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Cosa succede dopo il 4 maggio – fase 2?

Dopo più di mese dal lockdown imposto dall’epidemia di corona virus, i contagi nella maggior parte del territorio italiano sono in forte calo. In molti pensano che le restrizioni imposte fino al 4 maggio dal governo Conte cominceranno via via a diminuire ma cosa è lecito aspettarsi? Cosa accadrà dopo il 4 maggio? Ci sarà un libero tutti? La nostra vita tornerà alla normalità? Riprenderemo la nostra routine? Oppure la nostra vita risulterà profondamente cambiata e non sarà più la stessa.

Sommario

Fase 2, Cosa aspettarsi dopo il 4 maggio

La tabella di marcia della fase 2

4 maggio

11 Maggio

Giugno

Fase due- sarà possibile tornare a spostarsi?

Il ritorno alla vita sociale e le vacanze

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Oggi, con il nostro contributo cerchiamo di creare uno scenario verosimile. Cerchiamo di prevedere cosa accadrà dal 4 maggio 2020, il giorno X che sembra designato come inizio della fase 2. Inizio di un periodo di ripresa dopo le restrizioni che hanno costretto la maggior parte di noi se non tutti a rivedere le nostre abitudini.

Per i più sfortunati senza dubbio il periodo di fermo ha inesorabilmente rallentato se non congelato la propria attività lavorativa ma anche la propria vita. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di vivere in una condizione del genere, costretti a rimanere a casa. Alcuni, speriamo la maggioranza, hanno avuto l’opportunità di programmare la ripartenza. Sicuramente ci ritroveremo davanti uno scenario ben diverso da quello a cui eravamo abituati e dovremo inesorabilmente adeguarci.

Fase 2, Cosa aspettarsi dopo il 4 maggio

Nella ormai conferenza stampa che precede le nuove disposizioni, il presidente Conte ha anticipato un nuovo DPCM dettante le regole da seguire per la fase 2.

Il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri del 27 aprile ha quindi dettato quali saranno le linee da seguire per una graduale ripresa delle attività quotidiane.

Il timore più grosso è quello dei cosiddetti contagi di ritorno che porterebbero inevitabilmente ad una nuova chiusura con delle restrizioni ancora più forti rispetto a quelle attuali. Il nuovo decreto quindi mira da un lato ad esemplificare quali saranno i protocolli e le accortezze de seguire per tutti gli operatori economici in questo periodo di convivenza con il virus; dall’altro indica quelle che saranno le attività che pian piano potranno ritornare ad operare sul mercato.

Esulando dal parlare di manovre economiche vediamo quali sono le disposizioni che ritroviamo all’interno del decreto e quali sono le attività che possono riprendere le loro operazioni.

I punti più importanti del programma che porterà ad una graduale riapertura ormai li sappiamo: sanificazione dei luoghi di lavoro e distanziamento sociale.

Nulla di nuovo insomma, il leitmotiv rimane sempre lo stesso.

Le attività potranno via via riprendere ma con delle regole che imporranno per forza di cose un distanziamento sociale che riduca al massimo la possibilità di contatto tra i cittadini per evitare il diffondersi del virus in attesa di un vaccino.

La tabella di marcia della fase 2

A partire dalla prossima settimana le prime attività a ripartire saranno tutte quelle che hanno i gradi di rischio più basso. Tutte quelle aziende che sono in grado di rispettare tutte le prescrizioni di distanziamento e sanificazione degli ambienti previsti.

4 maggio

Le aziende designate sono le attività produttive del settore dell’auto, la moda e la componentistica.

Parliamo di attività nel settore manifatturiero, tessile, costruzioni e commercio all’ingrosso. Chiaramente, trattandosi di attività ad alta concentrazione di personale è chiaro che le misure di protezione personale dovranno essere obbligatorie.

Ritroviamo all’interno dell’allegato 3 del DPCM del 26 aprile 2020 l’elenco completo delle attività che possono riprendere il loro lavoro. Ciò che balza all’occhio perché non si tratta solo di attività di tipo prettamente manifatturiero, difatti sono presenti altri settori (es. attività immobiliari, attività artigianali, ecc..) a dimostrazione di un primo allentamento delle misure.

Ci immaginiamo le prime immagini in tv di questi luoghi di lavoro con il personale lavoratore con guanti, mascherine e postazioni di lavoro molto distanziate l’una con le altre. Ci saranno inevitabilmente nuove misure di sicurezza e probabilmente verranno introdotti turni di lavoro a scaglioni in modo da permettere il rientro graduale di tutti i dipendenti che al momento sono bloccati.

A partire dal 4 maggio ci sono buone notizie anche per bar e ristoranti. Uno dei tanti cuori pulsanti dell’economia italiana e veri e propri centri di aggregazione sociale. Non si potrà tranquillamente a prendere il caffè al bancone sia chiaro. Si comincerà con il servizio d’asporto per tornare pian piano ad accogliere la clientela all’interno della struttura.

Si prevede il distanziamento di almeno due metri tra i tavoli e le stime al ribasso per le capienze tra i locali. Dobbiamo ancora capire con chi potremo andare a cena però.

E le altre attività?

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11 Maggio

La settimana seguente al 4 maggio, ipotizziamo l’11 maggio dovrebbe essere il turno dei negozi cosiddetti al dettaglio. La riapertura di queste attività dovrebbe essere la conseguenza del riavvio della produzione, ovvero di tutte quelle attività che hanno ripreso le loro attività alla data del 4 maggio.

