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Home  Â»  Partita iva   Â»   Aprire partita IVA online per webmaster

Aprire partita IVA online per webmaster

Tra le diverse figure professionali digitali che si sono sviluppate nell’ultimo periodo di cui ancora non abbiamo trattato nel nostro blog, una è sicuramente quella del webmaster. Se vi state chiedendo chi è il webmaster e di cosa si occupa, brevemente possiamo dire che è il responsabile di un sito/progetto online. Più nello specifico è quel professionista che fa in modo che la piattaforma web funzioni sempre correttamente.

Sommario

Cosa fa un webmaster

Quando aprire partita iva online per webmaster

Il regime forfettario per il web master

Come aprire partita iva online per webmaster

I vantaggi del regime forfettario per il webmaster

Quanto paga di imposte e contributi un webamster

Come emette la fattura un webmaster in regime forfettario

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Per i piccoli progetti, solitamente, il webmaster è lo stesso proprietario del sito il quale si occupa non solo del funzionamento ma di tutti gli aspetti più importanti, dalla pubblicazione dei contenuti, fino al design del sito stesso.

Nei siti e per i progetti di grandi dimensioni invece, il webmaster è una figura che si occupa di coordinare e supervisionare tutte le attività dei diversi professionisti che abbiamo imparato a conoscere, (consulente seo, web designer, social media manager, web marketer).

Ebbene, se siete in una delle due precedenti situazioni ed è arrivato per voi il momento di fare il grande passo di aprire partita IVA come webmaster siete nel posto giusto.

Cosa fa un webmaster

Come anticipato in apertura, il webmaster è colui che si occupa di tutti gli aspetti progettuali e di realizzazione di un sito per i propri clienti o la propria stessa azienda. A differenza dei consulenti seo, marketing e socialmedia manager, il lavoro del webmaster comincia da piĂą lontano. Il webmaster infatti, è lui che si occupa della scelta dell’host, realizza una prima bozza della struttura del sito, testa accessibilitĂ  e usabilitĂ  dai diversi dispositivi ecc. Insomma, ha il compito di svolgere sia tutto il lavoro preliminare sia la vera e propria messa online del sito.

Inoltre, come se non bastasse, dopo la pubblicazione sono di sua competenza gli eventuali aggiornamenti e la risoluzione delle diverse problematiche che possono sorgere giornalmente. Se siete ancora convinti di mettermi in proprio per svolgere la vostra attivitĂ  di webmaster, sappiate che per essere in regola prima o poi dovrete aprire la vostra partita IVA.

Quando aprire partita iva online per webmaster

L’obbligo di aprire la partita IVA  sorge nel momento in cui effettuiamo un’attivitĂ  in maniera continuativa ed abituale a prescindere dal nostro volume di fatturato.

Se pensate quindi di svolgere la vostra attivitĂ  attraverso le prestazioni occasionali state sbagliando. Se l’attivitĂ  svolta è costante, anche se si guadagnano meno di 5.000 € annui, sorgerĂ  l’obbligo dell’apertura della partita IVA. Così come per tutti i professionisti in generale, se la vostra attivitĂ  da webmaster diventa abituale e viene svolta in maniera professionale con un minimo di organizzazione si sarĂ  costretti ad aprire partita IVA.

L’apertura della partita IVA però. non deve essere intesa come il male assoluto infatti, soprattutto per le nuove attivitĂ , dal 2016, è in vigore un regime fiscale agevolato che ha uno dei livelli di tassazione piĂą bassi in Europa, il regime forfettario. Vediamo quali sono i requisiti da soddisfare ed i vantaggi per i webmaster che aprono la loro partita IVA in regime forfettario.

Il regime forfettario per il web master

Il regime più conveniente per chi decide di avviare una nuova attività è senz’altro il regime forfettario. Per poter aderire a tale regime ci sono però dei requisiti da rispettare:

  1. limite dei ricavi e compensi previsti max 85.000 € annui (da ragguagliare se l’apertura avviene in corso d’anno).

Ricordiamo che fino al 2022 il tetto massimo di reddito era di € 65.000 che è stato innalzato a € 85.000 con l’approvazione della legge di bilancio 2023.

Attenzione però! Sono previste delle cause di esclusione dal regime forfettario (anche se si è in possesso dei requisiti elencati sopra) ai sensi dell’art. 1, comma 57, legge n. 190/2014. Nel caso specifico del webmaster:

Una volta constatato di avere i requisiti per aderire al regime forfettario, si potrĂ  procedere ad aprire la partita IVA.

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Come aprire partita iva online per webmaster

Verificati i requisiti per il regime forfettario, la partita IVA si può aprire recandosi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, compilare il modello AA9\12 e consegnarlo agli impiegati allo sportello. La fase di compilazione è molto delicata in questa fase si dovrĂ  indicare l’eventuale adesione al regime forfettario e si dovrĂ  anche scegliere il codice ATECOche indica l’attivitĂ  che si andrĂ  a svolgere.

Ricordiamo che il webmaster, in generaleè uno di quei professionisti sprovvisti di cassa di previdenza e di conseguenza per il suo trattamento previdenziale obbligatorio capo alla gestione separata INPS.

