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Digital marketing manager: una professione in crescita

Sono oltre 230 mila le offerte di lavoro nel mondo che si possono rintracciare mediante una semplice ricerca su LinkedIn volte allo specialista del settore. Sarà questo uno dei motivi che ha consentito di inserire questo profilo tra i primi 10 della classifica 2021 stilata dal social network più diffuso nel pianeta in ambito business. Vediamo quali sono le caratteristiche di questa figura professionale e quali percorsi di studio bisogna intraprendere.

Sommario

Cos'è il digital marketing?

Come si sviluppa il digital marketing

Qual è l'attività del marketing manager?

Quanto guadagna un digital marketing specialist

Come si diventa una specialista in digital marketing

Le sottocategorie del digital marketing manager

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Cos’è il digital marketing?

Con il termine “digital marketing” ci si riferisce ad una branca dell’economia che si occupa di sviluppare le attività di interazione e comunicazione online, mediante degli strumenti digitali, al fine di promuovere prodotti e servizi e migliorare il brand di un’impresa, analizzandone i trend e le valutazioni del mercato di destinazione. 

Quindi, il digital marketing tiene conto di un mix di competenze digitali, creative, e strategiche per consentire, ad esempio, ad un’azienda di e-commerce, di raggiungere il successo. Per fare ciò, occorre saper mettere insieme strategie che richiedono l’utilizzo di dispositivi elettronici, una buona connessione Internet, ma, soprattutto, dimestichezza con i principali social, la posta elettronica, le app e i tool che offre il mondo del web. 

L’obiettivo di chi sceglie di svolgere la professione in questo ambito e, quindi, di diventare un digital marketing manager, consiste nel far ottenere alle aziende, che operano in particolar modo online, un’importante visibilità, rafforzandone, attraverso i succitati strumenti, la credibilità del segno distintivo più importante: il marchio.

Come si sviluppa il digital marketing

Il “digital marketing”, come lo conosciamo oggi, nasce a seguito dell’approdo del consumismo su Internet, grazie al motore di ricerca Google, fondato da‎ ‎Larry Page ‎e Sergey Brin nel 1998. Prima di questo evento, la pubblicità commerciale poteva trovarsi su altri canali e offline. Quindi, sui giornali, in radio e in televisione, senza bisogno che il consumatore fosse parte attiva del mercato.

Soltanto, dunque, con la navigazione su Internet da parte degli utenti, la loro visita sui siti web e sui successivi social, che via via spopoleranno, il marketing digitale farà un vero exploit. Tramite una semplice connessione, infatti, il consumatore inizia a partecipare attivamente alla ricerca di prodotti e servizi, supportati dalla campagna pubblicitaria delle aziende, le quali, con l’impiego di strategie sempre più raffinate, gli permettono di richiedere informazioni in tempo reale sui beni da acquistare e a prezzi competitivi.

Pertanto, la differenza principale tra il digital marketing e il marketing tradizionale consiste nei mezzi impiegati dalle imprese per raggiungere il proprio target. Nel primo caso, per conseguire tale obiettivo è indispensabile la connessione ad Internet, come detto prima, nel secondo, occorre l’utilizzo di differenti canali: televisione, radio, volantini e cartelloni pubblicitari. Spesso, molto più costosi.

Se nel marketing tradizionale il target di riferimento è molto ampio, non essendo necessaria una selezione a monte (si pensi ad uno spot lanciato a milioni di spettatori che stanno guardando un film o una trasmissione televisiva), invece, nel marketing digitale, questo è più ridotto. Infatti, bisogna effettuare uno screening del pubblico sin dall’inizio perché la campagna pubblicitaria si riveli efficace. Ad esempio, quella che può essere implementata sui social deve rivolgersi a degli utenti precisi, distinti per fascia di età, origine, interessi e quant’altro. In caso contrario, potrebbero essere impiegate ingenti risorse che un’impresa di piccole dimensioni, solitamente, non ha.

Il digital marketing, inoltre, deve tener conto di un altro fattore per funzionare: ossia la strategia da utilizzare nella campagna pubblicitaria sui motori di ricerca. È di estrema importanza fare un’analisi sulla parola chiave che il cliente potrebbe digitare per trovare il prodotto dell’azienda. Vanno valutati diversi elementi, perché il consumatore potrebbe arrivare sul canale online dopo avere sviluppato l’interesse a seguito di una réclame vista su quello tradizionale e, alla fine, scegliere di recarsi presso il negozio fisico. 

È necessario, dunque, approfondire le caratteristiche dell’utente che si vuole raggiungere, perché potrebbe optare per un iter “multicanale” prima di effettuare l’acquisto: pubblicità televisiva, motore di ricerca, visita sul sito web e boutique tradizionale. Per questo motivo, una strategia vincente del digital marketing è senz’altro quella includere, a priori, il cliente sia online che offline, cercando di soddisfare entrambe le esigenze. Chi, dunque, intraprende la professione del digital marketing manager dovrà valutare tante alternative per portare a buon fine il suo piano strategico e, quindi, la sua attività.

