Se avete intenzione di aprire partita IVA online come operatore socio sanitario (OSS) ma ancora non avete le idee chiare su quale sia l’inquadramento dal punto di vista contabile e fiscale di questa professione, con il contenuto di oggi forniremo una guida. All’interno della guida inoltre, andremo ad analizzare quali sono i vantaggi per gli operatori socio sanitari che aderiscono al regime forfettario.
Per prima cosa però, vediamo chi è l’OSS, di che cosa si occupa e come si diventa un operatore socio sanitario professionista.
L’OSS è un professionista nell’ambito socio sanitario che fornisce un supporto al personale ospedaliero (medici e infermieri). Le mansioni degli operatori socio sanitari spaziano dall’assistenza alla persona non autosufficiente nelle attività di vita quotidiana e nell’igiene personale fino all’aiuto, sotto le direttive del personale preposto, della corretta assunzione dei farmaci da parte dei pazienti e l’effettuazione di piccole medicazioni.
Per diventare OSS professionisti sono necessari alcuni requisiti. È necessario infatti frequentare un corso professionale organizzato da enti pubblici come aziende ospedaliere o ASL oppure dei corsi privati certificati a livello regionale. Per ricevere l’attestato e quindi avere la qualifica di operatore socio sanitario dovrà essere svolto un periodo di tirocinio e aver superato l’esame finale.
Ottenuta la qualifica, qualora decideste di svolgere l’attività da OSS come lavoratore autonomo dovrete aprire la vostra partita IVA.
Sicuramente, per chi decide per la prima volta di aprire partita IVA, il regime più conveniente alla quale aderire, avendone i requisiti d’accesso, è il regime forfettario.
I requisiti da rispettare per poter aderire al regime forfettario sono i seguenti:
Ricordiamo che fino al 2022 il tetto massimo di reddito era di € 65.000 che è stato innalzato a € 85.000 con l’approvazione della legge di bilancio 2023.
Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico dell’operatore socio sanitario:
Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere ad aprire la partita IVA ed avvalersi delle agevolazioni del regime che esporremo più avanti.
Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrà indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrà anche scegliere il codice ATECO che indica l’attività che si andrà a svolgere.
Ricordiamo che l’OSS è uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.
Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirà la tua situazione e saprà consigliarti la soluzione migliore.
Inoltre, solo un ente abilitato, come un commercialista o una società di consulenza può aprire una partita IVA online, da privati dovrete recarvi necessariamente di persona ad un ufficio dell’agenzia dell’entrate.
Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture dell’OSS quindi non sarà presente l’IVA. La mancanza dell’IVA oltre ad una maggiore competitività all’interno del mercato perché permetterà di applicare prezzi più bassi per le proprie prestazioni porterà anche ad un risparmio dal punto di vista del professionista che seguirà OSS nella gestione della partita IVA. Questo perché l’assenza di IVA semplifica molti adempimenti del commercialista.
Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. La presenza di un’imposta sostitutiva significa che non si pagheranno né IRPEF, IRAP o altre imposte addizionali. Si dovrà pagare solo un’imposta.
Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrà inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto l’OSS è soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrà versare egli stesso. Ne consegue che su qualsiasi fattura verrà incassato il 100% dell’importo.
L’OSS in regime forfettario pagherà sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditività previsto per il suo codice Ateco, un’imposta in misura pari al 15%.
Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, è prevista una riduzione dell’aliquota d’imposta che sarà pari al 5% anziché al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attività, dopodiché si passerà all’aliquota normale del 15%.
Facciamo un esempio immediato:
Ipotizziamo che il nostro operatore socio sanitario startup, nel suo primo anno di attività, raggiunga il fatturato annuale massimo per restare in regime forfettario: € 7.000.
Fatturato € 7.000
Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%
Calcolo delle imposte: (7.000 x 78%) x 0,05 = € 273
Riguardo i contributi INPS, questi saranno calcolati sullo stesso imponibile calcolato sopra e l’aliquota di riferimento è pari al 25,72%.
Ricordiamo che per i contribuenti che fanno capo alla gestione separata INPS non c’è una quota fissa annuale da pagare. L’OSS infatti, verserà contributi solo se avrà conseguito dei ricavi.
Ipotizziamo sempre un calcolo approssimativo con il nostro OSS che ha un fatturato di € 7.000.
Fatturato € 7.000
Coefficiente di redditività previsto per questo codice Ateco: 78%
Calcolo dei contributi previdenziali: (7.000 x 78%) x 25,72% = Euro 1.404,31
Nota importante! Nel caso in cui il professionista decide di aprire la partita IVA ad esempio nel 2019, imposte e INPS relativi al 2019 saranno pagati nell’ estate del 2020.
Bene, aperta la partita IVA e in possesso di un prospetto di come si calcolano le imposte e i contributi da versare, resta solo da fatturare!
Come emette la fattura un OSS in regime forfettario?
Riportiamo un esempio di seguito.
Fattura di un OSS libero professionista in regime forfettario
Mario Sequoia
Viale Mare 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente
Via Estimo 87
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:Documento: FATTURA Numero: 1 Data: 15/06/2019
……………….. Descrizione prestazione ……………………………
Compenso professionale € 50,00
IVA € 0,00
totale documento € 50,00
+ bollo € 2,00
netto a pagare € 52,00
Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014
Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro
MOLTO INTERESANTE !!