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Aprire partita iva online come product manager

Con questo contributo analizzeremo una figura professionale sempre più richiesta dalle aziende per occuparsi del settore commerciale e del marketing. Tale profilo, infatti, non va confuso con quello del project manager, al quale è demandato un ruolo puramente tecnico all’interno delle imprese. Vedremo, poi, quali sono i passi da effettuare per svolgere la sua attività di consulenza.

Sommario

Chi è il product manager?

Quali sono le competenze di un product manager?

Qual è il percorso di studio di un product manager?

Quanto guadagna un product manager?

Come aprire la partita iva online per product manager

Il regime forfettario per product manager

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Chi è il product manager?

Il product manager è il responsabile di uno specifico prodotto per tutto il suo ciclo di vita (Product Life Cycle, PLC). Dunque, si occupa di questo dalla sua progettazione al suo lancio sul mercato. Spesso, viene identificato come il CEO di un determinato prodotto o di una linea di prodotti.

Innanzitutto, il product manager fissa gli obiettivi commerciali e le strategie di marketing necessarie per centrarli. A tal fine, deve anche coordinare il personale che è coinvolto nella definizione del prodotto: progettisti, sviluppatori, venditori, etc.

La sua attività, tuttavia, non è limitata alla realizzazione di nuovi prodotti da immettere sul mercato, ma anche alla ridefinizione di prodotti già esistenti che, magari, non hanno ottenuto un buon riscontro. 

È per tale ultimo scopo che questa figura è stata, infatti, introdotta per la prima volta dalla Procter & Gamble nel lontano 1928.

La sua collocazione all’interno delle impresa può essere effettuata alle dipendenze della direzione generale e, dunque, in questo caso svolge attività di commercializzazione del prodotto, o della direzione marketing e, quindi, come anticipato il suo impegno è volto a tutte le operazioni che concorrono alla sua realizzazione.

Quali sono le competenze di un product manager?

Oltre a definire le caratteristiche principali del prodotto, il product manager è coinvolto anche nella ricerca e selezione dei fornitori e nella negoziazione delle condizioni contrattuali.

Dal momento che, come suddetto, il suo compito è legato essenzialmente agli ambiti del marketing e della vendita, rientrano pure nelle sue prerogative la scelta del nome del prodotto da presentare al mercato, il suo prezzo e le caratteristiche del suo confezionamento.

Per pianificare, inoltre, le strategie di marketing, da effettuare sia online che offline, individua i canali più efficaci per la comunicazione di prodotto e coordina il lavoro di tutte le professionalità necessarie alla realizzazione delle campagne promozionali, della distribuzione e della presentazione ai clienti dello stesso.

Una volta che il prodotto è presente sul mercato, analizza i dati delle vendite, studia le esigenze dei consumatori, monitora i punti di forza e di debolezza dei principali competitors. 

Deve sapere anche anticipare le tendenze di mercato e dare gli input al responsabile della produzione per trasformare in prodotto le idee innovative, in quanto non è preposto solamente al ciclo di vita dei beni di largo consumo. Infatti, può anche essere responsabile di un prodotto digitale, come una app o un software,  o del settore B2B.

Se sei interessato a svolgere questa attività e non sai quali sono i passi da effettuare per iniziare la professione, puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it.  Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

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Qual è il percorso di studio di un product manager?

La professione del Product Manager è oggi una delle più richieste sia all’interno delle grandi aziende che nelle multinazionali. Ma come è possibile intraprendere questa carriera? Che percorsi di studi bisogna fare?

Premesso che ancora in Italia non è previsto un percorso di formazione ad hoc, possiamo dire che chi vuole cimentarsi in questa attività solitamente sceglie una laurea in Economia Aziendale, Statistica o Ingegneria Gestionale, anche se le aziende optano anche nella scelta di candidati con studi in Chimica, Biologia, Fisica.

È possibile inoltre completare studi umanistici, e conseguire una laurea in Comunicazione, ICT e Media, oppure incentrati sul marketing e il management. Chiaramente, si possono frequentare master post-laurea o corsi specifici in product management.

