzazione tra i rapporti cittadino-amministrazioni, deve essere presentata telematicamente.
Le modalità di inoltro della pratica all’ufficio SUAP (sportello unico attività produttive) del proprio comune può avvenire:
- dall’imprenditore stesso registrandosi presso il portale adibito;
- attraverso l’ausilio di un intermediario abilitato, associazione di categoria oppure professionista abilitato.
Da qualche anno, ormai, moltissimi comuni italiani hanno unificato la procedura d’inoltro della SCIA attraverso il portale “impresainungiorno“. Mediante la registrazione a questo portale, infatti, sarà possibile inoltrare la SCIA telematicamente seguendo una procedura guidata. Questa procedura permetterà, man mano si genera la pratica, di poter controllare se la documentazione allegata sia corretta.
Alla fine del processo il portale produce la ricevuta telematica della segnalazione di inizio attività.
Gli allegati della pratica devono essere firmati digitalmente dall’intermediario abilitato e delegato alla trasmissione della stessa. Inoltre, in alcuni comuni, così come in alcune camere di commercio in fase di costituzione dell’impresa, oltre alla firma digitale dell’intermediario potrebbe essere richiesta anche la firma digitale dello stesso imprenditore.
Come abbiamo detto in precedenza, la procedura di presentazione telematica offerta da impresainungiorno è disponibile in moltissimi comuni italiani. In altri, invece, per la presentazione della SCIA sarà necessario procedere attraverso la registrazione su un portale ad hoc del proprio comune oppure di un’unione di comuni che utilizzano una stessa piattaforma.
QUANTO COSTA PRESENTARE LA SCIA
Il costo totale della SCIA dipende per prima cosa dal tipo di attività da avviare e dal costo delle certificazioni da allegare.
Generalmente, oltre alla parcella del professionista per la trasmissione della SCIA possono essere richiesti dei diritti da parte del comune per l’avvio di una nuova attività. Solitamente l’importo dei bollettini è variabile (dalle 20 € alle € 150).
COSA FARE DOPO AVER PRESENTATO LA SCIA
Dopo la presentazione della SCIA e la ricezione della notifica del SUAP del proprio comune, l’impresa potrà avviare le proprie attività economiche. Come detto in apertura, infatti, la presentazione della segnalazione certificata d’inizio attività sostituisce le autorizzazioni che non sono sottoposte alla verifica di particolari requisiti o vincoli. Se la SCIA è stata presentata correttamente, l’imprenditore non dovrà più effettuare nessun adempimento a livello comunale. L’avvio dell’attività corrisponde alla data della presentazione della SCIA.
Il comune, qualora fossero presenti delle anomalie, potrebbe richiedere delle integrazioni o anche inibire l’inizio attività, entro 60 giorni dall’invio della SCIA al SUAP e agli uffici comunali preposti.
Dopo aver presentato la SCIA, ricordiamo che, entro 30 giorni dall’inizio attività, per terminare l’iter d’apertura della nuova ditta sarà necessario dichiarare anche l’inizio attività camerale al fine di ricevere la visura d’evasione.
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