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Microcredito a costo zero per le imprese venete

È stata estesa per tutto il 2021 l’agevolazione per le attività che hanno sede nella Regione Veneto e sono state colpite dalla crisi scaturita dalla pandemia da Covid-19. La concessione dei finanziamenti prevista da “Ora, Veneto!”, il piano di interventi economici per supportare le PMI verso la strada per la ripresa economica, è pari a 30 milioni di euro. Vediamo insieme chi può partecipare all’iniziativa e quale iter deve seguire per ottenere il contributo disposto dalla misura.

Sommario

Cosa prevede la misura microcredito a costo zero?

Quali tipi di imprese rientrano nel beneficio?

Quali sono i settori economici ammissibili?

Quali sono i settori esclusi?

Quali sono le caratteristiche del finanziamento?

Come si presenta la domanda?

 

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Cosa prevede la misura microcredito a costo zero?

Nel maggio del 2020 la Regione Veneto ha previsto dei fondi di rotazione per la per la concessione di finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese dei settori del commercio, secondario, terziario e dell’artigianato, lavoratori autonomi titolari di partita IVA. Tali fondi sono gestiti dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A. 

Il fine dell’intervento straordinario consiste nell’aiutare le imprese colpite dalla crisi, scatenata dall’emergenza sanitaria del Coronavirus, a reperire la liquidità necessaria. Si tratta, in particolare, di finanziamenti a tasso 0 e di un contributo per il costo della pratica. Questi finanziamenti sono attivabili da un minimo di 12 mesi a un massimo di 72 mesi. Il loro importo, inoltre, varia da un minimo di 5 mila euro fino ad un massimo di 50 mila euro. È poi consentito anche un preammortamento per un massimo di 24 mesi.

Precisiamo che il sostegno alle PMI è concesso a titolo “de minimis” (Regolamento UE n1407/2013) sotto forma di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto. L’ammissione alle agevolazioni non esclude per i beneficiari l’accesso ad altre agevolazioni, sempre nei limiti consentiti dai regolamenti europei di riferimento.

È possibile richiedere l’ammissione all’intervento di aiuto economico esclusivamente mediante procedura informatizzata e per il tramite delle banche, dei confidi e degli intermediari finanziari iscritti all’apposito albo previamente individuati dal gestore, Veneto Sviluppo S.p.A., e attraverso avviso pubblico. La misura, avente inizialmente carattere straordinario e sperimentale fino al dicembre del 2020, è stata recentemente prorogata per l’intero 2021.

La concessione dei finanziamenti, prevista da “Ora, Veneto!” il piano di interventi economici per supportare le PMI nella strada per la ripresa economica è pari a 30 milioni di euro. La Regione si riserva la facoltà di rideterminare tale importo, sino ad un massimo di 50 milioni di euro, sulla base dei dati di monitoraggio operativo riguardanti l’impiego delle risorse medesime, inclusi i tempi di erogazione dei finanziamenti ai beneficiari.

Quali tipi di imprese rientrano nel beneficio?

Rientrano nel beneficio messo a disposizione dalla Regione Veneto le PMI, anche in forma associata (cooperative, consorzi, contratti di rete, A.T.I.), e i professionisti. Per potere accedere all’intervento straordinario, occorre che alla data di presentazione della domanda le imprese debbano essere in possesso dei seguenti requisiti:

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Quali sono i settori economici ammissibili?

Sono ammissibili alle agevolazioni le PMI e i lavoratori autonomi operanti nei settori di seguito specificati (rif. classificazione ATECO 2007):

Ricordiamo che le PMI e i lavoratori autonomi, devono essere titolari di partita IVA attiva alla data dell’8 marzo 2020. La data di inizio attività deve essere indicata dal Modello AA9/10 “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA (imprese individuali e lavoratori autonomi)

Quali sono i settori esclusi?

