Nella serata di venerdì 19 marzo è stato approvato, dal Consiglio dei Ministri, il primo Decreto Legge firmato Mario Draghi, riportante i tanti attesi ristori per le imprese e i professionisti messi in ginocchio dalla pandemia da Coronavirus. A poco più di un anno dalla prima chiusura generalizzata delle attività, ci ritroviamo ancora di fronte ad un’incertezza totale. Imprese e professionisti stentano a vedere ripartire le loro attività, così come tutta l’economia a livello nazionale.
Sommario
Cosa prevede il decreto Sostegni
I sostegni alle imprese e professionisti - il nuovo contributo a fondo perduto
Contributo a fondo perduto - DL Sostegni
A quanto ammonta il contributo a fondo perduto
Esempi calcolo contributo a fondo perduto del DL Sostegni
Esempio 1. Partita iva aperta prima del 2019
Esempio 2. Partita iva aperta prima del 2019
ESEMPIO 3. Partita iva aperta a luglio 2019
Chi è escluso dal contributo a fondo perduto del DL Sostegni
Come ottenere il bonus del decreto sostegni
Quando va presentata l'istanza per richiedere il contributo a fondo perduto?
Faq
All’interno del nuovo Decreto Legge, ribattezzato Decreto Sostegni, troviamo, quindi, un nuovo contributo a fondo perduto per tutte le partite iva che hanno subito delle perdite dall’inizio della pandemia. Il testo ufficiale è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 22 marzo 2021 ed è composto da 43 articoli.
In questo contenuto andremo ad analizzare, nello specifico, le misure previste in favore degli operatori economici, le tante care partite iva.
Con il Decreto sostegni il Governo stanzia 32 miliardi per tamponare le perdite riportate dagli operatori economici e cerca di potenziare gli strumenti di contrasto contro la diffusione del Coronavirus.
L’iniziativa dell’ esecutivo ha l’obiettivo, per quanto possibile, di dare un segnale al Paese e far sentire la propria presenza in questo periodo difficile.
Riassumendo, gli interventi si sono concentrati in:
Parliamo, quindi, del nuovo contributo a fondo perduto previsto per le partite iva.
All’articolo 1 del DL 41 del 22/3/2021 si prevede un nuovo contributo a fondo perduto per tutti i titolari di partita iva che svolgono attività d’impresa, arte e professione.
Una delle grandi novità, rispetto ai precedenti contributi chiamati “ristori”, è che il contributo è rivolto potenzialmente a tutti, non c’è distinzione che riguarda attività, regime fiscale (potranno quindi richiederlo anche le partite iva forfettarie) o zone di appartenenza dei contribuenti.
Stop, quindi, a tabelle di ATECO o al tipo di zona in cui ci si ritrova al momento dell’entrata in vigore del decreto.
I requisiti da rispettare per ottenere il beneficio sono solo dettati dal calo del fatturato tra il 2019 e il 2020.
Inoltre, i dati da tenere in considerazione, al fine di verificare i requisiti, non saranno quelli relativi ad un determinato mese, come stabilito per i precedenti contributi, ma quelli che riguardano la media mensile dell’anno 2019 e tutto l’anno 2020.
Sono previste delle eccezioni per coloro che hanno aperto la partita iva dopo il 1° gennaio 2019 fino alla data di entrata in vigore del Decreto, che analizzeremo più avanti.
Per poter richiedere il contributo a fondo perduto, come anticipato sopra, i titolari di partita iva dovranno rispettare alcuni requisiti:
Per i soggetti che hanno avviato la loro attività dopo il 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti sopra visti. Se abbiamo aperto, quindi, una partita iva dopo il primo gennaio 2019, il contributo spetta di diritto a prescindere dal volume di ricavi o delle eventuali perdite.
Il valore del contributo del Decreto Sostegni si determina applicando una percentuale tra la differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato dei corrispettivi del 2019.
La percentuale è di tipo decrescente a seconda del volume di fatturato del professionista o dell’impresa in questione.
NB. in ogni caso, l’importo del contributo non potrà essere inferiore a 1.000 € per i professionisti e le ditte individuali e di 2.000 € per le società. L’importo massimo, invece, non potrà essere superiore a 150.000 €.
Inoltre, come per i precedenti contributi, il contributo del Decreto Sostegni non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
I soggetti che hanno avviato la loro attività durante il 2019 riceveranno, quindi, la base minima del contributo. Tuttavia, il contributo spettante potrà essere anche superiore al minimo. All’interno del Decreto, infatti, è precisato che per i soggetti che hanno aperto la partita IVA dal 1° gennaio 2019, ai fini della media di cui si è detto, rilevano i mesi successivi a quello di attivazione.
Per chi, invece, ha aperto partita iva nel 2020 o nel 2021 e, quindi, non ha nessuna possibilità di calcolare la perdita media mensile, riceverà il contributo minimo.
Facciamo, quindi, degli esempi per cercare di capire come funziona il calcolo del contributo a fondo perduto del DL Sostegni.
Fatturato 2019: 90.000 €
Fatturato 2020: 40.000 €
Verifichiamo il primo requisito: calo di almeno il 30% del fatturato tra il 2019 e il 2020
Perdita: 90.000 € – 40.000 € = 50.000 €
La perdita è stata pari al 55% del fatturato.
Calcoliamo le medie mensili
Media mensile 2019: 90.000€ / 12 = 7.500 €
Media mensile 2020: 50.000€ / 12 = 3.333 €
Differenza media del fatturato: 7.500€ – 3.333€= 4.166 €
Al fine di calcolare quanto ci spetta dobbiamo applicare il coefficiente per le imprese con un fatturato 2019 inferiore a 100 mila euro, ovvero il 60%.
