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Scaricare i costi dell’auto con Partita IVA

Posso scaricare i costi dell’auto con partita iva? Questa è una delle domande più frequenti che ci viene posta dai nostri clienti.
La risposta è sì! Con partita iva si possono scaricare i costi dell’auto ma, come al solito, non è tutto oro quel che luccica.
Per i costi dell’auto, l’Agenzia delle Entrate prevede limiti percentuali e aliquote diverse a seconda del tipo di attività e del suo utilizzo.

In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie per capire come avviene l’acquisto di un’auto con partita iva e quando è possibile ottenere realmente un risparmio.

Sommario

Acquistare un'auto con partita iva

Acquistare un’auto con partita iva da professionista

Acquistare un'auto con partita iva da impresa

Acquistare un'auto con partita iva da agente di commercio

Acquisto auto con partita iva regime forfettario?

Quali spese dell'auto posso scaricare?

Due valide alternative all’acquisto

Conclusioni

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Acquistare un’auto con partita iva

Per acquistare un’auto con partita iva, il primo passo ovviamente è svolgere un’attività d’impresa o professionale e quindi possedere una partita iva. (se non ce l’hai già puoi tranquillamente richiedere una consulenza gratuita nel form qui sotto).

Acquistare un’auto con partita iva significa far entrare quest’ultima all’interno del proprio stato patrimoniale. Per procedere all’acquisto dell’autovettura, ricordati di portare tutta la documentazione elencata di seguito:

Allo stesso modo, nel momento in cui deciderai di vendere l’auto, quest’ultima, dovrà uscire dal tuo piano dei conti e quindi sarà necessario mettere in atto degli adempimenti contabili specifici. Non ti basterà vendere l’auto come se fossi un normale privato. Fai bene attenzione!

Contatta sempre il tuo consulente quando hai intenzione di acquistare un mezzo, i risvolti e gli adempimenti necessari potranno essere diversi.

Fatte queste ovvie ma doverose premesse quali sono i costi che si possono scaricare nel caso del professionista, dell’impresa e dell’agente di commercio in regime ordinario.

Acquistare un’auto con partita iva da professionista

Nel caso tu sia un professionista ricorda che l’auto è un bene strumentale e come tale va inserito all’interno del registro dei beni ammortizzabili. Il costo del veicolo è deducibile nella misura del 20% fino ad un massimo di € 18.075,99€. Inoltre, l’importo deducibile dovrà essere spalmato secondo un piano di ammortamento quadriennale.

La quota massima dunque che potrai andare a scaricare annualmente sarà di € 18.075,99 * 20% * 25%.

Parliamo dunque di € 903,75 all’anno.

Il valore dell’iva che potrai detrarre invece, in caso di acquisto, è pari al 40%, senza limiti di spesa. Quest’ultima verrà detratta integralmente in fase di registrazione della fattura d’acquisto. Facciamo un esempio molto semplice:

Hai comprato un’auto al costo di 20.000€ + iva (+4.400€ con l’Iva al 22%).

Su questa somma quindi puoi detrarre subito 1760€, cioè il 40% dei 4400€.

Successivamente deduciamo il 20% dell’importo massimo, ovvero 18.075,99€, ottenendo una deduzione di poco più di 3615€, somma che dovrai poi andare a dividere in 4 anni.

È importante far presente anche che il professionista/lavoratore autonomo/freelance ha la possibilità di scaricare il costo di acquisto e le successive spese sostenute per un solo veicolo di proprietà.

Non puoi acquistare più auto con il solo intento di scaricarne i costi!

Vuoi sapere quali sono i costi che puoi scaricare con l'auto aziendale? Richiedi una consulenza gratuita ad un esperto di Partitaiva24

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Acquistare un’auto con partita iva da impresa

Se hai un’impresa le regole generali che si applicano per l’acquisto dell’auto sono le medesime di quelle per i professionisti. Quindi è possibile ottenere una deduzione del 20% sul costo e una detrazione sull’Iva del 40%.

Cambia invece il piano di ammortamento, in questo caso non sarà più quadriennale ma quinquennale. Sarà così ripartito:

Se il veicolo in questione invece viene considerato come “autocarro” e quindi si tratta di un mezzo esclusivamente ad uso strumentale e non promiscuo, è possibile arrivare a scaricare i costi interamente al 100%.

Per autocarro si intende un veicolo a motore destinato principalmente al trasporto di merci e utilizzato per scopi commerciali e professionali con massa massima non superiori a 3,5 tonnellate. Gli esempi classici sono i furgoni, Pick up e le auto con il famoso cassone coperto o scoperto.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una lettura molto restrittiva di veicolo «esclusivamente strumentale». In tale categoria rientrano quei veicoli senza i quali l’attività stessa non può essere esercitata (il servizio taxi).

Acquistare un’auto con partita iva da agente di commercio

Regole particolari per le imprese sono presenti per coloro che svolgono attività di agenzia. Per gli agenti è possibile scaricare dei valori più alti rispetto a chi svolge attività d’impresa o professionali.

La deduzione infatti è pari all’80% mentre l’iva potrà essere detratta al 100%. Inoltre, a differenza degli altri due profili la soglia fiscale deducibile, è fissata in 25.822,24€. Anche il piano di ammortamento è differente.

