Dal 22 febbraio 2021 torna operativo il sostegno economico dello Stato che mira a promuovere le piccole iniziative imprenditoriali e che è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani. Le richieste di finanziamento verranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda. L’intervento copre il progetto di investimento fino a una spesa di 50 mila euro. Continuiamo la lettura per capire come fare per cogliere questa occasione.
Capitoli
COS’È IL SELFIEMPLOYMENT?
Selfiemployment è l’incentivo gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). La misura finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale.
Per tale scopo, dunque, l’ANPAL ha istituito il Fondo Rotativo Nazionale SELFIEmployment, operante con risorse pubbliche provenienti dai PON IOG e PON SPAO e da PO Regionali, in favore di iniziative di autoimpiego ed autoimprenditorialità, per l’appunto.
Dalle ore 12.00 del 22 febbraio, dunque, è possibile inviare la domanda per la richiesta di finanziamento e non sono previste scadenze o graduatorie. Le istanze verranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo. Vediamo quali sono le agevolazioni previste nello specifico e come è possibile usufruirne.
QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI?
Il finanziamento copre i progetti di investimento fino al 100%, con un importo compreso tra 5 mila e 50 mila euro. Le agevolazioni consistono in tre diverse tipologie:
- microcredito, da 5 mila a 25 mila euro;
- microcredito esteso, da 25 mila a 35mila euro;
- piccoli prestiti, da 35 mila a 50 mila euro.
Come sopra anticipato, tale sostegno economico verrà concesso senza interessi e senza garanzie. Il rimborso potrà essere effettuato con delle rate mensili, a partire da 12 mesi dopo l’erogazione del prestito, e da saldare in 7 anni.
COSA FINANZIA?
Il programma Selfiemployement sovvenziona tutte le iniziative dei settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, tra cui:
- turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi;
- servizi alla persona;
- servizi per l’ambiente;
- servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
- risparmio energetico ed energie rinnovabili;
- servizi alle imprese;
- manifatturiere e artigiane;
- commercio al dettaglio e all’ingrosso;
- trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013.
L’agevolazione non comprende, invece, i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura e, in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013. Stessa disposizione è prevista per le attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco.
QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?
Possono essere finanziate le seguenti spese materiali e immateriali:
- strumenti, attrezzature e macchinari;
- hardware e software;
- opere murarie (entro il limite del 10% del totale delle spese in investimento ammesse);
- spese di gestione quali: locazione di beni immobili e canoni di leasing; utenze; servizi informatici, di comunicazione e di promozione; premi assicurativi; materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; salari e stipendi, l’IVA non recuperabile.
Possono, inoltre, essere accolte le spese per risorse umane. In particolare, nel periodo relativo al finanziamento, le retribuzioni lorde comprensive degli oneri contributivi, sono ammissibili solo qualora queste non abbiano beneficiato e non beneficino di sgravi contributivi (ad esempio quelli previsti dalla legge n. 68/99), o bonus assunzionali in base a leggi nazionali o regionali o a progetti a finanziamento statale e/o regionale. Si vuole, infatti, evitare che si vengano a creare delle sovrapposizioni di finanziamento per la medesima unità lavorativa.
Per essere ammesse le spese devono essere effettuate a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda ed entro il diciottesimo mese dalla data di stipula del contratto di finanziamento (ovvero la data ultima della conclusione del programma di spesa).
Quindi, una volta ottenuto il finanziamento, occorre realizzare il programma di investimento entro 18 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
A CHI È RIVOLTO?
I destinatari dell’incentivo sono i NEET, le donne inattive e i disoccupati di lunga durata con una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditorialità e che hanno voglia di mettersi in gioco. Per NEET (Not in Education, Employment or Training), si intende persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
- sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età;
- non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale.