Indispensabile è la conoscenza anche delle lingue per esercitare detta professione, un requisito indispensabile che le aziende spesso valutano nel momento della selezione delle candidature per la posizione. Da non sottovalutare che anche un’esperienza nell’ambito della vendita può costituire una chance in più per essere scelti dalle imprese che ricercano tale figura.

Se sei interessato a svolgere questa attività e non sai quali sono i passi da effettuare per iniziare la professione, puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it. Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Quanto guadagna un product manager?

La gestione dei prodotti è uno degli ambiti di lavoro più in crescita nel 2021. Il settore ha registrato un aumento del 32% da agosto 2017 a giugno 2019. Glassdoor ha anche classificato il product manager come il quarto miglior lavoro negli Stati Uniti in base allo stipendio, alla soddisfazione sul lavoro e alla potenziale carriera.

Sebbene lo stipendio medio del product manager negli USA sia attualmente di 108.000 $ all’anno, alcune aziende hanno esborso oltre i  200.000 $ annui per remunerare tale figura.

Lo stipendio medio per un product manager in Italia è di 45.750 € all’anno o 23.46 € all’ora, secondo il sito Talent.com. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di 35.000 € all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a 63.250 € annui.

Lo stipendio medio al mese registrato è di 3.813 €. La remunerazione più bassa invece è di 2.917 €. Al contrario la più alta è pari a 5.271 €.

Se sei interessato a svolgere questa attività e non sai quali sono i passi da effettuare per iniziare la professione, puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it. Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Come aprire la partita iva online per product manager

Dunque, per aprire la partita iva, occorre in primis dotarsi del modello AA9/12 e procedere alla sua compilazione. Per effettuare l’iscrizione online della partita iva, sarà necessario rivolgersi o ad un professionista abilitato o ad una società di consulenza come la nostra.

Quindi, adempiere l’operazione tramite il sito dell’Agenzia dell’Entrate non è possibile: dovrai recarti allo sportello se vorrai fare istanza senza alcun aiuto.

Il tuo consulente, inoltre, ti aiuterà anche scegliere il codice Ateco, il quale indica l’attività che andrai a svolgere. Nel caso del product manager, il codice Ateco è lo stesso di quello del consulente aziendale e appartiene a quella categoria che fa capo alla gestione separata INPS. 

Dal momento che, infatti, il product manager, come il consulente aziendale, rientra anche nel settore della libera professione, non dovrà procedere all’iscrizione in Camera di Commercio e nemmeno alla gestione INPS commercianti/artigiani. 

Consigliamo, dunque, di richiedere sempre una consulenza preliminare da parte di un esperto prima di commettere degli errori. Sbagliando il proprio inquadramento si può correre il rischio di dovere pagare sanzioni molto salate.

Per maggiori informazioni puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it.  Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

Il regime forfettario per product manager

Prima di procedere all’apertura della partita IVA come product manager occorre anche individuare il regime al quale questi può aderire. Il regime più conveniente per chi decide di avviare un’attività è senza alcun dubbio il regime forfettario. Tuttavia, occorre rispettare alcuni requisiti.

In primis quello relativo al limite dei ricavi. Il compenso massimo è stato fissato in 65.000 € annui (da ragguagliare se l’apertura avviene in corso d’anno). Ricordiamo che fino al 2018 il tetto massimo di reddito era di  30.000 €, poi innalzato con l’approvazione della legge di bilancio.

Il product manager in regime forfettario pagherà sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditività previsto per il suo codice Ateco, un’imposta pari al 15%.

Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, è prevista una riduzione dell’aliquota pari al 5% anziché al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attività. Successivamente, si applicherà l’aliquota normale.

Bisogna fare attenzione però! Sono previste, infatti, delle cause di esclusione dal regime forfettario ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico del consulente aziendale:

Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrà procedere con l’apertura della partita IVA.

Per maggiori informazioni puoi contattare i nostri consulenti, compilando il form presente sulla home page del sito www.partitaiva24.it. Riceverai gratuitamente tutte le delucidazioni necessarie.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 31/05/2021
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