Sembra tutto facile tuttavia, aprire una partita IVA non è così semplice come appare. Aprirla è solo il primo passo dopo di che questa deve essere anche gestita. Degli errori in sede di apertura come la scelta del regime fiscale o del codice ATECO sbagliato possono costare caro. Consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista, egli si capirĂ  la tua situazione e saprĂ  consigliarti la soluzione migliore.

Inoltre, solo un ente abilitato, come un commercialista o una società di consulenza può aprire una partita IVA online, da privati dovrete recarvi necessariamente di persona ad un ufficio dell’agenzia dell’entrate.

I vantaggi del regime forfettario per il webmaster

Le semplificazioni in materia di IVA

Il regime forfettario è un regime fiscale esente da IVA. Nelle fatture del webmaster quindi non sarĂ  presente l’IVA. La mancanza dell’IVA oltre ad una maggiore competitivitĂ  all’interno del mercato perchĂ© permetterĂ  di applicare prezzi piĂą bassi per le proprie prestazioni porterĂ  anche ad un risparmio dal punto di vista del professionista che seguirĂ  il webmaster nella gestione della partita IVA. Questo perchĂ© l’assenza di IVA semplifica molti adempimenti del commercialista.

Un’unica imposta

Un altro dei vantaggi del regime forfettario è la presenza di un’imposta sostitutiva con un’aliquota molto bassa del 5% o 15% a seconda se si aderisce al regime forfettario start-up o meno. La presenza di un’imposta sostitutiva significa che non si pagheranno nĂ© IRPEF, IRAP o altre imposte addizionali. Si dovrĂ  pagare solo un’imposta.

Nessuna ritenuta d’acconto

Il regime forfettario, oltre ad essere esente IVA, è esente anche dalla ritenuta d’acconto. Con questo, regime non si dovrĂ  inserire nessuna ritenuta d’acconto in fattura in quanto il webmaster Ă¨ soggetto ad un’unica imposta sostitutiva sui suoi ricavi che dovrĂ  versare egli stesso. Ne consegue che su qualsiasi fattura verrĂ  incassato il 100% dell’importo.

Quanto paga di imposte e contributi un webamster

Il webmaster in regime forfettario pagherĂ  sul reddito imponibile, determinato moltiplicando i ricavi percepiti con il coefficiente di redditivitĂ  previsto per il suo codice ATECO, un’imposta in misura pari al 15%.

Ricordiamo che nel caso di start-up, invece, Ă¨ prevista una riduzione dell’aliquota d’imposta che sarĂ  pari al 5% anzichĂ© al 15% per i primi cinque anni dall’avvio dell’attivitĂ , dopodichĂ© si passerĂ  all’aliquota normale del 15%.

Facciamo un esempio immediato:

Ipotizziamo che il nostro webmaster startup, nel suo primo anno di attivitĂ , raggiunga il fatturato annuale di € 6.500.

Fatturato € 6.500

Coefficiente di redditivitĂ  previsto per un codice Ateco generico: 78%

Calcolo delle imposte: (6.500 x 78%) x 5% = € 253,5

Riguardo i contributi INPS, questi saranno calcolati sullo stesso imponibile calcolato sopra e l’aliquota di riferimento è pari al 25,72%.

Ricordiamo che per i contribuenti che fanno capo alla gestione separata INPS non c’è una quota fissa annuale da pagare.  Il webmaster infatti, verserĂ  contributi solo se avrĂ  conseguito dei ricavi.

Ipotizziamo sempre un calcolo approssimativo con il nostro webmaster che ha un fatturato di € 6.500.

Fatturato € 6.500

Coefficiente di redditivitĂ  previsto per un codice Ateco generico: 78%

Calcolo dei contributi previdenziali: (6.500 x 78%) x 25,72% = Euro 1.304

Nota importante! Nel caso in cui il professionista decide di aprire la partita IVA ad esempio nel 2020, imposte e INPS relativi al 2020 saranno pagati nell’estate del 2021.

Come emette la fattura un webmaster in regime forfettario

Riportiamo un esempio di fattura per il caso del webmaster in regime forfettario con le diciture corrette e il riferimento alla marca da bollo da applicare se la fattura ha un importo superiore a 77,47 €.

Webmaster freelance in regime forfettario

Marco Balle
Viale Dalmazia 14
Milano (MI)
Codice fiscale:
Partita IVA:

Nome e cognome del cliente\ rag. soc. cliente

Via Estimo 87
35131 Padova
Codice fiscale:
Partita IVA:

Documento: FATTURA      Numero: 1       Data: 15/06/2019

……………….. Descrizione prestazione ……………………………

Compenso professionale                                              € 50,00

IVA                                                                                   â‚¬ 0,00

totale  documento                                                   â‚¬ 50,00

+ bollo                                                                               â‚¬ 2,00

netto a pagare                                                           â‚¬ 52,00

Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art.1, comma 58, Legge 190/2014, regime forfetario; operazione senza applicazione della ritenuta alla fonte a titolo di acconto ai sensi dell’art.1, comma 67, Legge 190/2014

Applicata marca da bollo da 2 euro sull’originale se l’importo della fattura supera 77,47 Euro

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Autore: Michele (Partitaiva24.it)
Pubblicato il: 13/07/2018
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    1 commenti
  1. Michele ha detto:

    Articolo molto ben fatto e interessante complimenti! *