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Come funzionano i contributi INAIL

Molto spesso nelle nostre consulenze preliminari ci vengono poste domande sui contributi INAIL. Oggi abbiamo deciso di occuparcene nello specifico e spiegare come funziona l’assicurazione INAIL e i suoi contributi.

Una premessa va fatta subito: commercianti e liberi professionisti (titolari di partita IVA) che non hanno alle proprie dipendenze alcun lavoratore, collaboratore, stagista non hanno l’obbligo di assicurare nessuno presso l’INAIL e nemmeno loro stessi.

Sommario

Cosa è l'inail

I contributi inail

Chi deve essere assicurato all'inail

I soggetti che sono esclusi dall'inail

Gli obblighi del datore di lavoro

Pagamento del premio annuale inail

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Cosa è l’inail

Prima di tutto cominciamo a spiegare cosa è l’INAIL e di cosa si occupa.

L’INAIL, l’istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, è un ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori.

I suoi obiettivi sono:

Fatte queste premesse vediamo quali sono i soggetti obbligati all’ iscrizione, chi paga la contribuzione a questo istituto e come funzionano i contributi versati.

I contributi inail

I contributi INAIL, come è stato già possibile intuire, servono a coprire il rischio di infortuni e malattia sul luogo di lavoro. L’assicurazione INAIL è obbligatoria e permette ai lavoratori assicurati di usufruire dell’eventuale assistenza sanitaria in caso di malattia o infortunio. L’obbligo del versamento dei contributi viene disciplinato dal DPR 1124 del 1965. In questo decreto e nelle sue successive modifiche vengono descritti anche i soggetti che sono obbligati all’iscrizione INAIL.

Chi deve essere assicurato all’inail

I soggetti che devono essere obbligatoriamente per legge sono descritti all’art. 4 del predetto DPR. In linea generale possiamo dire che è soggetto da assicurare chiunque svolga la propria attività alle dipendenze o sotto la direzione di un qualunque datore di lavoro, sia nel campo dell’industria, dell’agricoltura e del settore terziario.

Stiamo dunque parlando della forza lavoro alle dipendenze di qualcuno; mentre i titolari di partita IVA (commercianti e professionisti) non hanno alcun obbligo di assicurarsi salvo il caso degli artigiani; quest’ultimi, anche se senza dipendenti, sono soggetti ad iscrizione INAIL in quanto nello svolgimento della propria attività prestano abitualmente opera manuale e sono dunque categorie più a rischio di infortunio.

Inoltre, con il decreto legislativo n. 38 del 2000, l’obbligo assicurativo è stato esteso a nuove categorie di lavoratori dipendenti:

I soggetti che sono esclusi dall’inail

Anche se con il tempo le categorie dei lavoratori tutelati dall’assicurazione INAIL sono aumentati rimangono esclusi ancora molte altre categorie. E’ bene precisare che chi apre una partita iva non deve (tranne il caso degli artigiani come sopra accennato) auto-assicurarsi all’INAIL per tutelare se stesso in caso di malattia o infortunio. Quindi, i titolari di partita IVA nelle categorie sottostanti, non devono procedere con alcun adempimento inail:

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Come funziona l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro

Nel caso di infortuni sul lavoro, l’assicurazione obbligatoria INAIL garantisce al lavoratore dipendente dal quinto giorno di astensione dal lavoro, un’indennità pari al 60 % della retribuzione ordinaria fino al 90esimo giorno di astensione. A partire dal 91esimo giorno, la quota di retribuzione erogata passa al 75 % fino alla guarigione. Riguardo invece i giorni non retribuiti dall’istituto, questi sono pagati dal datore di lavoro nella misura del 100 % di quella ordinaria per il giorno in cui è avvenuto l’incidente e per il 60 % per i tre giorni successivi, salvo diverse disposizioni all’interno del CCNL.

Successivamente all’infortunio, il lavoratore dovrà recarsi in un pronto soccorso per richiedere un certificato medico che dovrà essere trasmesso al datore di lavoro, questi a sua volta, se la prognosi è maggiore di tre giorni, dovrà inviarlo all’INAIL.

Se il datore di lavoro non denuncia l’infortunio all’INAIL entro i due giorni successivi dalla ricezione del certificato medico le sanzioni sono abbastanza salate (da 1.290 € a 7.745 €).

Il lavoratore, al termine del periodo di prognosi dovrà recarsi alla sede di competenza dell’INAIL per effettuare la visita di controllo per accertare il superamento del proprio infortunio o la eventuale prosecuzione dell’astensione sul lavoro, con il contestuale rilascio di un nuovo certificato medico.

Gli obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro che assume un dipendente, il lavoratore nel campo agricolo o l’artigiano che avvia la propria attività è obbligato a effettuare la denuncia di attività o esercizio comunicando tutte le informazioni sulla attività esercitata. Tra queste informazioni devono essere presenti: i lavori svolti e le retribuzioni dei lavoratori.  Le predette informazioni sono richieste al fine di determinare lo quota annuale per l’assicurazione.

Il datore di lavoro che presenta la denuncia di inizio attività, in maniera telematica, entro 30 giorni dalla dichiarazione riceverà il certificato assicurativo ed il calcolo del premio annuale da versare a favore del dipendente.

All’interno del suddetto certificato saranno presenti tutti i dati utili per la l’accesso ai servizi online dell’INAIL, oltre al modello F24 da usare per pagare il premio annuale con la relativa scadenza.

Pagamento del premio annuale inail

Il datore di lavoro o l’imprenditore procedono al versamento del premio annuale INAIL con autoliquidazione.

Per il calcolo del premio, con il decreto legislativo 38/2000 sono state create 4 gestioni separate, le quali applicano tariffe diverse in base al rischio del lavoro svolto.

Le predette gestioni separate sono così composte:

I premi da pagare per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro si distinguono in premio ordinario e speciale.

Il premio ordinario viene determinato in base alla retribuzione durante il periodo di assicurazione del lavoratore e dal tasso del premio (la rischiosità del lavoro). Per i lavoratori parasubordinati la quota del premio è un terzo a carico del lavoratore e di due terzi a carico del datore di lavoro. In ogni caso il versamento è a carico del datore di lavoro.

Riguardo il premio speciale, questo viene utilizzato per alcune attività di particolare natura o in base alle circostanze in cui viene svolto il lavoro. Per questa attività, la determinazione del premio in maniera ordinaria è molto difficile. In situazioni del genere quindi, la legge predispone la determinazione di premi speciali unitari. Questi particolari premi, vengono calcolati attraverso elementi diversi rispetto ai premi ordinari ad esempio come il numero delle macchine utilizzate, la durata e la natura dell’attività o il numero delle persone coinvolte nell’attività.

In conclusione, vediamo quando dovranno essere autoliquidati i premi per l’assicurazione INAIL contro gli infortuni.

Le possibilità sono due:

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 11/12/2017
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    2 commenti
  1. Andrea ha detto:

    Sono un dipendente a tempo indeterminato, ed ho una ditta individuale per impianti elettrici senza dipendenti, il mio reddito di ditta è inferiore a quello da dipendente, e la mia attività è totalmente differente da quella da dipendente, quindi non c’è conflitto, sono soggetto comunque al versamento Dell Inail