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Come comportarsi in caso di reso se ho un E commerce

Una delle domande più frequenti da parte dei nostri clienti che gestiscono il proprio e commerce riguarda i resi da parte dei clienti.

Nello specifico ci viene chiesto: “Come devo comportarmi in caso di reso da parte di un cliente? Come devo contabilizzare l’operazione? Devo emettere una fattura? Una nota di credito?”.

Sommario

La gestione del reso nell'e-commerce

La gestione del reso nell'ecommerce: emissione di fattura

La gestione del reso nell'ecommerce: registrazione della vendita nei corrispettivi

L’emissione di un buono sconto in caso di reso nell'e-commerce

Contabilizzare un reso nell'ecommerce - esempio

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Nel contenuto di oggi cerchiamo di rispondere in maniera definitiva a tutte queste domande e offrire le linee guida a coloro che si trovano di fronte ad effettuare un reso per un acquisto da parte di un cliente. n una recente risoluzione, Agenzia dell’Entrate, si è espressa in maniera esaustiva sulle modalità di trattamento dei resi commerciali a fronte dell’introduzione dei corrispettivi telematici. Sulla falsa riga è possibile evincere anche il comportamento in queste situazioni da parte di chi è ancora esonerato come gli e commerce forfettari.

Vediamo quindi quali sono le casistiche e come è necessario comportarsi nel caso in cui un nostro cliente ci torni indietro un prodotto precedentemente acquistato.

La gestione del reso nell’e-commerce

Dopo una vendita, sia nel caso in cui il soggetto venditore sia un commerciante tradizionale o venda tramite e commerce una delle problematiche più frequenti è quello dei resi della merce. A fronte della restituzione della merce, alcuni venditori però entra nel panico e non sa come comportarsi per la sua contabilizzazione.

Diciamo subito che la procedura è abbastanza semplice e per spiegare il comportamento del venditore bisogna distinguere come è stata effettuata la vendita soggetta al reso.

Come sappiamo, anche nel caso di e commerce la vendita di un bene può essere seguita dall ’emissione di una fattura (nel caso in cui sia il cliente a richiederlo), l’emissione di una ricevuta/scontrino oppure nessuno dei precedenti.

Per gli e commerce infatti, non è necessario l’emissione di uno scontrino o di una ricevuta ma è sufficiente la semplice annotazione del venduto nel registro dei corrispettivi giornaliero.

Vediamo le diverse casistiche cercando di creare uno schema chiaro per i nostri lettori.

La gestione del reso nell’ecommerce: emissione di fattura

Se durante il processo di vendita il cliente abbia richiesto l’emissione di una fattura a fronte dell’acquisto la procedura della contabilizzazione del reso è abbastanza semplice e di facile gestione.

Ciò che il venditore dovrà fare sarà quello di emettere una nota di credito. La nota di credito andrà quindi ad annullare la fattura precedente.

Durante la compilazione della nota di credito il venditore dovrà riportare tutti i dati del prodotto oggetto del reso così come tutti i dati del cliente così come presenti nella fattura di vendita originaria.

La gestione del reso nell’ecommerce: registrazione della vendita nei corrispettivi

Nella maggior parte dei casi le vendite degli e commerce avvengono senza richiesta di fattura. L’annotazione delle vendite in questo caso viene registrata solo attraverso l’annotazione dell’operazione nel registro dei corrispettivi.

Agenzia dell’entrate, attraverso una risoluzione la n. 274/E del 2009 detta linee guida da seguire in questi casi tipizzando propriamente il processo di reso per punti che di seguito riassumiamo.

  1. Il cliente contatta il venditore specificando il prodotto che è oggetto di reso. (attraverso mail per esempio o il contact center dell’ecommerce)
  2. Il venditore fornisce un cosiddetto codice reso e provvede al rimborso in denaro oppure attraverso l’emissione di un buono sconto.
  3. Il venditore, una volta rientrato in possesso del bene restituito provvedere ad annotare un corrispettivo negativo nel totale di giornata. Il totale di giornata in questione è quello in cui il bene rientra in possesso del venditore.

È particolare l’attenzione che Agenzia dell’Entrate pone sulla documentazione che provi la procedura del reso. Agenzia dell’entrate afferma che sia necessario che esista una documentazione che renda individuabile tutti i passaggi, dall’acquisto al reso. Le informazioni minime contenute nella documentazione di reso devono essere:

L’emissione di un buono sconto in caso di reso nell’e-commerce

Spesso e volentieri, alcuni venditori sono restii alla restituzione del denaro a fronte di un reso. In questi casi, viene emesso un buono sconto utilizzabile sullo stesso store. In questi casi, la procedura di reso è analoga. L’unica differenza risiede nella non restituzione di denaro ma l’emissione di un buono sconto di pari importo.

In questo senso, il venditore dovrà sempre annotare un corrispettivo negativo. Successivamente, quando il buono sconto verrà utilizzato si dovrà procedere all’annotazione di un nuovo corrispettivo positivo alla stessa maniera di come se la vendita avvenga attraverso un pagamento in denaro.

Contabilizzare un reso nell’ecommerce – esempio

Il sig. Bodoni avvia una procedura di reso su un prodotto ordinato tempo fa online sul mio store e noi procediamo a restituire la somma pagata.
La nostra operazione sarà quello di annotare con segno negativo tale importo sul foglio dei corrispettivi del giorno in cui viene effettuato il pagamento ed entriamo in disponibilità del prodotto restituito.

Se il totale incassato oggi è 320 € ed ho restituito i soldi al sig. Bodoni per un reso per 50 euro, il totale della giornata da annotare sui corrispettivi sarà 270 € (320-50).

Se invece oggi non avessi venduto nulla, e ho soltanto restituito i soldi per un reso, l’importo da segnare sui corrispettivi sarà negativo, ovvero -50 euro.

ATTENZIONE – Ribadiamo inoltre che è bene che tutti i resi effettuati siano supportati da documentazione comprovante l’intera procedura di reso.

È bene che ogni reso abbia un codice/numero identificativo, avvenga uno scambio di mail o comunicazioni tra fornitore e cliente e che tale documentazione venga conservata dal venditore.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 05/10/2019
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