Home  »  Regime forfettario   »   Contributi INPS ridotti in regime forfettario – chiarimenti

Contributi INPS ridotti in regime forfettario – chiarimenti

Una delle importanti agevolazioni del regime forfettario è la contribuzione agevolata richiedibili dagli artigiani ed i commercianti. L’agevolazione prevede la riduzione della contribuzione del 35%, sia per la tanto odiata parte fissa che sull’eventuale parte variabile. È importante capire però come ci si avvale di questa riduzione, chi può richiederla e quando deve essere richiesta. Questo appunto sarà il tema del contenuto odierno.

Sommario

Il regime forfettario

Il regime agevolato contributivo

I chiarimenti dell'inps

La comunicazione ad INPS per la richiesta di riduzione dei contributi

Il contribuente che perde il regime agevolato

consulenza-partita-iva
Consulenza GRATUITA e senza impegno
con un consulente esperto di Partitaiva24

Il regime forfettario

Il regime forfettario, così come modificato dalla legge di bilancio prevede la determinazione semplificata del reddito, attraverso l’ applicazione di un coefficiente di redditività (diverso a seconda dell’attività economica) ad il fatturato. Il limite di fatturato valido per l’adesione al regime forfettario è di € 85.000, questo limite ricordiamo che deve essere ragguagliato se la partita IVA è stata aperta in corso d’anno. Mentre per coloro che migrano verso questo regime il limite deve essere verificato riferendoci all’anno precedente.

Sul reddito determinato forfettariamente la classica IRPEF e le varie addizionali comunali e regionali vengono sostituite da un’unica imposta che sarà del 15% o del 5% (per i primi cinque anni) a seconda se si possedessero i requisiti start-up.

L’aliquota ridotta e la determinazione semplificata del reddito sono solamente due delle agevolazioni previste per il forfettario, infatti ricalcando il vecchio regime dei minimi, sono previsti anche meno adempimenti da un punto di vista contabile.

Uno dei punti di forza del regime forfettario però è senza dubbio la contribuzione agevolata a livello previdenziale.

Il regime agevolato contributivo

Il regime contributivo agevolato, così come più in generale il regime forfettario, è stato istituito con la legge n. 190/2014. Questo regime è applicabile ai contribuenti che sono obbligati al versamento dei contributi alla gestione commercianti e artigiani dell’INPS.

N. B. per i professionisti ed i freelance iscritti alla gestione separata INPS non è prevista nessuna contribuzione agevolata.

La contribuzione agevolata prevede uno sconto del 35 % dei contributi INPS totali da versare alla gestione previdenziale. Anche il reddito imponibile sul quale calcolare i contributi previdenziali è il reddito determinato in maniera forfettaria.

Ricordiamo che la contribuzione degli artigiani e dei commercianti prevede un versamento minimo ed uno eventuale superando certe soglie di redditi definite annualmente da INPS. Relativamente alla parte fissa, quest’ultima viene calcolata ed è dovuta a prescindere dal raggiungimento della soglia minima di reddito imponibile.

Di conseguenza se il reddito prodotto è inferiore al minimale, i contribuiti andranno comunque calcolati. A questo valore, poi verrà applicato lo “sconto” del 35%.

Facendo un semplice esempio: Il sig. Bodoni, artigiano in regime forfettario, nel 2018 ha un reddito di € 10.000.
Aliquota contributiva 2018 è del 24%
reddito minimale 2018 15.710 €

Il Bodoni, qualora non avesse optato per lo sconto contributivo avrebbe dovuto versare: € 15.710 € x 24 % = 3.770.
Aderendo allo sconto contributivo, l’importo precedente risulterà ridotto del 35%, per un totale di € 2.450 €.

Per avere un quadro completo sulle scadenze dei versamenti INPS rimandiamo all’articolo dedicato che trovate a prossimo link. I contributi previdenziali in regime forfettario

I chiarimenti dell’inps

Dall’introduzione del regime contributivo agevolato, INPS negli anni ha riportato diversi chiarimenti in merito.

Tra questi, ha ribadito che i contributi devono essere calcolati in maniera ordinaria e che trattandosi di un regime di contribuzione speciale, non è possibile riconoscere e richiedere le riduzioni ordinarie previste.

Inoltre, se ci si avvale della riduzione contributiva, il minor valore di contributi versati si rifletterà sull’accredito dei contributi, prima di aderire quindi è bene farci un pensierino. L’agevolazione contributiva infatti, è una facoltà e non un obbligo da parte del contribuente e deve essere richiesta tramite una comunicazione telematica direttamente ad INPS.

La comunicazione ad INPS per la richiesta di riduzione dei contributi

Per usufruire dell’ agevolazione a livello contributivo come detto è necessario presentare una comunicazione ad INPS. Questa comunicazione in caso di avvio di nuova attività deve essere presentata tempestivamente dopo aver iscritto il contribuente alla gestione previdenziale di riferimento.

Per coloro che invece transitano al regime forfettario dal regime tradizionale la scadenza per la presentazione di domanda di sgravio è entro il 28 febbraio di ogni anno. La domanda dopo la prima richiesta non è necessario che venga re inoltrata di anno in anno.

Qualora la domanda venisse presentata in ritardo il contribuente sarà costretto a contribuire in maniera ordinaria per l’anno in corso.

Come detto prima, i contribuenti in regime forfettario non sono obbligati a contribuire in maniera agevolata. Qualora quindi il contribuente volesse non avvalersi della contribuzione agevolata basterà comunicare al proprio consulente la volontà di non avvalersi dello sgravio contributivo.

Il contribuente che perde il regime agevolato

Per i contribuenti che per volontà o per perdita di requisiti fuoriescono dal regime forfettario per ristabilire il regime contributivo ordinario è necessario dare comunicazione ad INPS entro il 28 febbraio dell’anno successivo alla fuori uscita. Inoltre, ricordiamo che la perdita del regime forfettario preclude la possibilità futura, in caso di rientro all’intero del regime di usufruire nuovamente del regime contributivo agevolato. In poche parole, lo sconto del 35% sui contributi può essere richiesto solo una volta.

Vuoi saperne di più?
Richiedi una consulenza gratuita e senza impegno
Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 21/05/2019
Prima di andare via ti suggeriamo di leggere anche questi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    1 commenti
  1. Laura Thevenet ha detto:

    Sorpresa! Calcolo anni lavorati x accesso alla quota 100…tre anni di forfettario valgono poco più della metà, riduzione dell’importo ma anche del numero di settimane lavorate…informazione mai comunicata ai patronati e ai commercialisti. Mi sento truffata. Fate girare assolutamente questa info. Grazie