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NASpI anticipata per chi apre partita IVA

Un grosso incentivo a mettersi in proprio è la naspi anticipata per chi apre partita iva.

Per ricevere la naspi in un’unica soluzione ti basterà effettuare richiesta ad INPS entro 30 giorni dall’apertura della partita iva. Se vuoi saperne di più sulla naspi anticipata per chi apre partita iva e la naspi in generale continua a leggere il contenuto, risponderemo a tutte le domande con una guida completa.

Sommario

L’anticipo naspi per chi apre partita iva

Come si richiede la naspi anticipata

La naspi

I requisiti per la naspi

La richiesta naspi

Durata della naspi

Naspi con altre attività

Sospensione e decadenza della naspi

L'importo della naspi

Conclusioni

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L’anticipo naspi per chi apre partita iva

L’anticipo naspi per chi apre partita iva è un’incentivo del legislatore nei confronti dell’imprenditorialità. Come ben saprai in fase iniziale, le spese per l’avvio di una nuova attività non sono indifferenti.

A riguardo l’INPS ci ricorda che:

“il beneficiario di indennità naspi, che intende avviare un’attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale ovvero sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa, può richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo spettante e non ancora erogato. A tal fine, l’assicurato è tenuto a presentare la domanda di anticipazione in via telematica, a pena di decadenza entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma o di impresa individuale o dalla sottoscrizione delle quote di capitale della società cooperativa, ovvero dalla presentazione della domanda di naspi se l’attività era già stata avviata precedentemente alla cessazione che ha fatto sorgere il diritto al naspi”.

In definitiva, la naspi anticipata si rivolge a coloro che beneficiano o hanno diritto alla naspi e che intendano:

È bene far notare che se hai già ricevuta l’anticipazione, questa deve essere restituita per intero nel caso di nuova occupazione con contratto da lavoratore dipendente che sia stato instaurato prima della scadenza del periodo per il quale è riconosciuta la liquidazione anticipata dell’indennità di disoccupazione.

Come si richiede la naspi anticipata

Come si richiede la naspi anticipata? La naspi anticipata va richiesta attraverso una domanda inoltrata ad INPS entro 30 giorni dall’avvio dell’attività autonoma/imprenditoriale. La domanda va presentata telematica ad INPS, tramite CAF oppure tramite contact center INPS.

Se accettata, la domanda potrai ricevere l’importo della naspi:

  • accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale;
  • bonifico domiciliato presso Poste Italiane allo sportello di un ufficio postale rientrante nel CAP di residenza o domicilio del richiedente.

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La naspi

Visto come funziona l’anticipo naspi vediamo adesso quali sono i requisiti, in generale, che danno diritto al sussidio di disoccupazione, quello tradizionale che viene erogato mensilmente.

Diciamo subito che la naspi non è nulla di nuovo, è una prestazione economica, istituita dal maggio 2015, che sostituisce il vecchio sussidio di disoccupazione. Si tratta di una prestazione a domanda, infatti, ne potrai beneficiare solo a seguito della prestazione della domanda e, in secondo luogo, solo se ne possiedi i requisiti. Per richiedere la naspi infatti devi aver perso il lavoro involontariamente. In linea generale quindi, per averne diritto, devi essere stato licenziato.

Ad ogni modo, possono beneficiare della naspi anche:

Non possono invece beneficiarne:

I requisiti per la naspi

 Per avere i requisiti per la naspi dovrai:

La richiesta naspi

La richiesta naspi è una procedura molto semplice. Dovrai effettuare la richiesta seguendo i canali messi a disposizione da INPS:

Per effettuare la domanda avrai 68 giorni a partire da:

Durata della naspi

Una volta accettata la domanda, la durata della naspi, secondo l’art. 5 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 22, sarà pari ad un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Facciamo un esempio per essere più chiari.

Supponiamo che tu sia stato appena licenziato e negli ultimi 4 anni (208 settimane) hai versato contributi per 108 settimane (25 mesi). In questo caso avrai diritto alla naspi per 54 settimane che corrispondono a 12 mensilità.

N.B. Per il calcolo della durata del NASpI, i periodi contributivi per cui è già avvenuta erogazione di prestazioni di disoccupazione sono esclusi dal conto della contribuzione utile. Sarà esclusa, allo stesso modo, la contribuzione di prestazioni ricevute in unica soluzione in forma anticipata.

Naspi con altre attività

Uno dei punti cruciali dove ci sono molti dubbi riguarda la compatibilità della naspi con altre attività.

