Home  »  Regime forfettario   »   La fattura in regime forfettario

La fattura in regime forfettario

La fattura in regime forfettario per quanto semplice sia è sempre un’operazione ostica e che porta con sé spesso molti dubbi. Ciò vale sia per chi ha già la propria attività da tempo ma soprattutto per i neofiti che l’anno appena aperta.

Sommario

Fattura cartacea o fattura elettronica

La fatturazione elettronica

Come si fa la fattura in regime forfettario

La marca da bollo in fattura

L'invio della fattura

Fac-simile fattura in regime forfettario

Fattura elettronica in regime forfettario.

consulenza-partita-iva
Consulenza GRATUITA e senza impegno
con un consulente esperto di Partitaiva24

Fattura cartacea o fattura elettronica

Fattura cartacea o fattura elettronica è subito un primo dubbio per chi aderisce al regime forfettario. Ad oggi la normativa riporta che sono tenuti alla fatturazione elettronica tutte le partite iva in regime ordinario e tutti i forfettari che nel 2021 abbiano fatturato più di 25.000 €. Ne segue dunque che se hai aperto partita iva nel 2022 o nel 2023 non sei ancora obbligato fatturare elettronicamente.

È importante sottolineare però che a partire dal 1° gennaio 2024 ci sarà l’obbligo indistinto di fatturazione elettronica per tutti i titolari indipendentemente dal volume di fatturato o dal regime fiscale.

Il nostro consiglio è quindi se hai partita iva o se ti appresti ad aprirla a breve di procedere sin da subito a optare per la fatturazione elettronica.

La fatturazione elettronica

Per fatturazione elettronica non si intende solo la fatturazione attraverso un tool di fatturazione o più in generale tramite PC o smartphone. Per fatturazione elettronica si intende un particolare meccanismo di trasmissione del documento fiscale attraverso un sistema telematico gestito dall’agenzia dell’entrate, il sistema d’interscambio.

Il processo di fatturazione, la creazione della fattura in sé, richiederà sempre i soliti dati né più né meno. La modifica risiede solo nella necessità di un supporto adibito alla fatturazione elettronica che permetta l’invio dei documenti secondo i nuovi standard. Abbiamo creato un contenuto su tutto quello che c’è da sapere sulla fatturazione elettronica ecco il link: fatturazione elettronica – la guida definitiva.

Come si fa la fattura in regime forfettario

Passiamo adesso a come si fa la fattura in regime forfettario. Per prima cosa, abbiamo bisogno chiaramente della nostra partita iva e di un tool di fatturazione elettronica. Se non hai ancora aperto la tua partita iva, puoi rivolgerti a noi di partitaiva24.it e ci occuperemo di tutto. Dall’apertura alla fornitura anche del nostro software di fatturazione elettronica all’interno di partitaiva24.cloud.

Con i tuoi dati fiscali a portata di mano ed effettuato l’accesso al tuo software di fatturazione elettronica gli elementi che ti serviranno per primi sono i dati fiscali del tuo cliente.

Altri dati come mail, telefono per quanto utili nella registrazione dell’anagrafica del cliente non sono obbligatori. Se non li hai non è un problema quindi.

Di seguito trovi un esempio delle informazioni anagrafiche di un cliente.

ANAGRAFICA ESEMPIO

Il passo successivo sarà definire la data e il numero della fattura.

Tutte le fatture devono essere datate e numerate in maniera progressiva. Banalmente quindi, la prima fattura dell’anno emessa il giorno X avrà il numero 1. La seconda fattura emessa il giorno X+Y avrà il numero 2 e così fino a fine anno.

Ogni 31 dicembre la numerazione verrà conclusa e dal primo gennaio dell’anno successivo si ripartirà nuovamente dal numero 1.

È possibile anche utilizzare dei sezionali del tipo “/a” “/online” se si hanno più modalità di vendita (ad esempio si vende online oltre che in negozio, oppure su più punti vendita, ecc.).

Ecco sempre un esempio attraverso un’immagine del nostro partitaiva24.cloud.

numero e data

Passiamo adesso al corpo della fattura, e inserire il bene ceduto o la prestazione svolta.

