La Camera di Commercio di Milano ha pubblicato un bando per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, al fine di diffondere la cultura e la pratica digitale e sostenere le iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0.
Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) aventi sede legale e/o unità locali nelle province di Milano – Monza e Brianza – Lodi o per gli imprenditori che intendano costituire una propria impresa prima dell’erogazione del contributo.
I contributi a disposizione sono a fondo perduto e saranno erogati sotto forma di voucher per l’acquisto di servizi di consulenza riguardanti le nuove competenze e tecnologie digitali.
Ad esempio, il voucher può permettere all’azienda di: misurare la propria maturità digitale ed identificare i propri bisogni di innovazione; ottenere consulenza specialistica relativa all’impiego delle tecnologie digitali; ricevere formazione specialistica strettamente complementare all’utilizzo di tali tecnologie.
Attraverso il voucher saranno ammissibili le spese di consulenza (inclusa la pianificazione o progettazione) riferite alle seguenti tecnologie:
Inoltre, saranno ammissibili le spese per formazione esclusivamente se esse riguardano una o più tecnologie tra quelle sopra elencate, nel limite del 30% del totale delle altre spese sostenute dall’impresa. Possono essere incluse anche spese relative tecnologie digitali strettamente connesse all’impiego di almeno una delle tecnologie previste al precedente elenco quali, ad esempio, l’adattamento di sistemi ERP o di customer care all’impiego in ambienti di tipo Industria 4.0.
Il legame tra l’impiego delle tecnologie di seguito individuate ed almeno una di quelle del precedente elenco deve essere attestato da una relazione tecnica preventiva alla presentazione della domanda di contributo e sottoscritta dal fornitore del servizio stesso per:
Tali servizi di consulenza o formazione devono essere erogati esclusivamente da uno o più fornitori tra i seguenti:
In più, tali fornitori devono avere sede legale in uno degli Stati dell’Unione Europea; non devono essere beneficiari della stessa misura per la quale si presentano come fornitori, né essere in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con i beneficiari.
L’impresa richiedente dovrà presentare un “Piano di innovazione digitale dell’impresa”, comprensivo della valutazione del suo grado di maturità digitale, che evidenzi il collegamento tra gli interventi realizzati e da realizzare e l’utilizzo di almeno una delle tecnologie tra quelle previste. La predisposizione stessa di tale Piano è compresa tra i costi ammissibili.
Le domande di partecipazione devono essere presentate (anche tramite intermediario) entro le ore 12:00 del 30 aprile 2018, attraverso la piattaforma informatica Telemaco.
Le imprese che vogliono presentare domanda dovranno:
QUALI SONO LE SPESE ESCLUSE
Tra i costi ammissibili attraverso i voucher digitali rientreranno anche quelli direttamente riferiti alla fornitura dei servizi di consulenza o formazione tuttavia verranno escluse le spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e le spese generali sostenute dalle imprese.
In particolare saranno escluse dal voucher le spese per:
A QUANTO AMMONTA IL VOUCHER DIGITALE?
La spesa, oltre a rientrare tra le tipologie ammissibili, deve avere un importo minimo pari a € 5.000,00 (IVA esclusa). Tale importo deve essere attestato dai relativi preventivi di spesa, da allegare alla domanda. Potrà essere concesso un contributo pari al 50% dei costi ammissibili ma comunque non superiore a €5.000.
Tutte le spese ammesse al contributo devono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino al 180° giorno successivo alla data dell’approvazione delle graduatorie.
Affinché le imprese possano accedere al voucher digtale, le domande pervenute saranno sottoposte ad una procedura a sportello valutativo, secondo l’ordine cronologico di presentazione. In particolare, saranno valutati nel merito: l’attinenza dell’intervento con le tematiche di cui ai precedenti elenchi; l’appartenenza del fornitore di servizi alle categorie sopra citate; la coerenza dell’eventuale intervento formativo con le tecnologie ammesse.
Le imprese beneficiarie devono possedere i seguenti requisiti formali, dal momento della domanda fino a quello della liquidazione del voucher:
Inoltre, sono ammesse al contributo esclusivamente le imprese che hanno superato sia l’istruttoria formale che quella tecnica, fino ad esaurimento delle risorse a disposizione per ciascuna ripartizione territoriale.
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