I settori esclusi dall’incentivo sono le PMI che operano fuori dal campo di applicazione del Regolamento UE 1407/2014 “de minimis”. Nello specifico, non sono ammessi al finanziamento:

Inoltre, non possono accedere alle agevolazioni il settore informatico, della ricerca, dello sviluppo o delle applicazioni tecniche relative a programmi o soluzioni elettroniche specificamente finalizzati a sostenere qualsiasi tipologia di attività che rientri nei settori esclusi indicati in precedenza, il gioco d’azzardo su internet e le case da gioco on line. Non sono contemplati neanche quelli che consentono di accedere illegalmente a reti elettroniche di dati e di scaricare illegalmente dati elettronici.

Infine, il settore delle scienze della vita quando il sostegno finanziario sia destinato allo sviluppo o alle applicazioni tecniche aventi ad oggetto la clonazione umana a scopi di ricerca o terapeutici.

Quali sono le caratteristiche del finanziamento?

Le operazioni del Microcredito a costo zero sono realizzate nella forma del finanziamento agevolato per un importo pari al 100% accompagnato da un contributo a fondo perduto finalizzato all’abbattimento dei costi.

Come già anticipato, l’importo minimo erogabile che può essere riconosciuto alle PMI e ai professionisti è pari a 5 mila euro. Il contributo massimo può invece ammontare fino a 50 mila euro e può consistere nel cumulo di più operazioni effettuate dallo stesso beneficiario.

Anche per quanto concerne la durata del finanziamento, abbiamo rivelato sopra che questo deve essere effettuato per un periodo che va dai 12 ai 72 mesi e che è previsto un preammortamento per un massimo di 24 mesi con un tasso di interesse sulla provvista regionale pari a zero.

Inoltre, è concesso un contributo a fondo perduto erogato una tantum, pari al 100% dei costi del finanziamento. In questo caso, l’importo massimo che può essere richiesto da ciascun beneficiario è pari a 2 mila euro. Il rimborso, invece, può consistere in una rata mensile o trimestrale costante e posticipata. Il nuovo finanziamento, comunque, non comporta la riduzione di precedenti. 

Ricordiamo che gli affidamenti vengono espletati presso la banca, il confidi o l’intermediario finanziario che per l’appunto si occupa di erogare il finanziamento agevolato. Per quanto concerne le spese sostenute con il contributo erogato, non è stata stabilita alcuna documentazione relativa.

Come si presenta la domanda?

La misura Microcredito a costo zero prevede una procedura di selezione “a sportello”, quindi, le agevolazioni possono essere richieste continuamente. L’istanza va presentata al gestore, la finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A, per il tramite dei finanziatori convenzionati. 

È possibile inoltrare la domanda esclusivamente in modalità informatica, entro 30 giorni dalla data di compilazione della stessa. È disponibile un apposito software di cui i richiedenti possono avvalersi, il quale è accessibile a tutti i finanziatori che sono stati accreditati dal gestore.

Sostanzialmente le istanze vengono presentate dematerializzate nella forma di “autodichiarazioni” rese ai sensi del DPR n. 445 del 2000. Nella scheda del regolamento della misura, che può essere scaricata collegandosi al sito web http://www.venetosviluppo.it , sono elencate le informazioni e tutti gli allegati che vengono richiesti nel modulo dichiarazione-domanda. Da precisare che dovrà essere allegata a questa anche la scheda che attesta l’istituto di credito presso il quale è stato acceso il conto corrente dell’impresa e l’IBAN di riferimento.

Saranno i finanziatori, infatti, ad occuparsi dell’ammissibilità delle istanze di finanziamento pervenute. Dunque, saranno questi a verificare ed attestare, se necessario anche acquisendo la documentazione , la sussistenza in capo alle PMI di tutti i requisiti previsti. L’elenco degli intermediari finanziari presso i quali presentare domanda di agevolazione è rinvenibile al seguente link: https://www.regione.veneto.it

 

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 11/03/2021
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