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Come vendere su Etsy

Il sito web dedicato all’e-commerce, fondato nel 2005, è paragonabile per notorietà a quelli di Amazon ed Ebay. A differenza loro, la piattaforma opera nel mondo dell’artigianato. In questo articolo spiegheremo com’è possibile effettuare una vendita mediante la sua vetrina online e come aprire la partita iva necessaria per svolgere l’attività.

Sommario

Che cos'è etsy?

Per vendere su etsy occorre la partita iva?

Come aprire un'impresa individuale?

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Che cos’è etsy?

Oltre ai siti di vendita noti, come Amazon ed Ebay, una piattaforma online sulla quale moltissimi stanno ponendo l’attenzione negli ultimi tempi è Etsy.

Etsy è un sito web dedicato all’e-commerce, all’interno del quale gli iscritti possono vendere prodotti artigianali oppure oggetti vintage. Fondato nel 2005, al contrario di Amazon.com ed Ebay, opera dunque esclusivamente nel mondo dell’artigianato.

Inizialmente, è stato attivato da Robert Kalin Chris Maguire e Haim Schoppik, ai quali si aggiunse successivamente Jared Tarbell. Da ogni annuncio pubblicitario, la piattaforma online ricava 20 centesimi di dollari di guadagno, mentre dal prezzo finale della compravendita trae il 3,5% dei compensi.

Un anno dopo il suo lancio, le vendite del sito si aggiravano sui 170 mila dollari. Nel 2007 sono salite a 1,7 milioni di dollari, registrando 325 mila utenti e 50 mila venditori. Nel 2008, poi, l’introito dai beni ceduti tramite compravendita ha raggiunto la cifra di 13 milioni di euro al mese. La community di Etsy, invece, nel 2010 ha segnato oltre 5 milioni di utenti. Le visite mensili, per di più, sono state pari a 724 milioni.

Negli ultimi mesi, ci sono arrivate moltissime richieste circa la possibilità di vendere su questa piattaforma. Inoltre, diversi ci hanno chiesto se per iscriversi come venditore sia necessaria o meno la partita iva. Proseguiamo la lettura per scoprirlo.

Per vendere su etsy occorre la partita iva?

La domanda ci viene posta perché notoriamente Etsy, a differenza di altre piattaforme, è un market dove ritroviamo prodotti di nicchia o prodotti fatti a mano da chi spesso non è un venditore di tipo professionale, ma fa queste creazioni per hobby e non ha, e forse nemmeno voglia di sviluppare, una struttura alle spalle in grado di sorreggere un vero proprio business.

In queste situazioni, quindi, i dubbi sono diversi e, tra questi, quello dell’obbligatorietà della partita iva è uno dei più discussi.

Se vendo un prodotto su Etsy devo aprire la partita iva per essere in regola? Per chi ci segue, ormai, la risposta la conosce già ed è “dipende”.

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Dipende sempre dal tipo di presenza che abbiamo e che vogliamo avere sul market place e, quindi, se tale vendita può essere considerata occasionale o meno.

L’obbligo di aprire la partita iva scatta nel momento in cui l’attività di vendita è regolare.

Ciò significa che se occasionalmente esponi un tuo prodotto su Etsy, usato o nuovo, che hai creato con le tue mani, non sei obbligato ad aprire la partita iva.

Al contrario, se crei una vera e propria vetrina con più prodotti, il tuo pezzo non è unico ma lo riproduci in serie, ti stai ponendo come venditore professionale. Non conta il numero delle vendite, non conta quanto hai incassato.

Paradossalmente, potresti anche non vendere nulla, ma il solo fatto di avere una vetrina online, h24, 7 giorni su 7, dove stai predisponendo un invito all’acquisto, ti porta a dover aprire una partita iva.

Anche su Etsy, quindi, come per gli altri market place, la regola è la medesima.

L’obbligo della partita iva sorge nel momento in cui la tua attività diventa abituale e continuativa, ponendoti come venditore professionale. Vediamo, dunque, per completezza, di riassumere quali sono tutti i passi per vendere su Etsy in maniera professionale con la partita iva.

Il primo passo da fare sarà quello di decidere se avviare il tuo business in forma individuale o societaria.

Noi, in quest’articolo, analizziamo il caso più semplice e meno oneroso: la forma individuale.

Come aprire un’impresa individuale?

Nel caso dell’impresa individuale, per aprire la tua attività sarà necessario richiedere la partita iva all’Agenzia dell’Entrate, iscriverti in Camera di commercio, all’Inps commercianti ed effettuare la comunicazione d’inizio attività presso il comune, la SCIA.

Come spesso abbiamo visto, le comunicazioni a questi enti vengono inoltrate con una procedura unica, chiamata ComUnica, per la quale occorre rivolgersi ad un ente abilitato. Purtroppo, il fai da te non è contemplato.

Per avviare tale tipologia di business, la spesa iniziale per espletare tutte le pratiche sarà di circa 300 € e comprenderà: il compenso del commercialista, che eseguirà le operazioni, più i diritti e i bolli richiesti in fase di apertura.

Oltre a questo, ricordiamo eventuali altre piccole spese di avvio, come i diritti camerali (circa 50 €), gli eventuali diritti di segreteria dovuti al comune in fase di SCIA, l’acquisto di un indirizzo PEC ed eventualmente l’acquisto della firma digitale obbligatoria per alcune camere di commercio.

Una volta aperta, quindi, la partita iva, ti chiederai anche quanto costa gestirla a livello fiscale e contabile. Dipende dal tipo di regime fiscale che andrai a scegliere, se il forfettario o il regime tradizionale. Su questo tema, comunque, realizzeremo un contenuto dedicato per valutare quale sia il regime fiscale migliore per vendere su Etsy. Nel frattempo, Iscriviti al nostro canale Youtube e attiva la campanella per rimanere sempre aggiornato.

Se hai dei dubbi o vuoi subito avviare la tua attività su Etsy o semplicemente vuoi saperne di più, richiedi una prima consulenza del tutto gratuita, clicca sul link per richiederla: https://partitaiva24.it/.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 18/05/2021
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