Come emettere fatture elettroniche gratis in regime forfettario è una delle prime domande che ti porrai dopo aver aperto partita iva. La fatturazione elettronica obbligatoria, a distanza di anni continua a mettere in crisi le nuove partite iva.
In questo contenuto, ti mostreremo come emettere fatture elettroniche gratis in regime forfettario (ma anche in regime ordinario) con il tool di agenzia dell’entrate.
La fatturazione elettronica obbligatoria regime forfettario è stata introdotta in maniera graduale dal DL 36/2022. All’interno del Decreto infatti è stato riportato che a partire da luglio 2022 sono stati obbligati i forfettari che hanno avuto ricavi/compensi maggiori di € 25.000 nel 2021 mentre per tutti gli altri l’obbligo effettivo avverrà dal 1 gennaio 2024.
Da luglio 2022 dunque una bella fetta di forfettari ha già dovuto assaggiare la fatturazione elettronica con non poche difficoltà. Chi ha aperto partita iva dopo luglio 2022 oppure non ha raggiunto la soglia di 25mila euro di fatturato nel 2021 potrà farne a meno ancora per qualche mese.
Questa scelta del legislatore ha creato delle difficoltà negli attori economici che, a seconda del soggetto con cui collaborano, non sanno ancora se si ritroveranno di fronte o meno delle fatture cartacee. Se vuoi saperne di più su questo tema ne abbiamo parlato in un precedente contenuto che ti invitiamo a leggere: le criticità dell’introduzione della fatturazione elettronica a metà anno.
Adesso, in vista dell’obbligo massivo, soprattutto per i piccoli contribuenti, oltre alla tassazione e il costo della gestione della propria partita iva quindi si sommerà un altro costo, quello della fatturazione. Si parla di costo della fatturazione in quanto per emettere delle fatture elettroniche è necessario avere un servizio di fatturazione che rispetti tutti gli standard ministeriali richiesti dall’amministrazione finanziaria.
A tal proposito, attraverso i suoi servizi, l‘Agenzia dell’Entrate mette a disposizione un tool di fatturazione elettronica gratuito attraverso il quale ciascun titolare di partita iva, in regime forfettario o no, può emettere fatture elettroniche in maniera gratuita.
Vediamo quindi come emettere fatture elettroniche gratis in regime forfettario con i servizi dell’Agenzia dell’entrate.
Per emettere una fattura elettronica gratuitamente, se non hai un tool di fatturazione integrato nel tuo servizio di contabilità come il Partitaiva24 Cloud di Partitaiva24, dovrai servirti dei servizi di “fatture e corrispettivi” dell’ Agenzia dell’Entrate. Attraverso questo tool potrai emettere gratuitamente le tue fatture elettroniche.
Per prima cosa dovrai effettuare l’accesso alla tua area “fatture e corrispettivi”. Ecco la URL diretta: https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/
Ti ricordiamo che puoi effettuare l’accesso con le tue credenziali Agenzia dell’Entrate, lo SPID, la CIE oppure la firma digitale. Se non hai nessuna di queste credenziali ti consigliamo di munirti di SPID è la soluzione più veloce e meno onerosa.
Effettuato l’accesso all’area dovrai cliccare nel menù “fatturazione elettronica e conservazione” alla voce “fatturazione elettronica e conservazione”.
Se non l’avessi già fatto ti invitiamo anche ad attivare i servizi di conservazione e consultazione delle fatture elettroniche utilissimi per avere sempre a portata di mano le tue fatture. Se non sai cosa sono e a cosa servono tali servizi ti lasciamo il contenuto di approfondimento sul tema: Fatturazione elettronica conservazione e consultazione.
Tornando all’emissione della fattura elettronica, cliccato su: “fatturazione elettronica e conservazione”, nella sezione “Crea nuovo file” potrai scegliere il tipo di fattura da emettere. Clicca su “ordinaria“.
Immediatamente troverai la maschera per l’inserimento dei dati del tuo cliente. Prima di inserire i suoi dati però, fai un click sulla voce “i miei dati” per settare alcune informazioni che ti semplificheranno l’emissione dopo.
In questa sezione verifica quindi i tuoi dati e setta la il tuo regime fiscale. Se sei in regime forfettario, dal menù a tendina seleziona: Regime forfettario (art. 1, c. 54-89; L. 190/2014). Clicca poi su “salva i miei dati” e vai avanti.
Adesso è il turno del cliente. Inserisci dunque i dati dello stesso e clicca su “salva cliente“. Se inserisci il solo numero di partita iva del cliente oppure il suo codice fiscale e successivamente clicchi su “recupero dati anagrafici e registrazione” il software recupererà tutte le informazioni del tuo cliente presenti in anagrafe tributaria, ti permetterà di risparmiare un po’ di tempo nella compilazione. Ovviamente devi verificare sempre la correttezza dei dati ricevuti.
Ricorda anche di inserire il codice destinatario o la PEC del tuo cliente. Sarà lui a fornirtelo insieme ai suoi dati di fatturazione. Nel nostro esempio noi abbiamo inserito il codice “0000000” che è quello che si utilizza per i privati non titolari di partita iva. Se vuoi saperne di più sul codice destinatario ti lasciamo il link del nostro approfondimento: Come utilizzare il codice destinatario.
