21 Nov 2019

Glossario - I

 
A B C D E F G I L M N O P R S T U V
 

Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, è un ente fondato nel 1958 per assicurare la tutela pensionistica degli ingegneri ed architetti non soggetti ad altro tipo di previdenza obbligatoria.L’iscrizione all’Inarcassa è obbligatoria per i soggetti iscritti all’albo professionale; in possesso di Partita Iva individuale e/o di associazione o società di professionisti; non assoggettati ad altra forma pensionistica obbligatoria.L’Inarcassa prevede una contribuzione calcolata in percentuale sui redditi prodotti dal professionista, così come da una parte di contributi minimi dovuti in maniera fissa.Sito ufficiale: Inarcassa Se vuoi ulteriori informazioni contatta i consulenti di Partita iva 24.

Imposta sul Valore Aggiunto. Imposta indiretta che colpisce il consumatore finale. Attualmente è l’imposta in Italia che assicura il maggior prelievo fiscale. Questa particolare tipologia di tributo è oggetto di “armonizzazione” europea, ciò significa che sostanzialmente vi saranno le medesime regole all’interno dei Paesi membri, ma non è detto che le aliquote siano tutte identiche, vi è un minimo di tolleranza.La normativa europea sancisce un’aliquota IVA del 24%, ma il legislatore italiano ha stabilito un’aliquota da applicare nel nostro paese del 22%, e ogni anno dovrà trovare le risorse per coprire il gettito fiscale dato da questa differenza di aliquota.L’IVA è un’imposta generale sui consumi, proporzionale ai prezzi dei beni ceduti e dei servizi resi. Si intende per “consumo” il cosiddetto consumatore finale, quindi questa imposta ricade sull’ultimo acquirente del bene. Tuttavia, per poter funzionare efficientemente, il meccanismo prevede l’assoggettamento all’IVA per ogni singolo passaggio effettuato dal bene.Sono previste differenti aliquote che tengono conto delle varie categorie di beni oggetto della compravendita; 4% (beni di prima necessità), 10% e 22% (aliquota ordinaria). Esso rappresenta un tributo prelevato frazionatamente fra tutti gli operatori economici che partecipano al processo produttivo di un determinato bene.L’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.In assenza di corrispettivo viene meno il presupposto, quindi risulta necessario che la transazione preveda la corresponsione di un corrispettivo. Affinché si verifichi un’operazione rilevante ai fini IVA è necessario che sia svolta da un soggetto che svolga una professione o eserciti un’attività d’impresa. I 3 requisiti affinché vi sia un’operazione rilevante ai fini IVA sono: Soggettivo: Deve essere svolta nell’esercizio dell’impresa arte o professione;Oggettivo: Deve trattarsi di una cessione di beni o di una prestazione di servizi;Territoriale: Deve avvenire nel territorio dello Stato. Passa a Partita iva 24, il commercialista online per il Regime forfettario.Scopri tutto sul regime forfettario grazie alla nostra Guida al Regime forfettario.  Se vuoi ulteriori informazioni contatta i consulenti di Partita iva 24.

L’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi diversi.Si tratta di un’imposta progressiva, in quanto le aliquote variano a seconda dello scaglione di reddito in cui rientra il reddito di un determinato soggetto. Il presupposto soggettivo è collegato ai soggetti passivi, esse sono le persone fisiche residenti e non residenti nel territorio dello Stato. Il soggetto residente deve tassare i redditi ovunque prodotti nel mondo e inoltre anche un soggetto non residente deve tassare i redditi prodotti sul territorio nostrano.Secondo l’articolo 2 del TUIR: “Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile”.In genere vi è reddito imponibile se a fronte di quel reddito vi è un’attività volontariamente esercitata al fine di conseguire un reddito. Quindi, secondo questo principio le donazioni e le eredità non sono assoggettate a questo tipo di imposta.Per poter determinare l’ammontare di tale imposta, si sommano tutte le diverse categorie di reddito percepite da un determinato soggetto, si sottraggono gli eventuali oneri deducibili, successivamente si applica l’aliquota prevista dalla legge per il proprio scaglione di reddito. Così facendo si otterrà l’imposta lorda, alla quale saranno ancora sottratti gli oneri detraibili, ottenendo così l’imposta netta che spetta allo Stato. Passa a Partita iva 24, il commercialista online per il Regime forfettario.Scopri tutto sul regime forfettario grazie alla nostra Guida al Regime forfettario. Se vuoi ulteriori informazioni contatta i consulenti di Partita iva 24.

