Se il datore di lavoro ti obbliga ad aprire una partita IVA
Sempre in modo più frequente le aziende, quando cercano del personale, preferiscono affidarsi a professionisti con partita IVA piuttosto che a del personale con contratto di lavoro dipendente. Questo accade perché negli ultimi anni, dalla crisi in poi, il mercato del lavoro è cambiato drasticamente. Specialmente chi sognava il tanto caro “posto fisso” ha dovuto fare i conti con una prospettiva totalmente diversa dove la parola d’ordine è flessibilità.
Oggi, le imprese assumono il personale strettamente necessario (ed a volte nemmeno quello) per svolgere le attività garantite, mentre per le attività collaterali si rivolgono in maniere sempre più ricorrente a lavoratori temporanei o freelance con partita IVA. Il problema più grande però è che il confine tra lavoro dipendente subordinato e il lavoro con partita IVA è molto labile e molte volte la differenza quasi non esiste.
12 Ott 2017