Negozi di abbigliamento, casalinghi, arredamenti, telefonia ecc… potrebbero finalmente alzare nuovamente le saracinesche. Anche qui, saremo ben lontani da un ritorno alla normalità. Così com’è al momento con i supermercati e i negozi di prima necessità potrebbero l’entrata sarà contingentata, le mascherine saranno obbligatorie e ci immaginiamo già le file davanti ad i negozi.

Giugno

Il mese di giugno dovrebbe essere il turno anche della riapertura di centri estetici, parrucchieri e barbieri. Dovremo ancora capire come si dovrà operare per mantenere il distanziamento sociale e ridurre al minimo la possibilità di contagio. L’ipotesi più plausibile ed accreditata sarà il ricevimento solo su appuntamento ed il rapporto uno ad uno tra operatore e cliente con una periodica sterilizzazione meticolosa di tutti gli strumenti di lavoro.

Terminando e sperando di non dimenticare nessuno deve essere affrontato anche il tema riguardante i cinema, teatri, pub, discoteche, concerti, le palestre. Tutti quei luoghi e quelle attività in cui il contatto e la stretta vicinanza con il prossimo è inevitabile e necessario. Ad oggi è impossibile determinare una data per la ripresa così come non è possibile capire se ci sarà o meno una vera e propria fase 2 per queste attività.

Verosimilmente una data plausibile potrebbe essere settembre, periodo concomitante con la ripresa delle scuole e le università; centri dove il distanziamento sociale è molto difficoltoso.

Fase due- sarà possibile tornare a spostarsi?

Un altro dei temi d’affrontare è la mobilità, specialmente nei centri urbani più popolati; Milano, Firenze, Torino e Roma. Tutte quelle città dove lavoratori e non sono soliti spostarsi con i mezzi pubblici come reagiranno alla riapertura?

Le amministrazioni e le aziende dei trasporti cittadini sapranno soddisfare i nuovi standard di distanziamento sociale prescritti? I cittadini avranno raggiunto un grado di consapevolezza tale da evitare assembramenti alla fermata del bus?

Al momento si stanno studiando dei piani che prevedono il contingentamento dei posti a bordo e dei meccanismi che garantiscano il giusto distanziamento ma staremo a vedere. Ci sembra inutile inoltre ribadire che saranno necessari dispositivi di protezione individuale come le mascherine che diventeranno almeno per un po’ parte integrante del nostro outfit quotidiano.

Per chi invece ancora potesse, sembra plausibile che lo smart working invece sia la scelta migliore.

Anche INAIL nel suo documento che redige quali sono le attività più a rischio di contagio esorta all’utilizzo della modalità del lavoro agile come soluzione anche per la fase 2 riducendo gli spostamenti ed aiutando il paese ad un’uscita dall’emergenza più rapida.

Insomma, per molti il 4 maggio potrebbe essere il giorno della ripresa, per altri invece non sarà che l’ennesimo giorno di lockdown nell’attesa di ripartire del tutto.

La fase due sarà quel periodo cosiddetto di convivenza dove si avrà la consapevolezza di poter uscire ma sarà necessario evitare gli assembramenti e rispettare tutte le regole di distanziamento sociale per una convivenza con il virus ma soprattutto con noi stessi.

Il ritorno alla vita sociale e le vacanze

La possibilità di tornare al lavoro è forse il tema più caldo ma ricordiamoci che esiste anche altro.

Per tutti sarà necessario anche ritornare alla vita sociale. Dal 4 maggio sarà possibile visitare familiari ed amici? La risposta, ce l’ha data il presidente Conte nella sua solita conferenza stampa. ” Sarà possibile visitare i congiunti”. Quali saranno le condizioni? La regola è sempre la stessa distanziamento sociale, possiamo quindi dimenticarci ancora per un po’ le rimpatriate e le cene di famiglia in grande stile.

Parchi e ville potranno riaprire? Si potrà tranquillamente passeggiare? Anche qui la risposta dovrebbe essere positiva. Gli amici potranno tornare a rivedersi sempre con il rispetto delle distanze e degli spazi.

Dar un po’ di libertà però è anche sinonimo di responsabilizzazione. In una situazione del genere ci sembra inevitabile una scelta che porti anche ad una scommessa sulla popolazione e sulla sua voglia di ritorno alla vita.

Per ultimo ci poniamo quest’altra domanda: le vacanze? Potremo spostarci ed andare al mare? Fare un viaggio?

Sicuramente, sarà possibile raggiungere le proprie abitazioni in campagna ed al mare tuttavia sulla possibilità di frequentare lidi, piscine pubbliche durante i mesi estivi siamo ancora titubanti. Molti stabilimenti stanno studiando delle misure che dovrebbero permettere anche se in modo diverso di poter godere delle nostre spiagge nei mesi estivi.

Discorso diverso per i viaggi oltre il nostro paese, stando alle ultime notizie i viaggi aerei o comunque gli spostamenti oltre i confini nazionali saranno sicuramente bloccati almeno per diversi mesi. Si potrà viaggiare solo per motivi strettamente necessari. Almeno per quest’estate insomma saremo costretti ad approfittare del nostro paese magari riscoprendolo.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 30/04/2020
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