Il 2021 sarà certamente l’anno in cui istituzioni, a tutti i livelli, e attori del business punteranno sull’innovazione. A dicembre, infatti, è stata pubblicata la norma di attuazione degli interventi agevolativi per le startup innovative, previsti dal “decreto Rilancio”, la quale costituisce una delle novità annunciate per tale settore.
I dati forniti dal report del Parlamento sul mondo delle startup italiane offrono un quadro molto interessante per il comparto. Innanzitutto, la relazione annuale certifica che anche il 2020 è stato un anno di crescita per le startup innovative.
Congiuntamente, startup e PMI innovative, nel 2019 hanno dato lavoro a circa 85.000 unità (con un incremento rispetto al 2018 di poco meno del 26%). In particolare, il 75% delle startup innovative svolge attività nell’ambito dei servizi alle imprese (ICT), il 37% in campo culturale e creativo, e il 14,6% nel settore energetico e green.
Rispetto al 2019, poi, sono cresciute del 12%, le startup innovative che hanno superato le 10 mila unità con un aumento del fatturato di oltre il 46% e con una produzione pari a 1,2 miliardi di euro.
Molto alto, inoltre, è l’utilizzo delle tecnologie 4.0 da parte delle startup innovative del settore dei servizi alle imprese: il 43%.
Verosimilmente, queste importanti informazioni hanno convinto le istituzioni, a tutti i livelli, a puntare nel 2021 ancora di più sull’innovazione. Ed è proprio tra gli interventi agevolativi del governo per le startup innovative che si inserisce lo Smart Money.
Diamo uno sguardo a tutte le caratteristiche che un’impresa deve possedere per accedere al contributo a fondo perduto stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Capitoli
- COS’È LO SMART MONEY?
- CHI PUÒ BENEFICIARE DELLO SMART MONEY?
- QUALI SONO GLIA ATTORI DELL’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE?
- QUALI SONO I PROGETTI DI SVILUPPO CHE POSSONO USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI?
- QUALI SONO I PIANI DI ATTIVITÀ AMMISSIBILI?
- LE AGEVOLAZIONI PER I PIANI DI ATTIVITÀ
- QUALI SONO GLI INVESTIMENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO AMMISSIBILI?
- L’AGEVOLAZIONE PER GLI INVESTIMENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO
- TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
COS’È LO SMART MONEY?
Lo Smart Money è un incentivo previsto dal governo e destinato alle startup innovative che stanno per accedere al mercato usufruendo di servizi specialistici e know-how qualificato. Lo scopo è quello di rendere più semplice l’incontro tra le startup innovative e gli incubatori sia per aiutare a rafforzare la permanenza delle prime sul territorio italiano sia per far fronte alle difficoltà di queste derivanti dall’emergenza Covid-19.
Quindi, il contributo a fondo perduto può essere richiesto dalle imprese che si stanno affacciando sul mondo del business e che hanno necessità di acquisire servizi che possono essere forniti da incubatori, acceleratori, organismi di ricerca ed innovation hub.
Vi è anche la possibilità per le startup innovative di accedere ad un secondo contributo a fondo perduto, una volta che è stato definito il piano di attività relativo alle suddette agevolazioni. Occorre, comunque, che enti abilitati, investitori qualificati o business angels (investitore informale) abbiano fatto investimenti in equity nel capitale sociale.
Il fondo per l’incentivo previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico ammonta a 9,5 milioni di euro e sarà gestito da Invitalia.
CHI PUÒ BENEFICIARE DELLO SMART MONEY?
