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Decreto Liquidità – prestiti fino a 25.000 € senza garanzie

Da circa un mese le nostre giornate sono scandite dal susseguirsi di nuovi decreti legge, DPCM, dirette del nostro premier ed aggiornamenti sul numero di nuovi contagi da corona virus. In una condizione come quella odierna dove la maggior parte delle imprese e dei professionisti italiani sono fermi in attesa di tempi migliori la parola d’ordine è liquidità.

Sommario

Decreto liquidità - semplificazione per l'accesso al credito alle imprese in difficoltà

Come funziona la garanzia dello stato

Le condizioni per l'accesso al credito

Prestiti fino a 25.000 euro garantiti al 100%

Quando e a chi richiedere il finanziamento

Rinvio delle scadenze fiscali

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Liquidità per andare avanti e non fermarsi di fronte a questo lockdown che al momento sembra ancora lontano dal cessare.

Di fronte a questa necessità il governo, come ormai consuetudine con una conferenza e successivamente con un decreto Legge ha messo sul tavolo “del denaro” per risollevare l’economia nazionale messa in ginocchio da ormai un mese di blocco. Con il cosiddetto Decreto Liquidità, il Governo ha cercato di mettere a disposizione degli strumenti a favore delle imprese italiane per accedere al credito in maniera agevolata.

Nel contenuto odierno vediamo concretamente che tipo di aiuti sono stati messi a disposizione e quali altre novità sono presenti all’interno del testo del DL n. 23/2020, decreto liquidità. Come sempre il nostro focus saranno le piccole imprese ed i professionisti che da sempre sono il motore della nostra economia.

Decreto liquidità – semplificazione per l’accesso al credito alle imprese in difficoltà

Con lo scopo di assicurare la necessaria liquidità alle imprese ed i professionisti colpite dall’epidemia di covid-19 con una manovra successiva a quella del decreto cura italia, lo stato italiano ha messo a disposizione a favore di banche, istituti finanziari e altri soggetti abilitati al credito delle garanzie per i finanziamenti fino al 31/12/2020.

Il periodo precedente sintetizza in tutto e per tutto la manovra del governo contenuta all’interno del decreto liquidità. Vediamo come le imprese ed i professionisti potranno accedere al credito, quali sono le limitazioni e quanto denaro potrà essere richiesto.

Come funziona la garanzia dello stato

Con l’ultima manovra a sostegno delle imprese il governo ha istituito un fondo di garanzia per le PMI per aiutare le imprese ed i professionisti messi in ginocchio dall’epidemia di corona virus. Attraverso questo fondo le imprese che non hanno sufficienti garanzie alle spalle hanno accesso al credito sfruttando le garanzie fornite dallo stato italiano.

Leggendo ciò viene da pensare quindi che non ci saranno condizioni per l’accesso ad i finanziamenti e chiunque potrà accedere a questi finanziamenti tanto pubblicizzati. Purtroppo non è così difatti ci saranno delle condizioni d’accesso. Queste condizioni o meglio la condizione primaria sarà quella di una certa solidità pregresse dell’impresa o del professionista di pagare i propri debiti.

Anche se garantiti dallo stato italiano il denaro viene erogato sempre dalla banca. Parliamo pur sempre di denaro in prestito, non si tratta di finanziamenti a fondo perduto.

Le condizioni per l’accesso al credito

Dal testo del decreto la prima condizione che salta all’occhio è che per accedere al credito garantito dallo stato l’impresa o il professionista richiedente non deve essere presente tra le esposizioni deteriorate presso il sistema bancario ai sensi della normativa europea.

Detto in parole povere, se in passato siete stati dei cattivi pagatori, o avete avuto situazioni difficili con la banca per precedenti finanziamenti, ahimè non sarà possibile accedere al credito oppure sicuramente per voi sarà più difficile accedervi.

Prestiti fino a 25.000 euro garantiti al 100%

Tralasciando quelle che sono le indicazioni relative ad i prestiti di grande taglio ed i requisiti necessari per la loro richiesta soprattutto da parte delle grandi imprese vediamo a che tipo di finanziamenti potranno accedere le piccole imprese e quanto denaro verrà concesso alle piccole attività produttive.

