Come abbiamo già detto più volte sia nei nostri ebook sul regime forfettario sia negli articoli del nostro blog, questo regime agevolato per i titolari di partita IVA rappresenta sicuramente una reale semplificazione amministrativa oltre a un risparmio enorme su imposte e contributi.
In realtà purtroppo ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi, le semplificazioni tanto decantate in tutte le sedi, si scontrano con gli obblighi di fornire tutta una serie di informazioni supplementari che spesso è difficile conoscere. Soprattutto se si è soli e non si è seguiti da un consulente. Stiamo parlando del quadro RS della dichiarazione dei redditi (ex modello unico) in cui vanno inseriti una serie di dati contabili che spesso è difficile possedere in mancanza di una tenuta contabile minima.
Sommario
Tempi duri per i contribuenti che non si fanno assistere da un commercialista
La dichiarazione dei redditi per il regime forfettario: il quadro RS complica la vita ai contribuenti
Cosa si indica nel quadro RS della dichiarazione dei redditi
Quadro RS per esercenti attività d'impresa
Quadro RS per esercenti attività di lavoro autonomo
Conclusioni
Sbaglia di grosso chi è convinto che per essere in regola con il Fisco sia sufficiente compilare nella dichiarazione dei redditi il quadro LM (quadro in cui si inseriscono i dati reddituali e si determina l’imposta) e il quadro RR (quadro in cui si determinano i contributi INPS da versare).
Con la premessa che già la compilazione di questi due quadri non è affatto banale e l’errore è dietro l’angolo, solo pochi hanno compreso che è necessario compilare anche il quadro RS.
Nello specifico nel quadro RS, nei righi da RS371 a RS381, è stata inserita una sezione con un titolo inquietante: “Regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni – Obblighi informativi” all’interno della quale devono essere fornite informazioni molto specifiche che non sempre sono a disposizione del contribuente o che comunque comportano delle difficoltà per chi non è proprio del mestiere.
Il presente prospetto deve essere compilato dai soli contribuenti che aderiscono al regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni al fine di fornire all’amministrazione finanziaria alcuni elementi informativi obbligatori.
In particolare, i contribuenti che aderiscono al regime forfettario comunicano i dati dei redditi erogati per i quali, all’atto del pagamento, non è stata operata la ritenuta alla fonte. A tal fine compilano i righi RS371, RS372 e RS373, indicando, in colonna 1 il codice fiscale del percettore dei redditi per i quali non è stata operata la ritenuta e, in colonna 2, l’ammontare dei redditi stessi.
Nel caso siano stati corrisposti più compensi o redditi, occorre compilare un distinto rigo per ciascun soggetto percettore.
Inoltre, la normativa, nel disporre l’esclusione per i contribuenti che applicano il regime forfetario dall’applicazione degli studi di settore e dei parametri, prevede specifici obblighi informativi relativamente all’attività svolta.
A tal fine, vengono richieste alcune informazioni contenute nei seguenti prospetti:
Dalle istruzioni della dichiarazione dei redditi l’Agenzia delle Entrate ha creato il panico! Riassumiamo quanto previsto per i contribuenti forfettari che devono compilare la dichiarazione dei redditi.
In questo prospetto i soggetti che esercitano attività di impresa devono indicare:
Si precisa che in questo rigo vanno indicati anche i costi sostenuti per il pagamento di royalties;
In questo prospetto i soggetti che esercitano attività di lavoro autonomo devono indicare:
I dati che abbiamo elencato sopra rovinano la logica del regime forfettario che in linea teorica perde un po’ di appeal proprio perché le agevolazioni previste in tema di minori adempimenti, in primis evitare la gestione e registrazione dei costi, di fatto vengono limitate. Chi sceglie il forfettario di solito è il contribuente che vuole una vita facile: determina le imposte applicando ai ricavi le percentuali di forfettizzazione e quindi risulta poco incline a voler conservare e registrare le fatture di acquisto ricevute durante l’anno.
Riteniamo che per evitare errori e soprattutto sanzioni, oggi anche per il regime forfettario è necessario essere seguiti da un consulente esperto e attento. Il fai da te non porta mai niente di buono quando si parla di soldi e soprattutto di tasse.
Se trasmettessi da sola la dichiarazione dei redditi senza commercialista il prossimo anno e non compilasi il quadro RS che succederebbe? Vorrei provare a fare tutto da sola. Ho 30 fatture all’anno e una ventina di acquisti tra cui 5 o 6 fatture da fornitore tedesco.
Se ha fatture estere potrebbero scattare adempimenti intrastat; il quadro RS va compilato, se lasciato in bianco ci devono essere motivazioni precise. Lei puo’ provare a fare tutto da sola. Noi riteniamo però che la mole di tempo che impiegherà e il rischio di commettere errori sono elevati.
Insomma senza commercialista ho capito che il regime forfettario diventerebbe pericoloso!!! Il mio compagno ha avuto sanzioni perché con le fatture estere non aveva mai fatto questi documenti telematici all’ agenzia delle dogane. Però quello che voglio dire è perché lo stato dice che si può fare tutto semplicemente e poi ci sono tutte queste cose tecniche da fare che da soli è impossibile comprendere? Mi sento presa in giro da questi governi di gente mai eletta. Compimenti per l’articolo. Continuo a seguirvi. Tutti molto completi.