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Qual è l’attività del marketing manager?

Analizzare il business dell’azienda, i suoi target di riferimento, la concorrenza sul mercato e il contesto socioeconomico in cui la stessa opera, sono i compiti principali del digital marketing manager. Sono, infatti, degli elementi indispensabili perché possa essere strutturato un piano che, sulla base dei dati tratti da tali valutazioni, si adatti all’impresa per la quale lo specialista digitale collabora.

Dunque, il digital marketing manager è l’ideatore del progetto, il quale si avvale anche di un gruppo di lavoro, composto da professionisti specializzati negli altri rami della materia. Un esempio tipico è costituito dall’agenzia di web marketing che, spesso, affianca le aziende nella strategia volta alla crescita della loro presenza online.

Quindi, lo specialista del marketing digitale, si occupa di seguire la gestione del sito internet dell’impresa, le campagne pubblicitarie, volte a portare nuovi clienti sulla propria vetrina online, e di potenziare il brand per accrescere le vendite del prodotto o servizio della stessa mediante i canali digitali, per l’appunto.

Pertanto, la comunicazione e la creatività, necessaria a sviluppare le idee per il lancio della strategia di marketing, sono degli aspetti fondamentali della sua attività. Le sue mansioni, inoltre, non si esauriscono nell’analisi e monitoraggio dei dati, ma consistono anche nella redazione dei report di studio di marketing e del piano di comunicazione, che permetteranno anche di stimare il budget necessario per posizionare i prodotti e i servizi dell’azienda sul mercato.

Quanto guadagna un digital marketing specialist

La remunerazione di un digital marketing manager dipende da diversi fattori. Il più importante è certamente legato alla sua esperienza sul campo. Infatti, all’inizio della sua attività, un professionista del settore può guadagnare fino a 30 mila euro all’anno.

Sostanzialmente, dipende tutto dall’andamento della sua carriera e dai compiti di responsabilità che potrebbero essergli affidati nel corso della stessa. Si pensi al responsabile del marketing e della comunicazione di un’azienda. Un curriculum di competenza decennale potrebbe permettergli di percepire uno stipendio che si aggira attorno alle 60 mila euro annui.

Dopo 15 anni di carriera, un digital marketing manager può arrivare a ricavare dalla sua attività fino a circa 80 mila euro all’anno. Lo stipendio medio per un marketing manager in Italia è, secondo la stima del sito web italiano www.talent.com, di 45 mila euro all’anno o 23.08 euro all’ora (se freelance). Perciò, uno specialista del marketing che opera in autonomia può percepire anche fino a 40 euro all’ora.

Come si diventa una specialista in digital marketing

Nel suo report sulle professioni più ricercate e sui maggiori settori in crescita, stilato da LinkedIn, vengono indicate anche le competenze necessarie per poter intraprendere la professione del digital marketing specialist. Oltre a saper gestire i social media e sviluppare una content strategy occorre, infatti, acquisire delle skills in tema SEO, conoscenza di analisi delle statistiche, utilizzo dei tool di Google, indispensabili per lanciare una campagna di advertising.

Un esempio di percorso di studi suggerito da diversi contributi sul web è il Master in Digital Marketing & Omnichannel Strategy Management di Alma Laboris Business School, che forma professionisti, con taglio manageriale, in grado di creare, gestire e coordinare una campagna di marketing digitale, con piena padronanza di tutti gli strumenti tecnici, strategici, esecutivi e di governance.

Dunque, il master mira a dotare i corsisti di una formazione non solo per l’utilizzo dei canali digitali (attraverso SEO, SEM, social, blog, e-commerce, tecniche di marketing, etc) ma anche per l’acquisizione di competenze di project management, user experience, analisi big data, budget, etc.  

Ricordiamo che si tratta di una professione in cui saper comunicare è fondamentale, per cui il percorso da intraprendere potrebbe essere compatibile anche con un corso di laurea in discipline umanistiche come Scienze per la Comunicazione, Marketing o Pubblicità, offerto da diversi atenei italiani.

Se stai pensando, dunque, di diventare un esperto del digital marketing e lavorare come professionista, ricorda che hai bisogno di aprire la partita iva. Per saperne di più, puoi richiedere una consulenza gratis compilando il form presente sulla home page di partitaiva24.it. Clicca sul link seguente https://partitaiva24.it/. Un consulente del nostro team ti contatterà per rispondere a tutti i tuoi dubbi.

Le sottocategorie del digital marketing manager

Il digital marketing si può suddividere in altre sottocategorie, tra cui: digital advertising, google ads, social media marketing, email marketing, content marketing. Pertanto, a dette classi, corrispondono altrettanti professionisti del settore:

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 16/04/2021
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