La SCIA è uno degli adempimenti necessari per avviare un’attività a livello comunale, la parola è l’acronimo di Segnalazione Certificata d’inizio attività. Attraverso questa segnalazione un’impresa può effettivamente dare il via alla propria attività economica senza attendere i tempi dell’esecuzione di verifiche e i controlli preliminari degli enti competenti.
In questo contenuto vedremo nel dettaglio cosa è la SCIA, chi è tenuto a effettuare la comunicazione, quali sono le modalità di presentazione e i suoi costi.
La SCIA è un’autocertificazione da parte dell’imprenditore che conferma di essere in possesso dei requisiti per l’avvio della propria attività economica. I requisiti che l’imprenditore autocertifica attraverso la SCIA sono sia quelli soggettivi (ovvero i requisiti morali e professionali se richiesti) che i requisiti oggettivi previsti dalla legge a seconda dell’attività economica che si andrà a svolgere.
La segnalazione deve essere presentata all’ufficio comunale preposto in sede di inizio (modifica o cessazione) dell’attività economica. Dal momento della presentazione e la ricezione da parte dell’ufficio competente della ricevuta di presentazione l’impresa potrà considerarsi pronta per avviare la propria attività.
In prima analisi possiamo dire che le attività economiche che sono tenute alla presentazione della SCIA sono tutte le attività che prevedono l’utilizzo di un locale aperto al pubblico o un laboratorio, es. ristoranti, negozi, officine, attività turistiche. In secondo luogo è bene porre attenzione anche a quelle attività commerciali come per esempio le attività di e commerce che operano senza magazzino (in dropshipping) o per esempio quelle che si avvalgono della logistica di amazon sono tenute alla SCIA comunale.
Se quindi svolgi attività di vendita online, sia di prodotti fisici o anche di prodotti digitali e quindi il tuo codice ateco è il 47.91.10 se tenuto alla presentazione della SCIA.
Ci sono ovviamente anche delle attività per le quali non è prevista la SCIA ma, per esserne certi consigliamo di richiedere delle informazioni direttamente al proprio comune di residenza e nello specifico all’ufficio SUAP. In caso di mancata presentazione infatti le multe sono abbastanza salate.
La SCIA comunale si presente in maniera telematica direttamente verso l’ufficio SUAP del proprio comune di residenza.
Da qualche anno, moltissimi comuni italiani hanno unificato la procedura d’inoltro della SCIA attraverso il portale “impresainungiorno“. Mediante la registrazione a questo portale, infatti, si può inoltrare la SCIA telematicamente seguendo una procedura guidata che alla fine del processo fornirà la ricevuta di trasmissione telematica.
Altri comuni invece richiedono ancora oggi l’inoltro della pratica attraverso delle piattaforme proprietarie, è importante verificare sempre attraverso l’ufficio SUAP le modalità di inoltro.
Sia nel caso di trasmissione con impresa in un giorno oppure attraverso il portale comunale la SCIA può essere inoltrata direttamente dall’imprenditore oppure attraverso un intermediario abilitato. È importante tenere presente che nel caso di trasmissione in autonomia sarà necessario essere in possesso di un dispositivo di firma digitale per la sottoscrizione della documentazione.
Il costo della SCIA comunale dipende per prima cosa dal tipo di attività da avviare e dal costo delle certificazioni da allegare.
Generalmente, oltre alla parcella del professionista per la trasmissione della SCIA possono essere richiesti dei diritti da parte del comune per l’avvio di una nuova attività. Solitamente l’importo dei bollettini è variabile (dalle 20 € alle € 150).
Dopo la presentazione della SCIA e la ricezione della notifica del SUAP del proprio comune, l’impresa potrà avviare le proprie attività economiche.
Concludendo, la presentazione della segnalazione certificata d’inizio attività sostituisce le autorizzazioni che non sono sottoposte alla verifica di particolari requisiti o vincoli. Se la SCIA è stata presentata correttamente, l’imprenditore non dovrà più effettuare nessun adempimento a livello comunale. L’avvio dell’attività corrisponde alla data della presentazione della SCIA. Il comune, qualora fossero presenti delle anomalie, potrebbe richiedere delle integrazioni o anche inibire l’inizio attività, entro 60 giorni dall’invio della SCIA al SUAP e agli uffici comunali preposti.
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