Posso sospendere la partita iva? È una domanda che se ti trovi in un momento di riflessione o di stasi sicuramente ti fai per cercare di evitare di pagare le tasse e i contributi.
La risposta è NO. La partita iva non può essere sospesa o disattivata. O è attiva oppure è cessata. Non si può avere uno status diverso.
Caso diverso è la possibilità di sospendere il versamento delle tasse e dei contributi, quello sì. In questa guida vediamo quando è possibile “sospendere la partita iva” ed evitare di pagare le imposte e i contributi.
Come non pagare le imposte? Le imposte sono sempre dovute in base al reddito prodotto. Se quindi decidi di sospendere la tua attività non dovrai pagare delle tasse per il periodo in cui non hai avuto incassi o hai prodotto del reddito. Per sospendere le imposte l’unica possibilità che hai a disposizione è non produrre reddito e quindi non fatturare. Non ci sono trucchi particolari purtroppo!
In tale ipotesi la tua partita iva rimane comunque esistente ed attiva e dunque sarai obbligato a predisporre annualmente la tua dichiarazione dei redditi e tutti gli altri adempimenti burocratici relativi alla tua partita iva, ovviamente non ci saranno delle imposte da pagare, né in saldo né in acconto.
Se quindi non operi con la tua partita iva non hai imposte sui redditi da pagare ma hai solo l’onere di compilare e predisporre la tua dichiarazione riportando appunto che il tuo reddito è stato 0.
Come non pagare i contributi INPS? Come al solito la risposta è dipende. Nello specifico le differenze sorgono nel caso dei commercianti e artigiani iscritti a INPS commercianti artigiani e alla camera di commercio e i liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS.
Partendo da i professionisti che versano i contributi alla gestione separata INPS anche in questo caso i contributi non hanno un pagamento fisso.
Come per le imposte, in assenza di reddito e dunque di fatturato in regime forfettario, non ci saranno dei contributi da pagare. Avrai però come al solito l’obbligo di fare il modello unico anche se non hai fatturato.
Per artigiani e commercianti invece la situazione è più complessa poiché nel loro caso i contributi sono dovuti anche in assenza di fatturato. In tale caso, si deve prendere una decisione.
Se si tratta di un periodo breve pochi mesi di inattività, ti consigliamo di non prendere alcun provvedimento. In caso contrario potrai rendere inattiva la ditta in camera di commercio e cancellarti da INPS sospendendo dunque le attività.
Attenzione però che per tale pratica dovrai sostenere dei costi e quindi se il periodo di inattività è breve meglio se continui a pagare i contributi che spendere tale denaro per gli oneri burocratici. Se invece il periodo di inattività è più lungo, almeno sei mesi/un anno allora avrai la convenienza a portare inattiva la ditta.
Se hai una partita iva in regime forfettario start up e paghi quindi il 5% di imposte per i primi cinque anni e decidi di sospendere la tua attività, non fatturando, i 5 anni continuano a decorrere non potrai bloccarli.
Questo vale anche nel caso in cui provvedi a cancellarti da INPS portando la ditta inattiva. L’inattività infatti è solo vs Camera di commercio e INPS e non anche ai fini strettamente fiscali. L’onere della dichiarazione dei redditi rimane.
Concludendo, in questo contenuto abbiamo visto tutti i casi in cui è possibile sospendere la partita iva, il pagamento delle tasse e dei contributi. Se hai altri dubbi ecco il video che abbiamo preparato sul tema.
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