Per le piccole imprese ed ai professionisti i prestiti saranno garantiti al 100 % dal fondo di garanzia dello stato e potranno essere richiesti saranno fino a 25.000 o comunque un importo non superiore al 25% del fatturato del 2019.

Per i prestiti di piccolo taglio, entro i 25.000 euro, lo stato si pone quindi come garante al 100% e sarà possibile accedere al credito “senza nessuna valutazione di merito”. In questo modo le normali tempistiche per l’accesso al credito saranno di gran lunga ridotte (le procedure di istruttoria e la documentazione dovrebbe essere davvero minima).

Come abbiamo detto sopra la parola d’ordine è liquidità tuttavia sarà necessario che questo denaro entri prima possibile nelle tasche degli imprenditori per far fronte a questa crisi. Contiamo che nelle prossime settimane le banche si attrezzeranno per creare questo prodotto finanziario e standardizzeranno le procedure di richiesta permettendo alle imprese ormai in ginocchio di avere una ventata di ossigeno.

Se vi state chiedendo quali saranno le regole per accedere al credito e quanto potranno richiedere tutte le imprese nate a fine 2019 oppure nei primi mesi del 2020 si è ancora in attesa di capire come procedere. Purtroppo si tratta pur sempre di norme varate in periodi d’emergenza ed ancora da attuare, classificare tutte le ipotesi rimane difficile ma siamo sicuri che nei prossimi giorni sarà fatta luce su tutte le casistiche.

Quando e a chi richiedere il finanziamento

Come abbiamo accennato sopra, la manovra presente nel decreto consiste nel garantire del denaro alle banche per dei finanziamenti agevolati e più veloci. In questo senso i prestiti/finanziamenti dovranno essere richiesti direttamente dal correntista alla propria banca.

Chiaramente, essendo il decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale al momento sicuramente nessuna filiale sarà pronta ad accogliere le richieste di finanziamento da parte di imprenditori e professionisti. Il prodotto finanziario ancora non esiste, dovranno passare giorni se non settimane prima che sia possibile standardizzare le procedure e sarà permesso ai contribuenti di poter effettuare la propria richiesta di credito.

Ricordiamo che al momento le banche si trovano alle prese del blocco dei mutui indetto dal precedente decreto cura Italia. Va da se quindi che questi finanziamenti potranno materialmente entrare nei conti degli imprenditori verosimilmente tra circa un mese, un mese e mezzo.

Rinvio delle scadenze fiscali

Anche se il punto centrale del decreto del 23 marzo è stata la liquidità da immettere sul mercato per aiutare le imprese, il governo ha riservato dello spazio anche alle tematiche fiscali differendo scadenze di aprile e maggio.

A sostegno di imprese e professionisti sintetizzando sono stati posticipati i pagamenti degli f24 relativi ad imposte e contributi (IVA, contributi previdenziali, ritenute, ecc…) di aprile e maggio. La nuova scadenza sarà al 30 giugno 2020.

In questa data il contribuente potrà decidere se pagare in un’unica soluzione oppure pagare in un massimo di 5 rate sempre a partire dal 30 giugno.

Il rinvio però non sarà valido per tutti. Per poter posticipare i pagamenti degli F24 infatti al 30 giugno 2020, il contribuente dovrà aver avuto un calo di fatturato di almeno del 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Specificatamente per poter posticipare i pagamenti del mese di aprile nel marzo 2020 si deve aver avuto un calo di fatturato di almeno il 33% rispetto a marzo 2019. Per rinviare i pagamenti di maggio, nel mese di aprile 2020 il fatturato dovrà essere inferiore almeno del 33% rispetto al mese di aprile 2019.

Per le imprese di nuova costituzioni invece, non è stato posto alcun vincolo. I nuovi imprenditori ed i nuovi professionisti potranno provvedere a posticipare le scadenze di aprile e maggio senza nessuna valutazione sul calo del proprio fatturato o altra condizione.

Ricordiamo che si tratta solo di una posticipazione dei pagamenti, non ci sarà nessuna sospensione dei pagamenti. Per coloro che ne hanno la possibilità consigliamo comunque di procedere al pagamento dei propri F24, il 30 giugno (almeno per il momento) infatti è la prima data utile per il pagamento delle imposte sui redditi scaturenti dalla dichiarazione.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 11/04/2020
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