Una volta aperta la partita IVA in regime forfettario, i nostri clienti ci pongono la fatidica domanda: “Quando si pagano imposte e contributi?”
Nel contenuto di oggi quindi, cercheremo di rispondere dando una panoramica generale di quali sono le scadenze per il popolo delle partite IVA in regime forfettario per il versamento di imposte e i contributi INPS.
Sommario
Come si pagano imposte e contributi 2018
Il versamento delle imposte 2018
Il versamento dei contributi 2018
Lavoratore autonomo
Le imprese iscritte in camera di commercio
Quando si pagano imposte e contributi 2018
Quando si versano le imposte 2018
Quando si versano i contributi 2018
Quando versano i contributi le imprese
Quando versano i contributi i lavoratori autonomi
Prima di conoscere le scadenze è bene dare una rinfrescata a tutti i contribuenti su quali sono le modalità di pagamento delle imposte e dei contributi, ed in quale misura devono essere versati.
Partiamo dicendo che sia imposte e contributi devono essere versati tramite il modello F24 e, a seconda di cosa il contribuente andrà a versare sarà necessario inserire il codice tributo corrispondente. In ogni caso sarà il vostro consulente di fiducia che preparerà i vostri F24 inserendo il codice tributo corretto e l’importo corrispondente. Quello che dovrete fare voi sarà solamente versare la somma richiesta =).
Per dare un quadro completo, giunti a questo punto, dobbiamo fare una distinzione tra i contributi e le imposte. Partiamo con le imposte.
Ricordiamo che tutti i contribuenti forfettari sono assoggettati ad un’unica imposta sostitutiva. Per il suo versamento valgono le stesse modalità ai fini IRPEF e cioè l’imposta anche in questo caso verrà versata in saldo e acconto.
Il versamento dell’imposta sostitutiva, come detto, avverrà in saldo e acconto ed in particolare valgono le seguenti regole:
Per la modalità di versamento dei contributi è necessaria fare la distinzione tra i lavoratori autonomi e le imprese iscritte in Camera di Commercio. In questo contenuto inoltre, tratteremo il caso dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS quindi, quei professionisti che sono sprovvisti di una cassa previdenziale di appartenenza. Ogni cassa previdenziale infatti ha una propria disciplina contributiva e le modalità e le scadenze variano da cassa a cassa.
Partiamo quindi, con il caso del libero professionista in gestione separata INPS.
Come visto in precedenza, anche i contributi dovranno essere versati tramite modello F24. Per le modalità di versamento, i contributi del libero professionista sappiamo che vengono calcolati in percentuale sull’imponibile. Questi, verranno versati come per l’imposta sostitutiva in termini di saldo dell’anno precedente e acconto per l’anno in corso nello stesso periodo del pagamento delle imposte.
Nello specifico, l’acconto dovuto sarà nella misura dell’80% dell’INPS versata nell’anno precedente. Questo acconto potrà essere pagato in due rate.
Come sappiamo la disciplina dei contributi previdenziali per le imprese iscritte in camera di commercio prevede una quota fissa da versare a prescindere dal fatturato del contribuente ed una quota in percentuale al superamento di una certa soglia di imponibile.
Ricordiamo inoltre che per i contribuenti forfettari può essere richiesto lo sconto del 35% sia per i contributi fissi che per quelli in percentuale. Il versamento sia dei contributi fissi che di quelli in percentuale avverrà sempre tramite il modello F24, utilizzando gli appositi codici tributo. Il pagamento dei contributi minimi obbligatori deve essere effettuato in quattro rate annuali.
Il versamento dei contributi eccedenti il minimale invece avviene in due acconti di pari importo, calcolati sull’imponibile dell’impresa dell’anno precedente ed eventualmente un saldo (se il versato non corrisponde al dovuto) all’anno successivo.
I versamenti del saldo e del primo acconto sul reddito eccedente il minimale devono essere versati dopo 30 giorni o rateizzati in massimo sei rate rispetto al termine ordinario previsto.
