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Decreto Rilancio – cosa aspettarsi

In vista di una ripresa generale di tutta l’economia italiana, ci ritroviamo ancora di fronte ad una situazione dove l’incertezza la fa da padrone.

Siamo ben dentro alla fase 2 tuttavia non è ancora visibile la luce in fondo al tunnel che ci permetta almeno di programmare e capire quali comportamenti seguire per riprendere la nostra tanto amata quotidianità.

Sommario

Decreto rilancio - le mosse del governo

Stop all'irap

Proroga cassa integrazione

Reddito di emergenza

Emersione del lavoro nero e permessi per braccianti e colf

Indennità per i lavoratori domestici

CONGEDI STRAORDINARI PROLUNGATI, BONUS BABY SITTER

Eco bonus e sismabonus

Ulteriori rinvii delle scadenze fiscali

Stop alle cartelle esattoriali

Aiuti a fondo perduto in base al fatturato

No all'imu su alberghi e stabilimenti balneari

Nuovo credito d'imposta per le imprese

Bollette più leggere

Bonus vacanze

Proroga NASPI

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Con lo scopo di aiutare imprenditori e lavoratori autonomi, il governo nelle ultime ore sta per approvare quello che verosimilmente verrà chiamato decreto Rilancio. Al suo interno, oltre a delle nuove linee guida sui comportamenti da seguire e le procedure da attuare per ridurre al massimo i contagi, saranno presenti nuove misure volte al sostegno di tutti i lavoratori autonomi ed imprenditori fortemente colpiti dal lockdown.

Sebbene diverse imprese abbiano ripreso la loro “normale” vita lavorativa è innegabile che il ritorno al lavoro ha lasciato degli strascichi non trascurabili. L’indennità di 600 € prevista per autonomi ed imprenditori per il mese di marzo (che per inciso stanno ancora aspettando milioni di partite IVA) e la famosa iniezione del decreto liquidità delle scorse settimane di certo non sono state delle manovre che hanno dato il là ad una ripresa.

Come di consueto prima della pubblicazione del nuovo decreto legge è intervenuto con una conferenza stampa per descrivere le nuove misure previste. Ci auguriamo in una pubblicazione del decreto stesso già nel fine settimana in modo da poter rimettere in moto l’intera economia.

La speranza è quella che si tratti di manovre concrete e che aiutino il popolo delle partite IVA a risollevare la testa per poter, da un lato ritornare a lavorare, dall’altro avere un po’ di respiro. Come se non bastasse siamo appena entrati nella stagione della dichiarazione dei redditi e ci si ritroverà vuoi o non vuoi a doversi confrontare con gli F24 della dichiarazione.

Decreto rilancio – le mosse del governo

Dalla proroga della Cassa integrazione da emergenza Covid 19, all’abolizione della rata Irap di giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni senza il vincolo sulla perdita di fatturato fino al nuovo indennizzo per le partite IVA. Sono le ultime novità prospettate dal decreto Rilancio in fase di pubblicazione nei prossimi giorni. Vediamo quali sono le principali misure previste dal governo.

Stop all’irap

Il nuovo decreto prevederà l’esenzione dal versamento del saldo IRAP per il 2019 e della prima rata d’acconto per il 2020 per tutte le imprese che hanno un volume di ricavi fino a 250 milioni di euro l’anno. Rimane comunque l’obbligo di versamento degli acconti per il 2019. Senza dubbio si tratta do una manovra che porterà dei benefici concreti nelle casse dei contribuenti che potrebbero destinare queste risorse ad altri scopi.

Proroga cassa integrazione

Lato imprenditori con lavoratori dipendenti con il decreto rilancio i datori di lavoro potranno continuare a fruire della cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 per un massimo di 9 settimane fino al 31 agosto 2020. Sarà possibile inoltre ottenere ulteriori 5 settimane per quelle aziende che invece hanno usufruiti delle precedenti 9 settimane e sarà possibile richiederne ulteriori 4 per i periodi da settembre a ottobre se necessario.

Nuovo bonus per le partite iva

Quasi certa la nuova erogazione del cosiddetto bonus di 600 € per le partite IVA anche per il mese di aprile e successivamente per il mese di maggio.

L’indennità d’aprile sarà fruibile da professionisti non ordinisitici, co.co.co, artigiani e commercianti, coltivatori diretti, lavoratori stagionali nel settore del turismo ecc… che hanno già ricevuto l’indennità del mese di marzo.

Per l’indennità del mese di maggio, il cui valore dovrebbe lievitare fino a 1000 € dovrebbero essere previsti dei paletti, ovvero una riduzione del fatturato al fine di poter effettuare la richiesta.

Sulle modalità di richiesta, ancora c’è poca chiarezza. Verosimilmente, come annunciato in interviste e salotti le modalità saranno analoghe a quelle per la richiesta del bonus del mese di marzo.

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Reddito di emergenza

Nuovo strumento messo in cantiere da parte del governo. Parliamo del reddito d’emergenza, strumento utile per tutti quei nuclei familiari in difficoltà ed esclusi da tutti i sussidi attualmente previsti. Il reddito di emergenza vedrà il suo valore tra le 400 e le 800 euro a seconda delle condizioni del nucleo familiare e sarà erogato in due quote. Attendendo istruzioni ufficiali dall’inps le domande potranno essere presentate entro il mese di giugno. Per accedervi sarà necessario essere residenti in Italia, ed avere dei redditi inferiori alle soglie prestabilite (parliamo di un ISEE di circa 15.000€).

