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Corona Virus – le ultime novità

Nelle ultime settimane l’Italia si è trovata di fronte ad una situazione molto difficile. Come molti avranno già intuito dal titolo, e non solo, parliamo del Corona Virus. Da nord a sud i contagiati stanno esponenzialmente crescendo giorno dopo giorno. Da poche province, in pochissimo tempo, il virus ha colpito tutta la nazione spingendo il governo a prendere misure restrittive che hanno modificato le nostre abitudini e la nostra quotidianità. I riflessi di queste misure hanno colpito l’intera economia nazionale e tutti i lavoratori. Nel contenuto odierno cercheremo di fare il punto della situazione aggiornandolo di volta in volta con le novità dell’ultima ora.

Sommario

Sospensione delle scadenze del 16 marzo e 16 aprile

Attività sospese, chi può continuare a lavorare e chi no, cosa fare

Prime attività che possono riaprire, piccoli segnali di ripresa?

Maxi decreto con misure economiche contro il corona virus - decreto cura Italia e decreto liquidità

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Sospensione delle scadenze del 16 marzo e 16 aprile

Era ormai solo questione di tempo. Con un primo decreto sono state posticipate le scadenze relative al mese di marzo e successivamente con dei nuovi provvedimenti è toccato anche alle scadenze del mese di aprile. Vedremo cosa succederà nei mesi di maggio e giugno.

Le scadenze del 16 marzo e del 16 aprile relative all’IVA, le ritenute IRPEF, contributi previdenziali per i lavoratori dipendente ecc… Sono state rinviate e saranno rimodulate attraverso dei decreti di prossima pubblicazione.

Oltre a queste scadenze andrà verso il rinvio il versamento della prima rata dei contributi INPS commercianti/artigiani del 16 maggio, di ciò però si avrà conferma solo nei prossimi giorni insieme alle altre misure agevolative che il governo è in procinto di attuare per le piccole imprese ed i lavoratori autonomi. Ne sapremo di più solo nei prossimi giorni.

Le idee al momento sono molte ed il governo è costantemente in discussione per cercare quelle che sono le soluzioni migliori per aiutare tutte le categorie che indistintamente ha subito forti colpi dal Corona Virus.

Attività sospese, chi può continuare a lavorare e chi no, cosa fare

Le ultime settimane sono state scandite dalla continua pubblicazione di decreti che hanno dettato le linee guida contro l’ulteriore diffusione del corona virus.

Sin dai primi provvedimenti i quali hanno decretato la chiusura dei luoghi di svago come bar, sale giochi, pub e palestre la stretta si è fatta sempre più forte. La parola d’ordine, pubblicizzata in ogni modo possibile (TV, social, radio, ecc…) è “restare a casa”. Il fine è quello evitare il più possibile assembramento di persone e limitare al massimo il contagio portando al collasso il già messo a dura prova sistema sanitario nazionale.

Ad oggi attraverso i decreti del presidente del consiglio dei ministri (DPCM 11 MARZO e DPCM 22 MARZO) è presente una lista di attività classificate in base ad i codici ATECO che al momento possono ancora continuare il proprio lavoro in quanto attività essenziali per il corretto funzionamento del paese.

Trovate la lista aggiornata al 26 marzo al seguente link: ATTIVITÀ CHE POSSONO RESTARE APERTE

Per tutte gli altri codici ATECO che non sono presenti all’interno dell’elenco o anche per quelle attività presenti ma che possano continuare la loro attività (il riferimento è chiaramente nei confronti di tutte le attività professionali) viene consigliato il lavoro agile/ smart working al fine di evitare o ridurre al massimo lo spostamento dei lavoratori.

Per quelle attività dove è stata decretata la sospensione obbligatoria e che sono tenute alla trasmissione telematica dei corrispettivi ricordiamo che non è necessario effettuare alcuna comunicazione o operazione. Alla nuova apertura dovranno solo inviare un file contenente le totalità delle diverse chiusure a zero dei giorni precedenti.

Riassumendo e cercando di rassicurare tutti i cittadini, continueranno ad essere operativi tutti i supermercati, i generi alimentari e di prima necessità. Ovviamente rimarranno aperte le farmacie e verranno garanti anche i servizi bancari, postali ed assicurativi così come anche i servizi pubblici essenziali come i trasporti.

Prime attività che possono riaprire, piccoli segnali di ripresa?

A seguito di una ennesima conferenza il presidente Conte ha per prima cosa prolungato il lockdown delle attività fino al 3 maggio tuttavia, dal 14 aprile potranno ritornare ad aprire alcune attività commerciali e produttive.

Per le attività commerciali ci riferiamo a librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini e neonati mentre le attività produttive che possono riprendere la loro attività sono: silvicoltura, industria del legno, fabbricazione di utensili, fabbricazione di computer, fabbricazione di macchine agricole, fabbricazione macchine per filiera alimentare, commercio all’ingrosso di carta e cartone, fertilizzanti, cura e manutenzione del paesaggio, organizzazioni e organismi extraterritoriali.

Chiaramente tutte le attività che hanno ripreso dovranno seguire dei protocolli di sicurezza molto restrittivi e benché la loro vita lavorativa riprenderà certamente seguirà delle regole diverse.

Maxi decreto con misure economiche contro il corona virus – decreto cura Italia e decreto liquidità

Dopo alcuni giorni di lavoro, finalmente con il decreto legge ribattezzato “CURA ITALIA”- D.L. n. 18 del 17/3/2020, i tecnici del governo hanno varato le prime misure economiche a contrasto della depressione del comparto imprenditoriale e professionale italiano messo in ginocchio dal blocco delle attività.

I provvedimenti adottati hanno tenuto conto anche di coloro che si sentono più abbandonati a sé stessi come i piccoli imprenditori ed i lavoratori autonomi. Le misura tuttavia sembrano soltanto di fortuna e ce ne aspettiamo di altre più incisive.

Una prima boccata d’ossigeno certamente è stata portata dal rinvio delle scadenze del 16 marzo oltre al probabile rinvio del versamento della quota INPS artigiani/commercianti di maggio.

Le diverse ipotesi avanzate sono state confermate infatti è stato previsto un indennizzo per i titolari di partita IVA ed altre categorie di lavoratori.

Per un quadro completo sulle novità del decreto comunque rimandiamo al contenuto specifico che linkiamo di seguito: DECRETO CURA ITALIA – LE MISURE DEL GOVERNO.

Dopo il primo decreto che ha fornito concretamente degli aiuti agli Italiani attraverso delle indennità ad i lavoratori bloccati dal lockdown, con un nuovo decreto, chiamato decreto liquidità, il governo Conte ha messo sul piatto la possibilità alle imprese in difficoltà la possibilità di richiedere dei finanziamenti garantiti interamente dallo stato. Anche in questo caso rimandiamo al contenuto specifico per tutte le novità del Decreto Liquidità.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 14/03/2020
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