Spesso ISEE e dichiarazione dei redditi vengono confusi. Entrambi sono dei documenti molto importanti per il contribuente ma hanno delle funzioni molto diverse.
L’ISEE è un valore che indica la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare del contribuente, la dichiarazione dei redditi invece ha la funzione di far liquidare le imposte sui redditi oltre che a riportare i valori dei redditi percepiti dal contribuente durante l’anno.
A differenza della dichiarazione dei redditi, che è obbligatoria (i casi di esonero dalla presentazione sono pochi e da valutare), la presentazione dell’ISEE non lo è. Produrre annualmente l’ISEE però e sempre consigliato.
Attraverso l’ISEE infatti, indipendentemente dal valore reddito, si può concorrere e beneficiare di molte agevolazioni sia locali che nazionali.
ISEE è l’acronimo di indicatore della situazione economica equivalente. In Italia, questo indicatore è lo strumento attraverso il quale i contribuenti possono accedere a moltissimi bonus e prestazioni sociali agevolate. L’ISEE rappresenta infatti la fotografia della situazione economica del nucleo familiare. All’interno dell’ISEE sono riportate tutte le fonti di ricchezza di un nucleo familiare in un determinato momento (immobili, rendite, redditi ecc…).
L’ISEE non è di per sé un documento ma si tratta di un semplice numero che salta fuori dalla ponderazione di diverse variabili numeriche e non. Attraverso questo valore possono essere paragonate le situazioni economiche di diverse famiglia che apparentemente possono essere molto diverse. Per esempio contribuenti con lo stesso reddito scaturente dalla dichiarazione possono avere ISEE profondamente diversi.
L’ISEE infatti non riguarda la persona o il contribuente in sé ma il nucleo familiare. All’interno dell’ISEE rientrano tutti i beni ed i redditi posseduti dalla famiglia.
Ad esempio, se un contribuente ha un reddito di € 50.000 lordi ma vive da solo avrà un ISEE profondamente diverso rispetto ad uno stesso contribuente che guadagna annualmente la stessa cifra ma ha moglie e figli.
L’ISEE può essere presentato da tutti i cittadini residenti in Italia che vogliano accedere a bonus, agevolazioni e prestazioni sociali.
Come anticipato sopra, attraverso l’ISEE le famiglie verificano il loro diritto ad accedere ad agevolazioni, benefici e sussidi. Oltre ai benefici a livello nazionale, spesso e volentieri l’ISEE viene utilizzato come indicatore anche per prestazioni di favore a livello locale. Facendo degli esempi l’ISEE viene richiesto per accedere a:
Chiaramente il solo presentare l’ISEE non dà diritto alle prestazioni agevolate, si devono anche rispettare i vincoli disposti.
Abbiamo detto che l’ISEE è un indicatore che tiene conto della situazione economica del nucleo familiare, ma cosa si intende? Chi rientra a far parte di questo nucleo a fini del calcolo dell’indicatore?
Ai fini ISEE per nucleo familiare si intende generalmente i soggetti compresi nello stato di famiglia che viene rilasciato dal comune di residenza. All’interno del nucleo quindi rientrano le persone residenti nello stesso comune e sono legate da:
Per ottenere l’ISEE il cittadino deve presentare in maniera autonoma o attraverso il CAF la propria di dichiarazione sostitutiva unica (DSU). La DSU è un documento diviso in diverse sezioni dove andranno inserite tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE.
I dati contenuti dalla DSU sono in parte autodichiarati ed in parte acquisiti automaticamente dall’agenzia dell’entrate (i dati della dichiarazione dei redditi) ed in parte dall’INPS (esempio trattamenti previdenziali).
Una volta compilata la DSU, questa deve essere presentata all’INPS la quale determinerà poi l’ISEE vero e proprio.
La DSU può essere presentata in forma autonoma direttamente sul sito INPS se si è in possesso delle credenziali personali oppure attraverso l’assistenza di un CAF o un altro ente abilitato.
L’ISEE non può essere calcolato dal CAF, dal commercialista o autonomamente. È l’INPS che calcola l’ISEE sulla base delle informazioni dichiarate attraverso la DSU e le informazioni reperite dai propri archivi e dall’agenzia dell’entrate.
Solitamente, dopo circa 10 giorni dall’invio della DSU l’INPS mette a disposizione l’ISEE al contribuente richiedente. Questo quindi viene rilasciato dal CAF al contribuente oppure se si è effettuata richiesta autonomamente può essere ritrovato sulla propria area personale di INPS.
Una volta calcolato l’ISEE questo resta valido fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui è presentata la DSU.
Esistono diversi tipi di ISEE. Oltre all’ISEE standard a seconda delle prestazioni per la quale si fa richiesta, l’indicatore viene calcolato in maniera leggermente differente.
Alcuni esempi di ISEE diversi dall’ISEE ordinario sono:
Concludendo, per chi volesse presentare la propria DSU autonomamente alleghiamo la guida dell’INPS con istruzioni alla compilazione della DSU.
Istruzioni per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) 2020
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