Quando si crea una fattura, è molto importante la descrizione del servizio o del prodotto. Nel caso di erogazione di un servizio, questo deve essere descritto e si deve cercare di essere il meno vaghi possibile nella descrizione dell’attività. Discorso analogo vale nel caso di un bene fisico. Il prodotto deve essere descritto nella maniera più completa possibile indicando inoltre quantità, numero o peso.

Oltre a quantità, numero o peso dell’oggetto della fattura sarà necessario inserire ovviamente anche il prezzo. In regime forfettario non sarà presente l’iva perché non prevista dal regime fiscale.

Se usi la fatturazione elettronica il codice IVA da inserire sarà N2.2 – regime forfettario e il tuo prezzo sarà calcolato automaticamente senza iva.

Se invece fatturi ancora in formato cartaceo dovrai inserire anche la dicitura “Operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 così come modificato dalla Legge numero 208/2015. Imposta di bollo da 2 euro assolta sull’originale per importi maggiori di 77,47 euro”.

Se sei un professionista e fatturi in formato cartaceo dovrai anche inserire la dicitura: “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’articolo 1 comma 67 della Legge numero 190/2014”. Se invece fatturi elettronicamente non dovrai valorizzare il campo ritenuta.

esempio fattura

La fattura a questo punto sarà quasi terminata.

Vuoi creare le tue fatture senza errori? Richiedi una consulenza gratuita con un esperto di Partitaiva24

consulenza-partita-iva
GRATIS e senza impegno

La marca da bollo in fattura

Veniamo adesso alla marca da bollo. Nelle fatture in regime forfettario non essendo prevista l’iva sarà necessario applicare una marca da bollo da 2 €. Per chi fattura in formato cartaceo basterà applicare fisicamente una marca da bollo da € 2 acquistata al tabacchi ed il gioco sarà fatto.

Se invece fatturi elettronicamente, il bollo verrà applicato virtualmente e sarà poi assolto periodicamente attraverso il pagamento di un F24 cumulativo durante l’anno.

Se vuoi saperne di più su come si pagano i bolli sulle fatture elettroniche ecco il contenuto ad hoc del nostro blog: come pagare i bolli elettronici.

L’invio della fattura

Una volta inseriti tutti i dati sei quasi pronto per l’invio della fattura. Inserisci i riferimenti del metodo in cui sei stato pagato o verrai pagato es. contanti, carta, bonifico ecc…. e procedi all’invio della fattura al sistema di interscambio se elettronica e direttamente per email e di persona al tuo cliente.

Ricorda che se fatturi elettronicamente la fattura viene inviata allo SDI e solo se hai inserito il codice destinatario anche al software di fatturazione elettronica. Il tuo cliente non riceve nessun PDF o nessuna mail con la fattura se non sei tu a inviarla. Ti consigliamo dunque dopo che hai inviato la fattura allo SDI di scaricare il PDF di cortesia e inviarlo contestualmente al tuo cliente.

Fac-simile fattura in regime forfettario

Di seguito troverai alcuni esempi di fatture in regime forfettario.

NB. si tratta di esempi di fatture cartacee, se emetti già fatture elettroniche (come ci auspichiamo) devi tener conto solo dell’impostazione e dei dati da inserire al fine di creare una fattura a regola d’arte.

Esempio 1: libero professionista con gestione separata INPS

Mario Messi
Viale Monza 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente
Via Manzoni 14
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Documento: FATTURA      Numero: 1       Data: 01/01/2023

… Descrizione prestazione …

Compenso professionale                                       € 600,00

Rivalsa INPS 4%                                                      € 24,00

Totale                                                                        € 624,00

Netto a pagare                                                        € 624,00

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014.

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

Esempio 2: procacciatore d’affari forfettario con ENASARCO

Mario Rossi
Viale San Giuseppe 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente
Via Matteucci 14
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Documento: FATTURA      Numero: 1       Data: 01/01/2023

…  Descrizione prestazione …

Imponibile                                                € 100,00

IVA                                                                               € 0,00

Totale  documento                                                   € 100,00

– quota previdenziale ENASARCO  (- 8,50%)      € 8,50

Netto a pagare                                                           € 97,50

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario.