I soggetti che possono presentare domanda per beneficiare delle agevolazioni destinate alle start-up innovative, alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono:
- essere classificabili come piccole imprese, ai sensi di quanto previsto all’allegato 1 del regolamento (UE) n. 651/2014;
- essere regolarmente costituite da meno di 24 mesi e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
- trovarsi nelle prime fasi di avviamento dell’attività o nella prima fase di sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed), oppure sono nella fase di creazione della combinazione product/market fit (seed);
- avere sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale;
- avere restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero dello sviluppo economico un ordine di recupero;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
Non devono invece:
- rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- essere destinatari della sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e ss.mm.ii.;
- avere legali rappresentanti o amministratori condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
- operare nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura
Le agevolazioni possono essere, inoltre, richieste dalle persone fisiche che intendono fondare una start-up innovativa. In questo caso, la costituzione deve avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Inoltre, l’impresa deve avere inoltrato la domanda di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale del Registro delle imprese.
QUALI SONO GLIA ATTORI DELL’ECOSISTEMA DELL’INNOVAZIONE?
Come già anticipato, sono abilitati ad operare nell’ambito degli interventi “Smart Money” i seguenti attori:
- incubatori certificati e acceleratori;
- innovation hub, ovvero gli organismi che forniscono alle imprese servizi per introdurre tecnologie, sviluppare progetti di trasformazione digitale, accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo;
- organismi di ricerca.
Ad effettuare gli interventi nel capitale di rischio sono poi abilitati:
- business angels;
- investitori qualificati.
QUALI SONO I PROGETTI DI SVILUPPO CHE POSSONO USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI?
I progetti di sviluppo presentati dalle startup innovative per essere ammessi alle agevolazioni devono:
- essere basati su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, sebbene da consolidare negli aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
- prevedere l’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo o, in alternativa, prevedere il consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
- essere finalizzato a realizzare il prototipo (Minimum Viable Product) o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.
QUALI SONO I PIANI DI ATTIVITÀ AMMISSIBILI?
I piani di attività ammissibili alle agevolazioni sono quelli che devono avere una durata non inferiore a 12 mesi e prevedere l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo.
Detti servizi possono riguardare i seguenti ambiti:
- la consulenza organizzativa, operativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all’implementazione del progetto;
- la gestione della proprietà intellettuale;
- il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
- lo sviluppo e lo scouting di tecnologie;
- la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale;
- i lavori preparatori per campagne di crowfunding;
- solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti che precedono, la messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto.
LE AGEVOLAZIONI PER I PIANI DI ATTIVITÀ
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari all’80% delle spese sostenute.
Le spese ammesse all’incentivo devono essere:
- sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera di ammissione;
- di importo complessivo non inferiore a euro 10.000,00, al netto di IVA;
- pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.
Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013. Per ciascuna impresa questo aiuto non può superare i 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
QUALI SONO GLI INVESTIMENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO AMMISSIBILI?
Un ulteriore contributo, come sopra accennato, è volto agli investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative che abbiano già beneficiato del sostegno ai piani di attività di cui si è già parlato.
L’investimento in equity, essere ammesso alle agevolazioni, deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati;
- essere attuato in sede di costituzione della start-up innovativa (se soggetti ancora da costituirsi, alla data di domanda) o successivamente alla costituzione, ferma restando l’attuazione in data successiva a quella di adozione della delibera di ammissione ed entro i 24 mesi successivi alla medesima data;
- essere di importo non inferiore a 10.000 euro;
- non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della start-up innovativa, anche per effetto della conversione di strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti;
- essere detenuto per un periodo non inferiore a 18 mesi;
- non essere attuato tramite piattaforme internet di equity crowdfunding.
Il contributo concesso, però, potrebbe essere revocato se entro sei mesi non viene effettuato il versamento delle risorse previste dall’investimento nel capitale di rischio.
L’AGEVOLAZIONE PER GLI INVESTIMENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO
L’agevolazione riconosciuta per gli investimenti del capitale di rischio attuati dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati è pari al 100%. Viene stabilito un limite di 30 mila euro per start-up innovativa.
Anche in questo caso il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” sopracitato.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
Per seguire le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle istanze di agevolazione è possibile consultare il sito web di Invitalia S.p.A. (www.invitalia.it ). Cliccando sulla sezione “Cosa facciamo”, dovrete scegliete la colonna “Creiamo Nuove aziende” all’interno della quale troverete lo “Smart Money”.
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