Contributo a fondo perduto: 4.166€ * 60% = 2.500 €
Fatturato 2019: 20.000 €
Fatturato 2020: 10.000 €
Verifichiamo il primo requisito: calo di almeno il 30% del fatturato tra il 2019 e il 2020
Perdita: 20.000€ – 10.000€ = 10.000€
La perdita è stata pari al 50% del fatturato
Calcoliamo le medie mensile
Media mensile 2019: 20.000€ / 12 = 1.666€
Media mensile 2020: 10.000€ / 12 = 833€
Differenza media del fatturato: 1.600€ – 833€ = 833€
Per calcolare quanto ci spetta, dobbiamo applicare il coefficiente per le imprese con un fatturato 2019 inferiore a 100 mila euro ovvero il 60%
Contributo a fondo perduto: 833 € * 60% = 500 €
Il contributo spettante sarebbe pari a 500 €, ma, visto che il minimo è di € 1.000, il contributo che riceveremo sarà comunque pari a 1.000 €
Fatturato 2019 escludendo il mese di luglio (mese di apertura): 50.000 € (5 mesi)
Fatturato 2020: 60.000 € (12 mesi)
Il primo requisito non deve essere verificato
Calcoliamo le medie mensile
Media mensile 2019: 50.000€/ 5 = 10.000€
Media mensile 2020: 60.000€ / 12 = 5.000€
Differenza media del fatturato: 10.000€ – 5.000€ = 5.000€
Al fine di calcolare quanto ci spetta dobbiamo applicare il coefficiente per le imprese con un fatturato 2019 inferiore a 100 mila euro ovvero il 60%
Contributo a fondo perduto: 5.000 €* 60% = 3.000 €
In caso di importi minimi, ricordiamo che spetta comunque il contributo minimo pari a 1.000 €
L’Agenzia dell’Entrate ha appena pubblicato il provvedimento per rispondere ai dubbi e fare delle precisazioni per le partite iva aperte nell’ultimo mese del 2019. Di seguito il link per la guida pdf scaricabile. DL Sostegni Guida contributo a fondo perduto.
Abbiamo creato un gruppo su Facebook dove trovi guide e informazioni utili per tutti i titolari di partita iva, al momento il focus è ovviamente il contributo a fondo perduto. Iscriviti se vuoi saperne di più: Generazione Partita iva
Come riportato al comma 2 dell’art. 1 del DL sostegni gli esclusi dal contributo a fondo perduto sono :
A questo proposito, è bene puntualizzare che a differenza dei precedenti bonus e contributo a fondo perduto non vi è nessuna menzione circa i titolari di pensione o redditi da lavoro dipendente. Dalla lettura del DL e dalla guida dell’Agenzia dell’Entrate, sembra appunto che anche i lavoratori dipendenti o pensionati che svolgono attività professionale o d’impresa con partita iva possono richiedere il contributo a fondo perduto se rispettano i requisiti di cui sopra.
Per richiedere il contributo a fondo perduto del DL sostegni sarà necessario presentare un’istanza telematica all’Agenzia dell’Entrate. L’istanza potrà essere presentata dal contribuente stesso attraverso le proprie credenziali fisconline o SPID oppure potrà essere delegato un professionista.
Ricordiamo che dal primo marzo 2021 non è più possibile richiedere le credenziali fisconline, se perciò non si ha l’accesso alla propria area riservata sarà obbligatorio avere lo SPID.
Durante la compilazione dell’istanza verrà richiesta l’autocertificazione dei requisiti e l’IBAN sul quale si richiede l’accredito.
Rispetto ai precedenti contributi è possibile scegliere se ricevere il bonifico direttamente sul proprio conto corrente oppure utilizzare tale contributo come un credito d’imposta per compensare altri tributi. Tale scelta è irrevocabile.
Con il provvedimento pubblicato dall’Agenzia dell’Entrate la richiesta per il contributo a fondo perduto potrà essere inoltrata a partire dal 30 marzo 2021 fino al 28 maggio 2021.
Ad oggi, non è ancora stato attivata nessuna procedura e, quindi, non è ancora possibile richiedere alcun contributo.
Ho aperto la partita iva nel 2020, ho diritto al contributo a fondo perduto?
Sì, ti spetta il contributo minimo.
Devo trovarmi in zona rossa per avere diritto al contributo a fondo perduto?
No! Il contributo è esteso a tutta l’Italia, indistintamente dalla zona in cui ti trovi. Basta avere una partita iva.
Ho aperto la partita iva nel 2021, ho diritto al contributo a fondo perduto?
Sì, ti spetta il contributo minimo, ma solo se hai aperto la partita iva prima del 23 marzo.
Sono un commerciante, cosa devo inserire alla voce “fatturato” nella domanda per il fondo perduto?
Devi sommare il totale di fatture emesse e corrispettivi e poi sottrarre eventuali note di credito.
Quale codice Ateco devo avere per richiedere il contributo a fondo perduto?
Non è prevista una tabella di codici Ateco. Se hai una partita iva e possiedi i requisiti puoi richiedere il contributo a fondo perduto.
Sono dipendente ed ho anche una partita iva, posso richiedere il contributo a fondo perduto?
Sì, se possiedi i requisiti per richiederlo.
Ho aperto la partita iva nel 2019, posso richiedere il contributo?
Sì, ti spetta almeno il contributo minimo. Con una perdita di fatturato tra il 2019 eil 2020, potresti ricevere anche di più.
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