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Aprire partita iva online come ingegnere cloud

Secondo una ricerca condotta da ITJobs, il 2021 è l’anno in cui il cloud engineer figura tra le 5 posizioni della classifica dei professionisti più richiesti nel mondo del lavoro. Scopriamo insieme quali sono le competenze necessarie per diventare un esperto in materia e in che modo è possibile svolgere la sua attività.

Sommario

Cos'è il cloud computing?

Quali sono le tipologie di cloud computing?

Quali sono le principali professioni del cloud computing?

Quali sono le competenze di un ingegnere clodu?

Quanto guadagna un ingegnere cloud?

Come aprire la partita iva online per l'ingegnere cloud?

Il codice ateco e il regime fiscale

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La pandemia da Covid-19 ha profondamente mutato il modo in cui le aziende operano. In particolare, nel 2020, ha assunto un ruolo di primaria importanza l’innovazione digitale, ma non solo. In poco meno di un anno, pertanto, si è verificata la c.d. digital transformation, ed è all’interno di questo cambiamento che si è affermata la professione del cloud computing, la cui domanda è cresciuta di oltre il 100%.

Il lavoro da remoto, infatti, ha reso necessario lo sviluppo di questo settore destinato a crescere ulteriormente nel 2021, secondo le previsioni della società Deloitte. Per Indeed, inoltre, il cloud computing arriverà a valere oltre 300 miliardi di dollari entro il 2022.

Secondo un altro importante report della Computing Technology Industry Association, il cloud, quest’anno, diventerà una delle più importanti infrastrutture, dopo la rete.

Vediamo, dunque, adesso che cosa s’intende per cloud computing e quali sono le sue caratteristiche.

Cos’è il cloud computing?

Con il termine “cloud” ci si riferisce ad un insieme di tecnologie che consentono l’erogazione di software e la possibilità di conservare ed elaborare dati che si possono ricavare da Internet.

Dunque, tra le caratteristiche che si possono riscontrare, quando si parla di cloud, vi sono la condivisione e l’accessibilità delle risorse attraverso cui le aziende sfruttano servizi informatici evoluti, senza ricorrere all’acquisto di software costosi e senza la necessità di personale per la programmazione e la gestione di sistemi. Tra i servizi più diffusi in tal senso, vi è, ad esempio, quello dell’elaborazioni testi.

Il cloud, ossia la “nuvola”, simbolo della rete utilizzato dagli informatici a metà degli anni ’90, è soprattutto impiegato nelle aziende per la gestione e archiviazione dei dati. Nel momento in cui queste devono adoperare delle infrastrutture pubbliche, private o ibride, diventa essenziale la figura dell’ingegnere cloud.

Quali sono le tipologie di cloud computing?

Le tipologie di cloud computing sono tre e sono collegate tra loro, Iaas, Paas e Saas. In particolare:

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Quali sono le principali professioni del cloud computing?

Secondo una ricerca condotta da ITJobs, il 2021 è l’anno in cui il cloud engineer figura tra le 5 posizioni della classifica dei professionisti più richiesti nel mondo del lavoro.

Possiamo affermare che le principali professionalità richieste nel settore del cloud computing sono infatti due: quella del Cloud Systems Engineer, il quale si occupa della gestione dei sistemi in cloud,  e il  Cloud-Native DevOps Engineer che lavora sullo sviluppo e controllo delle applicazioni cloud.

La formazione necessaria per diventare un cloud engineer è la laurea triennale in ingegneria informatica, integrata da una laurea magistrale o master in cloud computing. Certamente, chi propende per questo tipo di professione deve essere anche dotato di capacità comunicative e deve essere propenso al lavoro in team, dal momento che nello svolgimento della sua attività deve collaborare con altre professionalità.

Inoltre, nel cloud engineering si possono distinguere tre categorie: Cloud Architecture, Cloud Development, and Cloud Support. Nella prima, vi rientrano gli ingegneri cloud che vengono incaricati dalle aziende di pianificare i servizi necessari, come hardware, software e applicazioni varie. Della seconda fanno parte gli ingegneri cloud che utilizzano le loro capacità di sviluppo di software tradizionali insieme a quella di sviluppo di nuove app. Nella terza, infine, si trovano gli ingegneri cloud che collaborano direttamente con i clienti al fine di soddisfare le loro esigenze.

Per diventare un ingegnere cloud, comunque, è necessaria l’apertura della partita iva, se si intende svolgere l’attività come libero professionista.