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

Esempio 3: libero professionista con cassa previdenziale propria

Matteo de Mattei
Viale Liberio 17
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente
Via Matteo 34
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:
Codice SDI/PEC:

Documento: FATTURA      Numero: 1       Data: 01/01/2023

…  Descrizione prestazione …

Compenso professionale                                           € 105,77

IVA                                                                                 € 0,00

Contributo integrativo 4% (la percentuale dipende dalla cassa professionale)                                                              € 4,23

Totale  documento                                                    € 110

Netto a pagare                                                            € 110

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

Esempio 4: commerciante\artigiano in regime forfettario

Bla Bla Bla di Verdi Mario
Via dei ciclamini 3
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita iva:
Codice SDI/PEC:

Nome e cognome/rag.soc. Cliente
Via Tommaseo 10
35131 Padova
Codice Fiscale:
P.Iva:
Codice SDI/PEC:

Documento:  FATTURA           Numero:   1               Data: 01/01/2023

…  Descrizione prestazione …

Imponibile                                                               € 700,00

IVA                                                                             € 0,00

Totale documento                                                 € 700,00

Netto a pagare                                                        € 700,00

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario e successive modifiche;

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

Fattura elettronica in regime forfettario.

Dopo questa breve guida sulla fattura in regime forfettario, prima di concludere vogliamo soffermarci nuovamente sulla fattura elettronica in regime forfettario. Ad oggi, anche se molti forfettari sono obbligati alla fatturazione elettronica non c’è ancora un obbligo generalizzato che comunque partirà tra qualche mese.

Allinearsi già adesso con il mercato comunque è il nostro consiglio. Al di là dei software privati (che hanno ormai dei costi irrisori) c’è anche la soluzione completamente gratuita di agenzia dell’entrate. Non adeguarsi potrebbe anche significare la perdita di alcune opportunità lavorative in quanto si tratta ormai di uno standard consolidato. Infine, se il tuo timore è quello di commettere degli errori e non ti fidi ancora dei sistemi elettronici puoi sempre provare i nostri servizi. I clienti di Partitaiva24.it sono guidati durante il processo di fatturazione e tutte le fatture emesse vengono verificate dai consulenti, una ad una per evitare appunto errori.  Richiedi la tua consulenza per avere più informazioni e nell’attesa visiona il nostro partitaiva24.cloud.

Vuoi saperne di più?
Richiedi una consulenza gratuita e senza impegno
Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 17/07/2023
Prima di andare via ti suggeriamo di leggere anche questi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    44 commenti
  1. Amadori Margherita ha detto:

    sono una artigiana che lavora da sola senza dipendenti.ho iniziato febbraio 2019 come forfetaria,rilevando in affitto d’azienda la ditta da mia zia per la quale lavoravo saltuariaente come coaudiuvante famigliare.mi versava contributi ma non partecipavo agli utili dell’impresa,e non ero dipendente.secondo voi posso entrare coe start up ?non trovo molto chiari i requisiti richiesti.attendo risposta grazie mille

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Margherita,

      trattandosi di una continuazione di un’attività che già esisteva in precedenza qualora avessi i requisiti per il forfettario partiresti con le imposte al 15%.

  2. Sara ha detto:

    Salve, sono un disegnatore CAD. Nel 2018 ho lavorato a prestazione occasionale per 3 diversi committenti senza superare la soglia dei 5000 euro. Nel 2019 ho lavorato per un solo committente prima a prestazione occasionale e poi aprendo partita Iva a marzo in regime forfettario. Sempre nel 2019 ho anche emesso una fattura verso un altro committente di importo non molto elevato. Vorrei sapere se nel 2020 potrò restare nel regime forfettario o dovrò passare all’ordinario, avendo lavorato prevalentemente per un solo committente.

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buongiorno Sara,

      qualora avessi fatto solo prestazioni occasionali nei confronti del precedente committente potrai rimanere nel regime forfettario.