Per il primo anno l’aliquota di ammortamento civilistica è del 12,5%, quindi la quota massima di ammortamento fiscalmente deducibile il primo anno sarà pari a: 25.822,24€ * 12,5% * 80%.

Il piano di ammortamento anche in questo caso segue quello delle imprese e non sarà quadriennale ma quinquennale. Nello specifico le quote saranno così ripartite:

L’iva invece, come detto precedentemente, è detraibile al 100% nel mese di registrazione della fattura di acquisto.

Facciamo quindi anche in questo caso un esempio:

Hai comprato un’auto al costo di 30.000€ + iva (+ 6.600€ con l’Iva al 22%).

Su questa somma quindi possiamo detrarre subito 6.600€, ovvero il 100% dell’Iva direttamente nell’anno di acquisto.

Successivamente deduciamo l’80% dell’importo massimo ovvero 25.822,24€, ottenendo una deduzione di 20657,79€, somma che dovremmo poi andare a dividere in 5 anni secondo il piano di ammortamento visto sopra.

Acquisto auto con partita iva regime forfettario?

Acquistare un’auto se si aderisce al regime forfettario non permette di avere alcun tipo di vantaggio. Se operi in regime forfettario infatti non hai la possibilità di dedurre i costi perché il tuo reddito viene determinato in maniera forfettaria a partire dal tuo fatturato e il coefficiente di redditività assegnato al tuo codice ateco.

Lato iva inoltre, non potrai portare in detrazione l’imposta perché in questo regime fiscale agisci come fossi un privato. In fase d’acquisto dunque non detrai l’iva mentre in fase di vendita non effettui l’addebito della stessa. L’acquisto dell’auto con p. iva dunque è ininfluente ai fini fiscali e non comporterà alcun vantaggio.

Quali spese dell’auto posso scaricare?

Oltre al mero acquisto ovviamente l’auto porta con sé anche delle spese periodiche (es. carburante, assicurazione, bollo, parcheggi, pedaggi autostradali, lavaggio, ecc.) e la possibilità di dedurre i costi e l’iva variano a seconda dei casi visti precedentemente.

Pertanto, indipendentemente dalla posizione di partita iva scelta (professionista, impresa o agente di commercio), le spese da considerare sono:

Non esiste alcun limite monetario al costo di utilizzo di un veicolo.

Tra questa spese una disciplina particolare è prevista per le spese di manutenzione, ai sensi dell’articolo 102, comma 6, del DPR n. 917/86. Si tratta del costo necessario per mantenere in funzione l’auto (sostituzione gomme, tagliando, ecc.).

Due valide alternative all’acquisto

Leasing e noleggio a lungo termine solo delle valide alternative all’acquisto per i titolari di partita iva che hanno bisogno di un’auto per lo svolgimento della propria attività.

Nel contratto di leasing la prima parte concede all’altra il diritto di utilizzare un bene per un determinato periodo di tempo. La prima parte, il locatore, acquista da un fornitore il veicolo scelto in questo caso dal cliente, il quale potrà utilizzarlo pagando un canone periodico e avrà la possibilità di acquistarlo in maniera definitiva pagando il riscatto previsto dal contratto.

Se sei un professionista o un’impresa con relativa partita iva e intendi acquistare un veicolo, beneficerai del 20% di deduzione del canone di Leasing e avrai una detrazione del 40% dell’Iva sull’importo della fattura. I canoni di leasing di un veicolo destinato esclusivamente all’utilizzo di attività relative all’impresa (autocarro), sono detraibili al 100% di IVA e deducibili al 100% dal reddito.

Sia leasing che noleggio a lungo termine offrono dei vantaggi e degli svantaggi. La valutazione deve essere effettuata in base alle proprie esigenze.

Il noleggio al lungo termine invece permette un risparmio generale in termini di adempimenti e tempi per la gestione del veicolo. Solitamente infatti nel canone di noleggio sono inclusi:

Anche in questo caso i canoni di noleggio per i professionisti e le imprese rimangono deducibili al 20%.

Nulla cambia per gli autocarri, i canoni di noleggio anche qui sono deducibili al 100% se il veicolo è utilizzato solo per attività relative all’impresa.

Inizialmente, leasing e noleggio a lungo termine potrebbero sembrarti due soluzioni apparentemente simili, tuttavia, esistono differenze significative da considerare attentamente.

Il noleggio a lungo termine offre una certezza dei costi: saprai sempre in anticipo quanto spenderai per il tuo veicolo, perché anche la manutenzione e l’assicurazione sono incluse nel canone mensile. Il leasing, invece, potrebbe porti davanti a spese impreviste, ad esempio per la manutenzione del veicolo. In caso di noleggio, la proprietà del veicolo non è del cliente, offrendo una protezione da eventuali problemi legati alla svalutazione del veicolo e alla gestione della rivendita del veicolo usato. Diversamente, con il leasing, hai la possibilità di acquistare il veicolo al termine del contratto, mediante il pagamento di una maxi rata finale.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo esaminato quali sono i costi da “scaricare” quando si acquista un veicolo e le sue relative casistiche.

Gli unici che non otterranno nessun tipo di agevolazione, come abbiamo visto, sono i proprietari di partita iva forfettaria, che godono però dell’esenzione iva e dell’imposta sostitutiva al 5 o al 15%.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 18/01/2024
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