Per continuare con la fattura clicca su “vai a dati delle fatture”. In questa maschera dovrai inserire tutti i dati della fattura: “tipo documento”, “regime fiscale”, “numero”, “data”, “divisa”.
Successivamente dovrai inserire il servizio prestato o il prodotto venduto cliccando sulla voce “+aggiungi” sulla destra. Inserisci quindi le informazioni, quantità, prezzo, aliquota iva, natura e clicca su salva e torna a dati della fattura. Se dovessi inserire un’altra voce in fattura ripeti l’operazione.
Inserisci quindi le informazioni, quantità, prezzo, aliquota iva, natura e clicca su salva e torna a dati della fattura. Se dovessi inserire un’altra voce in fattura ripeti l’operazione.
Successivamente avrai una schermata di riepilogo di quanto inserito e, potenzialmente, potresti già emettere la tua fattura.
Nella sezione di destra, “altri dati” ritrovi tutta una serie di voci accessorie che potrai/dovrai inserire in fattura. Es. “dati bollo”, “cassa previdenziale”, “sconto”, “causale”, “modalità di pagamento” o allegati.
L’inserimento di tali informazioni ti potrà essere necessario o meno.
Noi al momento, per semplicità inseriamo i più comuni nel regime forfettario: “dati bollo”, “causale” e “dati pagamento”.
Il campo dati bollo deve essere compilato solo se la fattura ha un importo superiore a € 77,47. In tale caso dovrai applicare il bollo virtuale dell’importo di € 2,00.
Ricorda che i bolli applicati virtualmente vanno pagati tramite F24 cumulativamente durante della scadenze prefissate durante l’anno. Potrai procedere al pagamento direttamente sempre attraverso l’area fatture e corrispettivi. Ecco il link per la video guida per il pagamento: Come pagare le marche da bollo online con agenzia dell’entrate.
Passiamo adesso alla sezione causale dove dovrai inserire i riferimenti normativi del regime forfettario: “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014, e successive modificazioni” e “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014”.
Per ultimo, il punto che andiamo a vedere è quello relativo al pagamento. Clicca su “dati pagamento” e inserisci le informazioni su come ti pagheranno la fattura, con bonifico, contanti o altro mezzo. Le informazioni minime obbligatorie se selezioni questo campo sono: “condizioni di pagamento”, “modalità”, “data riferimento termini di pagamento” e importo. Noi in questo abbiamo deciso di farci pagare tramite bonifico.
Le informazioni sul pagamento non sono obbligatorie da inserire. Noi comunque ti consigliamo di inserirle in modo da dare evidenza al tuo cliente su come vorrai essere pagato. Verificato di non aggiungere altre opzioni. Dovrai cliccare in basso a destra su “verifica dati fattura” e avrai una schermata dove è presente un ulteriore riepilogo dei dati inseriti.
Verificato che tutto sia corretto clicca in basso su “conferma“. Potrai salvare in PDF il file della fattura così da mandarlo al tuo cliente come copia di cortesia, sigillare la fattura (solo nel caso in cui stai emettendo una fattura verso la PA) e successivamente inviarla allo SDI.
Una volta inviata la fattura per verificare che l’invio sia andato a buon fine dovrai ritornare sul menù principale e andare sulla sezione consultazione e nello specifico su “monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi“. Lì ritrovi nella sezione fatture emesse le ricevute di trasmissione che ti indicheranno se la tue fatture sono andata a buon fine oppure hai ricevuto qualche rifiuto.
Verificare il buon fine delle fatture emesse è molto importante, le fatture scartate infatti sono considerate come non emesse, in caso di scarti potresti attendere il pagamento invano da parte del tuo cliente.
Per verificare invece l’elenco di tutte le fatture emesse sempre nella sezione consultazione, alla voce fatture elettroniche e altri dati iva troverai l’elenco di tutte le fatture emesse e ricevute. Ricorda che per poter consultare la fattura o anche scaricare successivamente i file devi avere attivo il servizio di consultazione delle fatture elettroniche.
Concludendo, in questo contenuto abbiamo visto come emettere una fattura elettronica gratuitamente attraverso il tool di fatturazione elettronica di Agenzia dell’Entrate. Si tratta di un tool molto completo che ti permette di emettere tutti i tipi di documenti previsti dalla normativa ed inserire moltissime informazioni al loro interno.
Come spesso accade per i tool gratuiti delle pubbliche amministrazioni però non è molto intuitivo soprattutto per chi si appresta ad avere a che fare con la partita iva per la prima volta. Se riscontri difficoltà nella fatturazione ti consigliamo di valutare dei software presenti sul mercato che, in base al tuo profilo, vengono direttamente settati con le informazioni da inserire per il tuo caso specifico e rendono più agevole la compilazione e l’invio della fattura.
Se il tuo dubbio rimane comunque il costo di tali servizi ti ricordiamo che con l’abbonamento ai servizi contabili e fiscali di Partitaiva24 è incluso l’utilizzo della piattaforma Partitiva24 Cloud che ti permette di inviare fatture elettroniche gratuitamente e avere anche il supporto da parte dei consulenti nell’emissione, cosa che con il software di Agenzia dell’Entrate non è possibile.
Se hai dei dubbi sul suo utilizzo o sui servizi del portale potrai comunque sempre provare il servizio Freemium che ha un costo molto accessibile, prenotare una consulenza gratuita oppure visionare il video di presentazione della piattaforma.
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