Sono considerate donne inattive le maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
- non sono titolari di un contratto di lavoro subordinato o di partita IVA attiva, ovvero sono lavoratrici il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R. n. 917/1986;
- non fanno parte, in qualità di socio ovvero di amministratore, di una società iscritta al registro delle imprese e attiva.
Per disoccupati di lunga durata, invece, si intendono i maggiorenni che al momento della presentazione della richiesta:
- non risultano essere occupati in altre attività lavorative;
- hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID);
- non fanno parte, in qualità di socio ovvero di amministratore, di una società iscritta al registro delle imprese e attiva.
N.B. Le donne inattive e i disoccupati di lunga durata non hanno l’obbligo di essere iscritti al programma Garanzia Giovani.
CHI PUÒ CHIEDERE I FINANZIAMENTI?
Possono chiedere i finanziamenti le imprese individuali, le società di persone, le società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci e:
- costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive;
- non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni;
- associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.
Le forme societarie/associative citate devono essere costituite da persone fisiche.
COME SI INVIA LA DOMANDA?
La domanda e i relativi allegati possono essere inviati esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. Per richiedere le agevolazioni quindi è necessario:
- registrarsi ai servizi online di Invitalia, indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
- una volta registrati, accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda e caricare gli eventuali allegati.
L’istanza, poi, deve contenere i seguenti elementi:
- i dati anagrafici e profilo del proponente;
- l’indicazione relativa alla eventuale volontà di effettuare il colloquio di valutazione;
- la descrizione dell’idea imprenditoriale;
- l’analisi del mercato di riferimento;
- gli aspetti tecnici relativi alla cantierabilità dell’iniziativa proposta;
- gli aspetti economico-finanziari.
Inoltre, deve essere firmata digitalmente (nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, D.Lgs. n. 82/2005 e successive modifiche e/o integrazioni) dal:
- titolare della costituita o costituenda Impresa individuale;
- legale rappresentante della società di persone, dell’associazione professionale, della società tra professionisti ovvero il presidente della cooperativa sociale ovvero società cooperativa;
- persona fisica proponente per conto della società costituenda in qualità di futuro legale rappresentante delle società di persone ovvero di futuro presidente in caso di cooperativa sociale ovvero società cooperativa.
La procedura di presentazione dell’istanza di finanziamento richiede, infine, il possesso di una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
IL COLLOQUIO CONOSCITIVO PER LA VALUTAZIONE DELL’ISTANZA
Per usufruire delle agevolazioni, è necessario superare una valutazione il cui procedimento è a sportello, come detto. In sede di compilazione della domanda il richiedente, inoltre, potrà scegliere se partecipare o meno ad un colloquio conoscitivo che verrà svolto con il personale di Invitalia, esclusivamente in modalità remota (tramite Skype), il cui scopo consiste nell’approfondire il progetto d’impresa.
Se si opta per il colloquio si avrà la possibilità non solo di aggiungere ulteriori elementi, rispetto a quanto già inserito nell’istanza online, ma anche di avere riconosciuto un vantaggio nell’attribuzione dei punteggi.
Dopo l’accertamento del possesso dei requisiti, è prevista una valutazione di merito che riguarda le competenze tecniche e gestionali dei richiedenti e la sostenibilità economico-finanziaria del progetto. L’esito della valutazione viene comunicato entro 60 giorni.
Invitalia SpA eroga anche un servizio di supporto ed assistenza tecnico-gestionale, secondo un apposito piano di tutoring.
I servizi di tutoring consistono esattamente in:
- un incontro di start-up da effettuare prima della stipula del contratto di finanziamento;
- un incontro di assistenza pre-avvio attività, da effettuare dopo il perfezionamento del contratto di finanziamento e prima dell’avvio di impresa;
- un incontro post-avvio attività imprenditoriale, da effettuare dopo l’avvio di impresa e prima dell’erogazione del saldo del finanziamento (entro 20 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento).
Le domande, come anticipato sopra, sono valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento dei fondi. Quindi non sono stabilite scadenze o graduatorie.
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