Da qualche settimana abbiamo cominciato già a scrivere dei contenuti dedicati al nuovo scenario che si dovrebbe creare nel 2019 per le piccole partite IVA in regime forfettario. Una delle novità più importanti della nuova riforma fiscale che introdurrà il regime forfettario Flat Tax sarà l’aumento del limite di fatturazione fino a 85.000 €. L’aumento del limite di fatturazione tuttavia, non sarà l’unica novità. Da non trascurare infatti sarà l’impossibilità ai contribuenti che sono soci di SRL l’adesione al nuovo regime forfettario Flat Tax.
Vediamo più nel dettaglio quali sono le novità che dovrebbero essere introdotte con la nuova legge proprio a riguardo dell’essere soci di società.
In questa sede e in questo momento è importantissimo l’utilizzo del condizionale poiché il testo in esame è ancora un disegno di legge e non una Legge. Probabilmente il testo definitivo verrà approvato nel periodo natalizio.
Nel disegno di legge di bilancio 2019, la platea dei contribuenti rientranti nel regime agevolato sarà molto più ampia. Questo ampliamento deriverà in primo luogo dall’aumento del limite di ricavi e compensi fino a 85.000 € per tutte le attività economiche indipendentemente dal codice ATECO. La seconda novità invece deriverà dall’eliminazione del limite previsto per le spese per dipendenti e collaboratori e dei beni strumentali che erano molto penalizzanti soprattutto per coloro che effettuano attività d’impresa.
Il nuovo disegno di legge però se per alcuni sarà una manna dal cielo, per altri potrà significare l’addio al regime agevolato. Dal disegno di legge infatti, viene introdotta una nuova causa d’esclusione relativa alle partecipazioni in società.
Fino ad oggi, oltre ai requisiti d’accesso, al fine di poter aderire al regime di vantaggio, il contribuente doveva verificare le cause d’esclusione. Riassumendole queste sono:
Con la Legge n. 20/2015, a partire dal 2016, è stata prevista una nuova causa di esclusione al regime forfetario per gli imprenditori e i lavoratori autonomi che percepiscono redditi di lavoro dipendente o assimilati (la pensione), di cui agli articoli 49 e 50 del DPR n. 917/86, che eccedono € 30.000 per l’anno precedente.
Quest’ ultima causa però con la nuova legge di bilancio 2019 tuttavia, dovrebbe essere superata prevedendo la possibilità di accedere al regime forfettario Flat Tax anche se si hanno redditi da lavoro dipendente superiori a € 30.000 nell’anno precedente all’adesione al regime. La regola che si dovrà rispettare sarà di non fatturare al proprio ex datore di lavoro, cercando così da evitare il fenomeno delle false partite IVA.
Tornando alle partecipazioni societarie, la novità che salta all’occhio dal nuovo disegno di legge di bilancio e ridurrà la platea di contribuenti che potranno accedere al nuovo regime agevolato sta nell’impossibilità d’adesione per coloro che abbiano una qualsiasi partecipazioni in società. Sia di persone che di capitali. Ad oggi infatti, il regime forfettario veniva precluso a coloro che fossero soci di società di persone (SNC e Sas) o SRL tassate in regime di trasparenza. Con la nuova conformazione del regime forfettario Flat Tax invece, anche un socio di una SRL tradizionale, tassata con IRES, non potrà accedervi.
Secondo quanto prospettato con il nuovo regime che dovrebbe entrare in vigore dall’1/1/2019 anche la partecipazione ad una società a responsabilità limitata tradizionale (non tassata in trasparenza) non permette l’adesione al regime forfettario Flat Tax. Salvo emendamenti, i soci di SRL dovranno dire addio alla possibilità di mantenere la propria partita IVA in regime forfettario. Allo stato attuale della norma infatti, per coloro che già usufruiscono del regime agevolato per poter accedere al nuovo regime forfettario Flat Tax e mantenere la tassazione agevolata bisognerà cedere la quota entro il 31/12/2018.
Buonasera.
Con l’ avvio del nuovo anno vorrei aprire una partita iva con regime forfettario per svogere un secondo lavoro come libero professionista. Come primo lavoro sono dipendente socio lavoratore ( e per questo possiedo delle quote ) di una cooperativa sociale registrata a registro delle imprese come Società Cooperativa a Responsabilità Limitata. In questo caso la cooperativa sotto questa forma è assimilata ad una società a responsabilità limitata e quindi non posso accedere al regime forfettario oppure viene considerata diversamente essendo comunque un ente no profit e perciò posso usufruire del forfettario?
Grazie per l’ attenzione.
Cordiali Saluti.
Matteo Nigro
Salve Matteo,
nel caso di cooperative potrebbe comunque aderire al regime forfettario.