Per maggiori informazione puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it.  Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Quali sono le competenze di un ingegnere clodu?

Gli ingegneri cloud devono possedere un mix di competenze: da quelle tecniche a quelle finanziarie, da quelle relative all’analisi dei dati a quelle sulla gestione. Fondamentale è  poi la capacità di sicurezza.

Chiaramente, un ingegnere cloud non può non conoscere i linguaggi di programmazione: Php, Java e .NET. Tra i sistemi operativi utilizzati si ricorda, invece, Linux, il software open source, mediante il quale è possibile condividere i risultati liberamente.

Altra competenza necessaria riguarda il funzionamento degli archivi cloud. Un compito che viene sempre più demandato agli ingegneri cloud è, invece, quello di semplificare i processi per gli utenti finali. Le piattaforme al momento più utilizzate dalle aziende più importanti, come Amazon e Google, sono AWS e Google Cloud Platform.

Quanto guadagna un ingegnere cloud?

Come detto all’inizio dell’articolo, la richiesta di ingegneri cloud da parte delle aziende è in forte crescita, in particolare l’aumento è stato registrato dallo scoppio dell’emergenza sanitaria. L’incremento della domanda, ha fatto sì che la remunerazione di tale figura professionale diventasse più appetibile.

Glassdor, in un suo sondaggio, riporta che gli ingegneri cloud guadagnano in media quasi 130 mila dollari all’anno, una cifra più alta rispetto ai colleghi esperti dello sviluppo software: per loro lo stipendio si attesta sui 90 mila dollari all’anno.

In Italia la remunerazione mensile più alta registrata da chi lavora in questo campo è di 3.125 euro al mese. Lo stipendio medio per cloud engineer è invece pari a 37.500 euro all’anno o 19.23 euro all’ora.

Chi si trova, invece, alle prime armi ed occupa, quindi, una posizione di “entry level” percepisce un compenso di 13.650 euro all’anno. I lavoratori senior guadagnano, poi, fino a 52.000 euro all’anno.

Ricordiamo che per poter diventare ingegnere cloud è necessaria l’apertura della partita iva se l’attività viene svolta in proprio. Per maggiori informazione puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it.  Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Come aprire la partita iva online per l’ingegnere cloud?

La strada da seguire per aprire la partita iva online per l’ingegnere cloud è sostanzialmente la stessa di quella dell’ingegnere tradizionale.

Innanzitutto, va rammentato che la professione dell’ingegnere è una di quelle che per poter svolgere la propria attività necessita l’iscrizione all’albo.  Inoltre, una volta aperta la partita iva, il professionista dovrà iscriversi ad INARCASSA, la cassa di previdenza degli ingegneri e degli architetti.

Dunque, per aprire la partita iva, occorre in primis dotarsi del modello AA9/12 e procedere alla sua compilazione. Per effettuare l’iscrizione online della partita iva, sarà necessario rivolgersi oad un professionista abilitato o ad una società di consulenza come la nostra.

Per maggiori informazione puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del www.partitaiva24.it. Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Quindi, adempiere l’operazione tramite il sito dell’Agenzia dell’Entrate non è possibile: dovrai recarti allo sportello se vorrai fare istanza senza alcun aiuto.

Va, inoltre, specificato che i dati da inserire nel momento della compilazione del modello AA9\12 sono:

Infine, precisiamo che aprire la partita iva è totalmente gratuito.

Il codice ateco e il regime fiscale

La scelta del codice ATECO e del regime fiscale sono due aspetti fondamentali per svolgere la propria attività. Quindi, bisogna prestare molta attenzione nel momento della compilazione del modulo necessario per aprire la partita iva. Consigliamo di affidarti sempre ad un professionista o ad una società di consulenza come la nostra.

Infatti, il codice ATECO scelto stabilirà l’area di attività del professionista. Dunque, una opzione errata potrebbe portare anche a sanzioni. Riguardo al regime fiscale, la valutazione è circoscritta a due regimi: il regime ordinario di contabilità semplificata e il regime forfettario. La preferenza del primo regime rispetto al secondo porterà ad un diverso trattamento dell’ingegnere cloud dal punto di vista fiscale e contabile.

Se ti stai approcciando per la prima volta al mondo del lavoro o pensi di non riuscire a guadagnare più di 65.000 euro all’anno, ti consigliamo di aderire al regime forfettario.

Per maggiori informazioni puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it. Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 26/05/2021
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