La compatibilità è possibile a certe condizioni. Ritrovi la conferma negli articoli 9 e 10 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 22. Secondo la norma puoi mantenere lo status di disoccupazione e quindi il diritto alla prestazione se percepisci redditi di lavoro dipendente o lavoro autonomo inferiori alla soglia di imposizione IRPEF. (8.000 € per il lavoro dipendente, 4.800 per la partita iva).

È possibile dunque la compatibilità tra l’indennizzo di disoccupazione con il lavoro subordinato, autonomo o imprenditoriale.

Se percepissi altri redditi oltre la naspi, sempre nei limiti sopra indicati, quest’ultimi vengono ridotti per l’80% del loro ammontare dal sussidio di disoccupazione. In altre parole, percepirai solo il 20% della naspi più il reddito da lavoro dipendente o partita iva.

Per continuare a ricevere la NASpI, comunque, se cominci una nuova attività di lavoro dipendente o autonoma che sia ricorda che entro 30 giorni dovrai comunicare il reddito presunto della stessa all’inps. La pena in caso di mancata comunicazione sarà la restituzione della naspi.

Sospensione e decadenza della naspi

Sospensione e decadenza della naspi sono due situazioni in cui la prestazione viene interrotta.

La sospensione opera nei casi in cui sarai:

omessa comunicazione a INPS del reddito annuo presunto, entro un mese dall’inizio della nuova attività di lavoro subordinato non superiore in durata a sei mesi.

Le cause di decadenza invece operano nel caso di:

L’importo della naspi

Veniamo forse a uno dei punti più attesi e più complessi l’importo della NASPI. Il seguente calcolo vale sia per l’importo mensile della prestazione che poi successivamente anche quello dell’eventuale anticipo che verrà erogato in caso di apertura partita iva. Entrambi gli importi sono lordi e verranno erogati al netto delle trattenute effettuate da INPS a titolo d’imposta.

L’importo della naspi è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni.

Se questa retribuzione è superiore ad una cifra di riferimento (determinata da INPS annualmente) allora l’importo sarà rivalutato del 25% della differenza tra la retribuzione del lavoratore e quella di riferimento. Per il 2023 la cifra di riferimento è di circa 1300 €.

La formula usata per il calcolo della naspi si ottiene partendo dunque dalla retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni.

Se questa media dunque è inferiore a quella di riferimento allora l’importo della naspi sarà pari al 75% della media, se superiore l’importo della naspi sarà aumentato del 25% tra la differenza della media e la cifra di riferimento.

È importante sapere che qualunque sia l’importo, a partire dal sesto mese di fruizione della naspi l’importo verrà ridotto mensilmente del 3%.

Conclusioni

Concludendo, in questo contenuto abbiamo visto come funziona la naspi e più nello specifico quali sono le modalità per richiedere la naspi anticipata per chi apre partita iva. Se quindi avete intenzione di mettervi in proprio, oltre ai vantaggi di un regime fiscale agevolato come il forfettario, ricordatevi anche di questa importante opportunità. La naspi anticipata in un’unica soluzione è un’ottima occasione per finanziare il tuo progetto.  Non ci sono più alibi per chi desidera avviare il lavoro dei propri sogni.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 13/08/2023
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    47 commenti
  1. Angelica Basile ha detto:

    Buonasera,
    Vorrei gentilmente poter fare una domanda.
    Percepisco Naspi da dicembre 2019 che finirà a febbraio 2021, a breve forse dovrò aprire la partita Iva a regime forfettario. Leggevo che vi è la possibilità di richiedere in anticipo in un’unica soluzione tutta la Naspi restante, è così?
    Se nn ho letto male bisognerebbe fare domanda 30 gg prima dell’apertura della p. I., se invece dovessi avere esigenza di costituirla prima di questi 30 gg(per esigenze della società per cui dovrei lavorare) perdo tutto?
    Spero di essermi spiegata bene.
    Grazie mille
    Attendo vostro gentile riscontro.

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buonasera Angelica,

      potrai richiedere anticipazione della Naspi in un’unica soluzione entro 30 giorni dall’apertura della p. iva. La domanda quindi deve essere fatta successivamente all’apertura della p. iva non prima.

  2. Antonio ha detto:

    Buongiorno, percepisco l’indennità di disoccupazione da luglio 2019, vorrei gentilmente sapere se posso chiedere la Naspi anticipata per aprire una P.Iva come agente di commercio? Grazie

    • Michele (Partitaiva24.it) ha detto:

      Buonasera,

      si, qualora aprissi la tua nuova attività potresti richiedere che la NASPI ancora spettante ti venga erogata tutta in un’unica soluzione.