Vediamo adesso quali sono le fatidiche date che qualunque contribuente speri non arrivino mai.
Facciamo innanzitutto una premessa. Per i titolari di partita IVA che hanno aperto la loro posizione nel 2018 il primo pagamento delle imposte avverrà in concomitanza della prima dichiarazione dei redditi e quindi nel 2019. Per il 2018 quindi “la faranno franca”, attenzione però, nel 2019 i contribuenti dovranno versare il saldo dell’anno precedente (2018) ed il 100% dell’acconto 2019, è bene quindi, che si cominci già nel 2018 a mettere da parte qualcosa.
La prima scadenza per il versamento delle imposte è il 2 luglio 2018, in questa data dovrà essere saldato il debito nei confronti dell’erario dell’anno precedente e dovrà essere versato il 40% dell’acconto per il 2018. Questa somma può essere spalmata fino ad un massimo di sei rate entro e non oltre il 16 novembre.
La seconda scadenza per le imposte è il 30 novembre 2018, in questa data dovrà essere versato il 60% dell’acconto rimante per il 2018. Questa somma non è rateizzabile.
Nella seguente tabella potete ritrovare le scadenze in modo schematico così da risultare più chiaro.
2/7/2018 | Saldo imposte 2017 + 40% acconto 2018 oppure la 1°rata se chiesta la rateizzazione |
16/7/2018 | 2° rata imposte |
20/8/2018 | 3°rata imposte |
16/9/2018 | 4°rata imposte |
16/10/2018 | 5°rata imposte |
16/11/2018 | 6°rata imposte |
Come fatto in precedenza dobbiamo procedere a distinguere la disciplina per le imprese e quella per i lavoratori autonomi.
Le imprese sono soggette ad una contribuzione minima fissa ed una contribuzione in percentuale. La contribuzione minima fissa deve essere versata in quattro rate annuali nelle seguenti date:
Riguardo invece la contribuzione eccedente, qualora sia presente, verranno versati in saldo e acconto seguendo le stesse modalità e tempistiche dell’imposta sostitutiva.
La disciplina contributiva dei lavoratori autonomi prevede il versamento dei propri contributi previdenziali in percentuale al proprio fatturato. Il versamento dei contributi avverrà nelle stesse date di versamento dell’imposta sostitutiva e quindi a partire dal 2 luglio 2018.
A differenza dell’imposta sostitutiva, l’acconto del versamento INPS del lavoratore autonomo è pari all’80% di quello dell’anno precedente.
Nella prima rata del 2 luglio 2018 sarà dovuto quindi il saldo del anno precedente e il 50% dell’acconto. Questa prima rata come le imposte potrà essere spalmata in sei rate entro e non oltre il 16/11/2018.
Il 30/11/2018 invece sarà il turno del secondo acconto. Questa rata però non può essere rateizzata come per le imposte.
Anche qui procediamo con uno schema in modo da rendere chiaro quanto detto a parole.
2/7/2018 | Saldo imposte 2017 + 50% acconto 2018 oppure la 1° rata se chiesta la rateizzazione |
16/7/2018 | 2° rata contributi |
20/8/2018 | 3° rata contributi |
16/9/2018 | 4° rata contributi |
16/10/2018 | 5° rata contributi |
16/11/2018 | 6° rata contributi |
Salve, ho aperto partita Iva a regime forfettario metà novembre 18.
Quando dovrei cominciare a pagare?!?
Dovrà effettuare il pagamento di imposte e contributi nel 2019 in fase di dichiarazione dei redditi. Nel 2019 c’è stata una proroga che ha spostato i pagamenti dal 30 di giugno al 30 di settembre.
Matteo 06/02/2019
Buongiorno , ho aperto insieme a un amico a maggio 2018 una società snc
Icontributi INPS quando devo iniziare a pagare ?
Buongiorno Matteo,
il suo commercialista le invierà al tempo debito l’importo da pagare al tempo debito.