Emersione del lavoro nero e permessi per braccianti e colf

Altro tema di importante discussione in consiglio dei ministri riguarda il lavoro nero di moltissimi braccianti e colf, soprattutto stranieri. Il governo punta all’emersione della pratica del lavoro nero regolarizzando le posizioni di migliaia di lavoratori che chiaramente ad oggi non avrebbero diritto a nessun tipo di sussidio. In questa situazione potrebbero essere garantite da un lato immunità ad i datori di lavoro e possibilità di sussidio ad i lavoratori attraverso delle indennità una tantum.

Indennità per i lavoratori domestici

Nuova indennità prevista anche per i lavoratori domestici che hanno in essere dei contratti complessivamente superiori a 10 ore settimanali. Prevista per i mesi di maggio ed aprile un’indennità di 500 €/mese. Per accedere, non si dovrà convivere con il proprio datore di lavoro e non si avrà dovuto avere accesso ad altre indennità previste dai precedenti decreti.

CONGEDI STRAORDINARI PROLUNGATI, BONUS BABY SITTER

Il decreto rilancio in bozza prevederà l’estensione dei congedi parentali fino a 30 giorni per i genitori lavoratori dipendenti privati con figli con età inferiore a 12 anni. Il decreto prevede un’indennità del 50% dello stipendio e la possibilità di cumulo dell’indennità con il bonus baby sitter di 600 € già previsto con il decreto cura Italia.

Eco bonus e sismabonus

All’interno del decreto rilancio sarà presente una norma che prevederà una detrazione del 100% delle spese sostenute tra il 1 luglio 2020 e il 31/12/2021 per gli interventi volti ad incrementare l’efficienza energentica e la riduzione del rischio sismico e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici. L’obiettivo è senza dubbio il rilancio dell’attività edile del paese.

Ulteriori rinvii delle scadenze fiscali

Il decreto rilancio, posticiperà al 16 settembre la ripresa dei versamenti delle ritenute e dei contributi sospesi per i mesi di marzo ed aprile per le imprese che hanno sostenuto cali di fatturato. Alla scadenza poi sarà possibile saldare tutto in un’unica soluzione oppure dilazionare il versamento sempre a partire da settembre.

Una delle notizie più interessanti riguarda, la riduzione del valore degli acconti sulle imposte dei redditi. Come già disposto dal precedente decreto, il decreto liquidità, sarà possibile rimodulare il calcolo degli acconti optando per il metodo di calcolo previsionale. In questo senso se i contribuenti verseranno almeno l’80% dell’imposta dovuta non verranno applicate le sanzioni in caso di errori. Attraverso il nuovo decreto potrebbe essere introdotta un ulteriore allentamento sul calcolo degli acconti.

Stop alle cartelle esattoriali

Previsto anche una tregua ad i contribuenti lato cartelle. Con una norma dovrebbero essere rinviate al 1 settembre la notifica di nuove cartelle.

Aiuti a fondo perduto in base al fatturato

Il decreto, tra le misure più importanti dovrebbe conterrà anche degli aiuti a fondo perduto per le imprese in forte difficoltà. I destinatari saranno i titolari di partita IVA, imprese e professionisti con un fatturato nell’ultimo periodo inferiore a 5 milioni di euro. Il contributo spetterà se l’ammontare del fatturato nel mese di aprile 2020 è stato inferiore a 2/3 del fatturato dello stesso mese del 2019. Per i soggetti che hanno iniziato la loro attività a partire dal 1 gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo del fatturato. L’ammontare del contributo sarà determinato rispetto alla differenza riscontrata:

Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile per le imposte sui redditi e sarà erogato nella seconda metà di giugno dall’agenzia dell’entrate direttamente sul conto corrente dell’impresa.

No all’imu su alberghi e stabilimenti balneari

Prevista la cancellazione della rata di giugno per le strutture ricettive e gli stabilimenti balneari a patto che gestore e proprietario coincidano. Previsto anche venga concessa la possibilità a livello regionale e comunale il non pagamento per l’occupazione di suolo pubblico per il rispetto del distanziamento sociale.

Nuovo credito d’imposta per le imprese

Come già previsto per il mese di marzo, per le imprese che abbiano subito una diminuzione di almeno il 50% del fatturato rispetto all’anno precedente viene istituito un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione per gli immobili ad uso non abitativo per lo svolgimento della propria attività. Il credito sarà utilizzabile in dichiarazione dei redditi in relazione al periodo d’imposta di sostenimento della spesa.

Bollette più leggere

Saranno presi provvedimenti anche al fine di alleggerire le componenti bollette per tre mesi (aprile, maggio, giugno 2020). Le componenti della bolletta che subiranno i ribassi saranno le voci di costo dovute al trasporto dell’energia e l’uso del contatore oltre agli oneri generali.

Bonus vacanze

Una delle novità più importanti dovrebbe riguardare il cosiddetto bonus vacanze. All’interno del decreto si prevede l’introduzione di un credito d’imposta per le famiglie con ISEE inferiore a 35.000 €. Il bonus sarà utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre per il pagamento di servizi offerti da imprese turistiche a livello nazionale. Il credito del valore di 500 € per famiglia sarà utilizzabile per l’80% come sconto e per il 20% come credito d’imposta.

Proroga NASPI

All’interno del decreto viene prospettata anche la proroga dell’indennità NASPI. Per le prestazioni a sostegno della disoccupazione per il periodo compreso tra marzo ed aprile si prevede la proroga per ulteriori due mesi a patto che il contribuente non sia beneficiario di ulteriori indennità previste dal decreto Cura Italia.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 13/05/2020
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