L’Ires è l’Imposta sul Reddito delle Società. E’ personale e proporzionale ed è sostanzialmente rappresentata da un’unica aliquota. Tale aliquota nel 2018 è del 24%. Oltre ad essere un imposta personale e proporzionale, tale imposta presenta altri due caratteri distintivi, ovvero si tratta di un’imposta generale, in quanto applicata su tutti i redditi posseduti dai soggetti passivi e diretta, in quanto colpisce in modo immediato il reddito complessivo.Il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria in capo ad un determinato soggetto, è identico a quello dell’Irpef e consiste nel possesso di redditi, in denaro o in natura, rientranti nelle categorie previste dall’articolo 72 del TUIR.Secondo quanto stabilito dalla legge, i soggetti passivi di tale imposta sono:Le società per azioni e in accomandita per azioni, le societa’ a responsabilita’ limitata, le societa’ cooperative e le società di mutua assicurazione, residenti nel territorio dello Stato;Gli enti pubblici e privati diversi dalle societa’,nonche’ i trust, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali;Gli enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attivita’ commerciale nonche’ gli organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato;Le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato.Per quanto riguarda il calcolo di tale imposta, non è di facile determinazione in quanto vi sono alcune particolari categorie di costi che non sono deducibili, o interamente deducibili.Nel caso delle società, per essere residenti fiscali, bisogna tenere conto di 3 profili: sede legale, sede amministrativa (luogo dove vengono prese le decisioni di maggiore importanza per l’impresa) e l’oggetto principale dell’impresa. Per essere considerati residenti fiscali in Italia deve essere presente sul nostro territorio uno di questi 3 elementi, e successivamente bisogna vedere se questi sono stati presenti in Italia per la maggior parte dell’esercizio sociale.Le società saranno tassate sui redditi ovunque essi siano prodotti. Passa a Partita iva 24, il commercialista online per il Regime forfettario.Scopri tutto sul regime forfettario grazie alla nostra Guida al Regime forfettario.  Se vuoi ulteriori informazioni contatta i consulenti di Partita iva 24.

L’imposta regionale sulle attività produttive, tale imposta va a colpire il valore della produzione netta delle imprese. Si tratta di un’imposta proporzionale al fatturato, e che non colpisce l’utile d’esercizio. Il 90% del gettito ricavato dalla riscossione di questa imposta è destinato a finanziare il fondo sanitario nazionale.Il presupposto che genera l’obbligazione tributaria è rappresentato dallo svolgimento di un’attività economica, sia essa esercitata in forma autonoma o in forma d’impresa. Sono tenuti al pagamento dell’IRAP le società di capitali, le società di persone, le imprese individuali, i liberi professionisti, le banche e le assicurazioni. Per quanto riguarda i liberi professionisti, affinché questi siano tenuti al pagamento dell’IRAP la loro attività deve rispondere a determinati requisiti:Deve essere esercitata abitualmente;L’attività deve essere organizzata in modo autonomo e con organizzazione stabile;L’attività deve essere diretta alla produzione o allo scambio di beni o prestazione di servizi.Essendo un’imposta regionale, bisognerà provvedere al pagamento di tale imposta nella regione in cui viene esercitata l’attività oggetto di tassazione, nel caso in cui l’attività venga svolta in più regioni diverse, l’imposta da pagare sarà ripartita proporzionalmente tra le regioni in questione.La dichiarazione IRAP deve essere presentata in via telematica attraverso i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Le aliquote base previste per l’IRAP sono:aliquota ordinaria: 3,9%;aliquota per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori: 4,20%;aliquota per banche e società finanziarie: 4,65%;aliquota per imprese di assicurazione: 5,90%;aliquota per amministrazioni ed enti pubblici: 8,5%.Le regioni hanno la possibilità di diminuire e di aumentare tali aliquote fino ad un massimo di 0,92 punti percentuali. Passa a Partita iva 24, il commercialista online per il Regime forfettario.Scopri tutto sul regime forfettario grazie alla nostra Guida al Regime forfettario. Se vuoi ulteriori informazioni contatta i consulenti di Partita iva 24.

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