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Regime forfettario 2023 – cosa cambia?

La legge di bilancio 2023 (legge 197/2022) pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022 e in vigore dal 1° gennaio 2023, ha proposto importanti novità per i contribuenti in regime forfettario.

Sommario

L’AUMENTO DEL LIMITE DI FATTURATO

LA CLAUSOLA ANTIELUSIONE

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Vediamo quindi quali sono state le modifiche apportate, chi potrà accedere e aderirvi e più in generale i suoi vantaggi.

La legge di bilancio ha portato due grosse novità al regime forfettario.

La prima è stata l’innalzamento del limite di fatturato da 65 mila euro ad 85 mila mentre, la seconda, chiamata anche clausola antielusione, riguarda le modalità e le tempistiche di fuoriuscita dal regime per chi supera il limite di fatturato durante il corso dell’anno.

Con la nuova norma al superamento della soglia di 100 mila euro di fatturato durante l’anno, infatti, si dovrà dire automaticamente addio al regime forfettario.

Ma andiamo con ordine e vediamo insieme quali sono i risvolti di questi due importanti novità

L’AUMENTO DEL LIMITE DI FATTURATO

L’innalzamento del tetto di fatturazione, di fatto, aumenta notevolmente il numero di persone che possono mantenere o accedere al regime forfettario. Infatti, chi nel 2022 ha avuto un fatturato inferiore a 85 mila euro e si trovava in regime ordinario, nel 2023 ha la possibilità di transitare al regime forfettario.

Chi invece nel 2022 si trovava in regime forfettario e ha superato i 65 mila euro di fatturato ma non gli 85 mila, nel 2023, può ancora utilizzare tale regime con tutte le agevolazioni del caso.

La prima novità, dunque, sta tutta qui! L’aumento del limite di fatturato e quindi l’ampliamento della platea dei beneficiari di questo regime.

Tutti gli altri requisiti di accesso e le cause di esclusione, ad eccezione della seconda novità che vedremo proprio tra poco, sono rimaste immutate.

Possono dunque accedere al regime forfettario coloro che svolgono un’attività di tipo professionale, commerciale o artigianale in forma individuale, i titolari di partita iva per l’appunto che:

•           Hanno un fatturato inferiore a 85 mila euro.

•           lavoratori dipendenti o pensionati che hanno un reddito lordo inferiore a 30 mila euro e

•           NON sono soci di società di persone oppure di SRL che svolgono attività simili alla partita iva individuale e di cui detengono il controllo diretto o indiretto

Chi si trova alla prima esperienza lavorativa, e sta pensando di aprire la propria partita iva, sicuramente avrà tali requisiti di accesso.

Ricordiamo che ci sono anche delle cause di esclusione. Se vuoi approfondirle, ti lasciamo il link al contenuto dedicato: cause di esclusione dal regime forfettario.

In ogni caso, con partitaiva24 hai sempre una consulenza gratuita a disposizione, puoi prenotarla dal link di seguito: Prenota una consulenza.

Prima di passare a vedere quali sono le agevolazioni nel concreto di questo regime, analizziamo anche la seconda novità, la cosiddetta clausola antielusione.

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LA CLAUSOLA ANTIELUSIONE

Con questa clausola viene determinata la fine di un grosso vantaggio del regime forfettario che abbiamo analizzato in uno dei video sul nostro canale Youtube, quel trucco che permetteva di considerare come anno bonus l’anno in cui superavi il limite: Il trucco lecito per rientrare nel regime forfettario.

Fino al 2022, infatti, indipendentemente dal fatturato prodotto durante l’anno, il regime forfettario decadeva dall’anno successivo.

Ipotizzando un fatturato di 200 mila euro durante l’anno, quei 200 mila venivano tassati secondo le regole del regime forfettario e si cambiava regime solo a partire dall’anno successivo.

Con la nuova norma, oggi, viene posto un freno.

Per chi avrà un fatturato maggiore di 85 mila euro nel 2023 ma inferiore a 100 mila, le regole rimangono analoghe e quindi tassazione secondo il regime forfettario anche sulla parte eccedente gli 85 mila e passaggio al regime di contabilità semplificata con tassazione IRPEF progressiva solo a partire dal 2024.

Per chi supera anche i 100 mila euro nel corso del 2023, il regime forfettario decadrà immediatamente e di conseguenza avrà una tassazione tradizionale già nel corso del 2023 stesso.

Ciao Flat Tax e benvenuta IRPEF a scaglioni.

Inoltre, non di meno, dall’operazione che farà superare i 100 mila euro di fatturato si dovrà cominciare ad applicare l’iva.

L’introduzione di questa causa di esclusione, dunque, aggiunge un elemento di valutazione in più per coloro che intendono applicare questo regime.

Il superamento della soglia dei 100 mila durante l’anno difatti comporta il cambio dei piani e delle previsioni di tassazione che possibilmente si erano fatti a monte.

Ma quindi questo regime forfettario perché è agevolato? quali sono i suoi vantaggi?

I principali vantaggi sono una riduzione del carico fiscale e previdenziale, la semplicità della sua determinazione oltre alla riduzione degli adempimenti che lo rendono anche poco oneroso nella sua gestione.

Il reddito, valore sul quale verranno calcolate le imposte e i contributi, infatti, si determina in maniera forfettaria, da qui anche il nome del regime.

Nello specifico, per la sua determinazione viene applicato un coefficiente al fatturato prodotto durante l’anno. Tale coefficiente, che è differente in base all’attività svolta, determina la redditività dell’attività e dunque quella quantità sul quale saranno applicate le aliquote fiscali e previdenziali.

Facendo un esempio, con un fatturato di € 10.000 e un coefficiente di redditività del 78%, il reddito sarà pari a 7.800 euro.

A questo valore poi si applicherà la cosiddetta flat tax, ossia l’imposta sostitutiva del 15% o del 5% per i primi 5 anni nel caso di nuova attività e si calcoleranno anche i contributi a seconda del nostro inquadramento.

Altri due importanti vantaggi si ritrovano nell’operare in franchigia iva e nel non applicare o subire le ritenute d’acconto. Tale modalità di operato porta con sé dei risparmi notevoli dal punto di vista dei costi di gestione ma anche e soprattutto in un ulteriore riduzione del carico fiscale.

Questi sono solo alcuni dei diversi vantaggi di questo regime ma, se vuoi saperne oppure se stai pensando di aprire partita e vuoi valutare se questo regime fa al caso tuo o meno puoi sempre rivolgerti a noi per una prima consulenza del tutto gratuita.

Ti aiuteremo nello scegliere il regime fiscale che fa per te e potremo seguirti nella gestione della tua partita iva attraverso i nostri servizi.

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 27/01/2023
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