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Sempre più usato, e talvolta abusato, nel linguaggio comune il termine start-up è il risultato della crisi delle dot-com (le aziende che sviluppavano il loro business attraverso il web) di fine anni novanta. La prospettiva di quest’ultime non è stata del tutto sbagliata perché tutte le società nate nella Silicon Valley alla fine dello scorso secolo, e che avevano prefisso “e-“ o suffisso “.com” hanno rappresentato di fatto l’embrione delle future start-up, così come le conosciamo oggi.
Le Società Benefit sono una nuova forma giuridica di impresa introdotta in Italia con la Legge 208/2015, entrata in vigore il primo gennaio 2016. Con questa nuova forma giuridica cambia del tutto il punto di vista dell’imprenditore. Non si tratta più di solo lucro ma anche e soprattutto di creazione di opportunità di sviluppo economico, sostenibilità ambientale e ricerca del work life balance del personale che lavora all’interno dell’impresa.
Avviare una attività prevede consapevolezza. Tra le prime scelte da operare troviamo la forma imprenditoriale che la attività da avviare deve assumere, se individuale o societaria. Ovvio non tutto è programmabile a priori, ma le scelte di fondo possono senza dubbio fornire ai futuri imprenditori una chiave di lettura che possa permettere di “prevedere” in termini di responsabilità e tax planning l’orientamento che si vuol dare all’impresa.
Torniamo a parlare di un argomento sempre verde: “dopo che ho superato i limiti del regime forfettario devo aprire una SRL?”. La risposta a questa domanda purtroppo come al solito non è scontata. Non possiamo dire sì, è la soluzione giusto oppure no, non conviene assolutamente. Ciò che è sicuro è che se vuoi aprire una SRL devi farlo in maniera consapevole e sapere a ciò che vai incontro.
Chi ha una SRL gode di benefici fiscali non indifferenti, non ci sono dubbi. Se non si sta attenti, però, l’esborso per i contributi previdenziali vanifica gli importanti vantaggi in termini di imposte.
Spesso, nelle nostre consulenze preliminari relative all’apertura di una SRL, molti clienti ci pongono dei quesiti su come inquadrare sé stessi, i propri parenti, familiari all’interno delle loro imprese. Domande su cosa sia meglio fare e la tipologia di inquadramento da scegliere (socio, socio-amministratore, amministratore non socio o addirittura dipendente) sono all’ordine del giorno.
Per chi svolge attività di impresa, una delle prime sfide da affrontare riguarda il modo in cui portarla avanti: da soli o in compagnia? Chiaramente, a seconda dell’opzione preferita, si dovranno effettuare diverse considerazioni sui vantaggi o meno della forma più appropriata per condurre il proprio business. Vediamo alcune delle tipologie di società che potrebbero essere costituite da chi vuole fare affari.
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